Dai, sono cose sempre successe.
Alle elementari giocavamo a "picchiarci" e alla "lotta" (regole diverse). E' un modo tra i bambini per determinare i leader dei gruppi.
Spesso capita che ci si facesse male, ma è una cosa inevitabile, al di là degli esempi che si hanno in casa o in tv.
Certo, con una sana educazione il bambino distingue il gioco dall'esagerazione (noi ci fermavamo quasi sempre prima della soglia del pianto).
E' una cosa naturale lo scontro fisico in genere.
Certo che nel caso della cronaca non è così. Una bambina emarginata dalla classe che viene percossa fino alle estreme conseguenze. Quello che mi preoccupa è proprio la strategia del "branco". Un gruppo contro un singolo. Se fosse stato un litigio fra due, non mi sarei assolutamente indignato. Capita, insomma, anche se dovrebbe essere evitato.
Il fatto è che pochi bambini hanno il coraggio di uscire dal "branco", dato che i valori sono quelli di stare col più forte.
Per fortuna sono sempre stato un testardo di primo ordine, e non mi sono mai lasciato intimidire dalla mia classe.
