"potete trovarlo nell'inferno in cui l'ho spedito tempo fa" ringhiò Kian rabbiosa, il suo volto mutevole il suo ghigno duro e affilato... "E' lui che mi ha chiuso in questa forma maledetta e lui ora mi attende in una prigione in superficie, ove io troverò la libertà" il suo ringhio era sempre più cupo, il respiro affannato di rabbia gli occhi avevano cambiato tonalità, il viso sembrava mutare come aveva fatto a Valm Neira...

""perfetto........mia dalnini tranquillizzate i vostri spiriti ora so cosa fare.....dobbiamo cercarlo.....insieme.....""e fece crollare il sogno scomparedno alla vista dei due

Kian si ritrovò nuovamente sul tetto con Bahamut, Male non c'era lei sembrava calma, svuotata da ogni emozione esausta singhiozzando abbraccio Bahamut senza riuscire a parlare

il bardo si era perso nel suo sogno.......i destini di Male e Kian si stavano unendo in una sola strada.....la sua vita era ora legata anche alla vita della sua dalninin.......e cio gli dava sostegno.....era felice

Ricordi di Ordus, un mago potente, esule di una qualche altra città rifugiato a Stidra, un essere losco e come ogni drow crudele e spietato, arruolato subito dalla matrona del casato di Kian.

Da quando era libera Kian aveva cominciato a ricordare scene del suo passato a Stidra, ricordò un giorno in cui molto piccola era stata trascinata in un ampia sala, lì vi era Ordus e lei era ancora drago completamente...

Ricordi confusi di lì in poi... il giorno maledetto in cui era stata trasformata in drow... singhiozzò più forte

Bahamut rimase fermo e osservò l'evolversi del sogno di Male e mentre scompariva accennò un saluto prima che la rabbia di Kian svanisse e la figura del bardo scomparisse nella notte.Vedendo la drow che crollava esausta Bahamut si avvicinò per sorregerla e ripensò alle parole di Male riguardo il mago di nome Ordus...un'incantatore?molto bene la questione iniziava a farsi interessante..."pensò il drow,poi,stringendo la sua dalnin cercò di confortarla:"Kian di Stidra...questa è la tua città ma,la tua terra natia è ben lontana dai tristi ricordi e dall'odio che questa città genera...sè ciò può consolarti ora qualcuno di cui fidarti è dalla tua parte e sarà al tuo fianco fino a che i nostri destini saranno legati...liberati dalla rabbia in te instillata e lascia che le emozioni che governano l'animo di una dragonessa d'argento scorrano di nuovo in te...",la lancia sembra vibrare per alcuni attimi dopodichè tace nel silenzio della notte...Bahamut osservà Kian con sguardo rassicurante e ferma una sua lacrima con gesto gentile della mano...

Bahamut mentre osserva gli occhi d'argento di Kian in lacrime rimane sorpreso da un ricordo mai dimenticato...gli occhi di sua sorella minore in lacrime prima di cadere esamine ai suoi piedi e le sue mani ricoperte dal sangue che scende da una lancia esotica da lui impugnata che usò per trafiggerla...sotto l'influenza di Xune d'lil oloth,sua sorella maggiore,Bahamut aveva ucciso la sua sorella minore durante un'agguato ordito da lei,e quando tornò cosciente era troppo tardi perchè potesse fare qualcosa...stringendo più forte a sè Kian disse:"ti prego,ferma le tue lacrime...non si addicono alla tua fierezza,mia dalnin..."accenando un sorriso,nasconde il dolore che alberga in lui da molto tempo...

Kian fermò le sue lacrime a quelle parole e alla dolcezza inusuale del drow, poi lo guardò e disse "dovremmo andare a riposare" anche se non accennò a staccarsi dall'abbraccio

<< Incappucciato e coperto dal piwafwi lo straniero s'aggira senza meta per le strade di Valm Neira, l'iridi sembran in se morte >>

Bahamut anke sè ha nascosto il suo dolore nn può nn notare che gli occhi ora sereni di kian facciano scomparire in lui i ricordi maledetti e mai dimenticati..."si...forse avete ragione,il riposo c attende..."disse il drow,notando che Kian nn accennava a staccarsi da lui la guardò cercando di capire cosa aveva la sua dalnin...istintivamente senza che lui volesse cercò dolcemente di baciarla...prima che lui sfiorasse le sue labbra l'immagine di Kian divenne sfocata e al suo posto un'ombra dalle sembianze elfiche nn definite lo guardò cn occhi vuoti...ripresosi rimase impaurito e incapace di capire cosa era successo..guardò la sua dalnin e disse:"Oh..Kian,scusami ma,nn capisco cosa mi è preso..."rimase mortificato e guardò la drow cn vergogna...rimanendo vicino a lei nel suo abbraccio...

Mentre lo straniero si aggira per Valm Neira nota una locanda distrutta e fumante...alcuni corpi giaciono in terra senza vita e grandi orme di una grande creatura segnano lo scontro avvenuto poche ore prima...il cartello porta in scritta drow il nome della locanda,"il pugnale invisibile".alcune strane figure deformi e semplici ladri stanno derubando i corpi dei cadaveri nei pressi della locanda distrutta..una di loro osserva il viandante dagli occhi che sembrano morti...

Kian era perplessa guardava Bahamut come se lo vedesse attraverso un velo sfocato, le sembrava impaurito e non ne capiva le ragioni, sentiva verso di lui qualcosa, ma non capiva cosa, forse perchè nella società drow quei sentimenti erano puniti severamente.
Lo abbraccio più forte e si sporse a baciarlo leggera, un bacio leggero, tremò mentre sentiva il sapore delle labbra di lui sulle sue, il calore del suo corpo, la forza dei muscoli tesi sotto la pelle nera come l'ebano. Per un attimo desiderò concedersi di potersi perdere in quel bacio poi si sciolse dall'abbraccio e con eleganza levitò fino alla strada sottostante lasciando inebetito il drow suo amico.
Con passo deciso entrò nella locanda, ma si fermò immediatamente, una figura di drow la fissava duramente, occhi rossi fissi nei suoi un gemito le salì alle labbra "fratello" poi un incantatore del loro casato comparve al fianco di Xaremin e pronunciando parole cariche di potere arcano la bloccò completamente, immobilizzata venne trascinata dal fratello fuori dalla locanda, occhi negli occhi, due spiriti di drago, il sangue era più forte di ogni altra cosa nella sua mente il fratello comunicava con lei c'era dolcezza, gioia nel ritrovarla anche se esternamente era una maschera di odio allo stato puro.
Kian guardò sul tetto e intravide Bahamut con il pensiero gli disse << non intervenite>> poi venne trascinata via con i sensi ormai persi nel dialogo mentale con il fratello.

Bahamut avrebbe voluto dire qualcosa o semplicemente sfiorare la sua dalnin ma,la visione di poki attimi prima e il bacio dolce di Kian avevano confuso i sensi...poi,appena vide Kian cn le oscure figure e ricevete il suo messaggio mentale senti la lancia parlare nella sua testa in modo ostile:"Siiii...la tua Kiannn...ora è in trappolaaaa!uccidi il maschiooo..è il maestro d'armiiii...drago giovane...LESRIIIIiiiii...",la lancia aveva rivelato a Bahamut cosa e chi era in modo arcano e enigmatico come sempre ma,ponendo la mano sulla lancia la fermò cn un semplice pensiero..."amica mia,nn ora e nn qui...Kian è molto più importante."poi balzando oltre una finestra aperta chiamo Maxvarh il ghiottone cn un fischio e bussando alla porta di Male,quando lui apri e l'animale balzo subito fuori gli indico e ordinò di seguire la drow,poi spiegò a Male cosa era successo alla loro sorella...il riposo era gia finito.

Kian si perde nella dolcezza dei pensieri scambiati con il fratello, le è mancato e lui a lei, non sono sentimenti da esternare, non in una società di drow, ma se fossero lontano da sguardi indiscreti si abbraccerebbero forte lei in un attimo gli dice quanto successo in quel tempo in cui sono stati divisi, le strade si incrociano ad altre strade ma lei non sta guardando quello, gli sta comunicando che nel tempo in cui è stata prigioniera a Valm Neira ha saputo che il mago che li aveva relegati in forma drow ora era in superficie nell'unico luogo in cui avrebbero potuto essere liberati.
Lui le parla con dolcezza, anche lui sogna di essere libero e lei gli racconta ancora di quando si è trasformata in drago per un breve periodo di tempo, dell'emozione e della forza che quella forma le aveva trasmesso, lui interessatissimo l'ascolta facendole domande mentalmente, la loro comunicazione non sembra disturbare il mago.
Passa parecchio tempo prima che arrivino di fronte ai cancelli del casato in cui Kian era cresciuta, il casato Mar- Tralek, il mago scioglie l'incantesimo che la vincolava mentre varcano i cancelli e Kian guarda in alto, le deboli luci viola e blu che illuminano fiocamente le mura del casato, tremando segue il fratello nell'ampio cortile oltre il cancello

*off de fanti io mi devo allontanare un po' non lasciatemi troppo indietro e se mai Dalnuik salvami i discorsi e passameli via mail che nn ho tanto tempo per stare connesso grazie *ff *p.s. scusa ciai mica un po di cioccolata?*