No. non parlo di colonne di fuoco o mari che si aprono. niente di religioso in questo topic.
Parlo di un nuovo reality che stanno studiando in USA: Miracle Workers.
In che consiste? nel prendere dei poveracci derelitti affetti da una malattia pagargli le migliori cure a patto che essi permettano alla tv di seguirli 24ore su 24 con le telecamere.
Svariate sono le riflessioni che mi sono nate: una su tutte il mostruoso sciacallaggio che i media stanno (neanche tanto) lentamente importando nella programmazione fino a far scomparire il resto... se il Grande Fratello era di per sè un idea già ben squallida questo non credo di riuscire a definirlo

Che non si inventano per fare nuovi programmi affinchè la gente li segua...

cosa si inventano pur di curare i malati...

che schifo,non ho parole

Ho un dente del giudizio che interseca un molare aperto in due, quasi quasi chiamo..

l'audience è il loro dio e per accontentarlo farebbero di tutto sti fanatici religiosi....

Che squallore.
Spero che questo metta in risalto il totale fallimento del sistema assistenzialistico americano. Chi è ricco si cura, chi non ha soldi muore.

Standing ovation a chi vorrebbe importarlo anche in Italia.

Sarà pure squallido, ma se salveranno delle persone dalle malattie...
almeno quando sarà passato di moda il loro lascito non sarà così negativo!

Beh, spesso non è il COSA, ma il COME, a rendere nobile e apprezzabile una causa.
Salvare il gatto del vicino che non riesce a scendere dall'albero è una buona azione. Ma se per farlo scendere io tagliassi l'albero, allora il mio gesto sarebbe un po' meno nobile. E se squartassi il pitbull che abbaia alla base dell'albero, ed è la causa della sua arrampicata, il mio gesto assumerebbe toni tutt'altro che eroici.

Vendere la disperazione in diretta in cambio di una cura. A me non piace affatto.

sopratutto se poi il pitbull l'hai piazzato tu sotto l'albero....

Secondo me è semplicemente un'opportunità, che chi vuole può scegliere o meno di sfruttare.
Brutto certamente lo sciacallaggio delle sfortune altrui, ma è pur sempre una possibilità di cura che altrimenti non esisterebbe.
Alla fine, meglio così che niente.