Guardia giurata minaccia con una pistola un ragazzo in biblioteca. La motivazione? Faceva troppo casino

Dalle scuole alle biblioteche. I ragazzini sono sempre di più nel mirino, in un mondo della formazione che pare avvitato in una spirale distruttiva. Così, dopo il bimbo con la lingua mozzata, dopo le botte nelle scuole, dopo gli studenti che toccano le terga di una professoressa (segno che la pazzia è in entrambi i fronti), arriva la minaccia di un vigilante di una biblioteca.

Il fatto è di quelli che fanno impallidire di rabbia chi ama la cultura e pensa che i ragazzi debbano frequentare le biblioteche. A essere minacciato è stato un ragazzino, undici anni, sorpreso con il bicchierino della cioccolata calda davanti alla macchinetta distributrice della biblioteca comunale di via San Paolino, periferia sudovest di Milano.

Dietro di lui, un uomo di 50 anni, guardia giurata da 15, si avvicina in silenzio, lo prende per i capelli ed estrae la pistola, gliela punta in viso. Gli dice di smetterla di dare fastidio, dopo una giornata "turbolenta" nella quale il ragazzino e i suoi amici - subito defilatisi - avevano in effetti fatto casino un po' in tutta la biblioteca.

Una giornata dura, quindi, per il vigilantes, con questi bambini che scorazzano e disturbano. Alle 19 non ci ha visto più e ha estratto la 45. E' ovviamente intervenuta la polizia. Ascoltati in disparte uno dall'altro, i ragazzini hanno dato tutti la stessa versione dei fatti e per la guardia giurata sono arrivati i guai. Il fatto, mai saputo prima, risale a qualche tempo fa, mentre è storia di queste ore il processo che vede il vigilante sul banco degli imputati per il reato di «minacce gravi aggravate», articoli 612 e 339 del Codice penale.

I genitori di Cristian, che di notte ha gli incubi e si è rivolto ai medici, nel processo davanti al giudice milanese Anna Introini si sono costituiti parte civile. Lui, la guardia, intanto è davvero nei guai. E' disperato e si difende motivando il gesto con lo stress di essere stato dietro a quei ragazzini tutto il tempo. La pistola? Non gliela avrebbe puntata alla tempia, ma verso il soffitto. Resta il gesto, tremendo. E, forse, anche la maleducazione di ragazzini.

2 cose da dire.
1°) Una pistola non va mai estratta! se la si estrae la si usa, ma per fortuna almeno non l'ha fatto.
2°) la guardia giurata poteva tranquillamente andare a chiamare il direttore o chi per lui, non credo venga pagato per mantenere l'ordine in una biblioteca.

P.S.: la lingua del bambino non è stata mozzata, ho visto la foto (5 punti di sutura)

Avrebbe potuto cacciarli dalla biblioteca, immagino. Il casino non giustifica l'estrazione di una pistola, lo stress chissà...

posso dichiarare, lavorando in una biblioteca in cui vanno molti bambini scassapalle, che estrarre la pistola è esagerato ma cacciarli fuori in malomodo uralndo e intimorendoli ci sta eccome.

e cmq la guardia giurata è pagata per la sicurezza della biblioteca e dei locali.

dove lavoro io, sotto la biblioteca ci sono sale conferenza e sale espositive e fino a qualche tempo fa avevamo un "gorilla" che data la mole e l'espressione facciale sempre truce chiamavamo "pacifico" (da quando ha preso in prestito 4 libri sul punto croce).

vi garantisco certi bambini meritano solo poderosi calci nel culo tanto che ora, data la mia massa fisica sono l'unico che riesce a spaventarli tanto da tenrli per qualche decina di minuti a bada per poi costringermi a cacciarli in malomodo.

Malomodo = sbraitando e rimproverandoli anche in maniera poco delicata (senza armi di alcun tipo, senza turpiloqui, e senza neanche l'ipotesi di minaccia fisica ovvvvvviamente)

Qui ci sarebbe da fare alcune riflessioni a cominciare dal perché in una Biblioteca vi sia una guardia giurata armata, poi sul fatto che i bambini fanno casino in Biblioteca, che tipo di Biblioteca? E che tipo di casino? Una Biblioteca per bambini dovrebbe poter dare la possibilità anche di fare caos e permettere agli stessi di socializzare, al libro i bambini si avvicinano come a un gioco e come si fa a giocare senza fare un pò di confusione? Il problema nasce come nel caso della Biblioteca dove io e Nosfe lavoriamo, per vari motivi che non sto qui a raccontare, la sezione ragazzi è situata in un punto per cui è inevitabile che la vivacità dei bambini disturbi gli altri utenti e quindi si rende necessario a volte stare a rimproverarli e malgrado le parole del Nosfe si cerca di farlo nel modo più educato possibile.

ovvero la massima educazione che si possa coniugare alla serietà e la determinazione.

Beh, lui avrà sbagliato ad estrarre l'arma perchè non si deve mai perdere il controllo quando si portano certi aggeggi pericolosi, ma è anche vero che al giorno d'oggi tanti bambini sono molto maleducati, e per prima cosa dovrebbero essere i loro genitori a esercitare maggior controllo e disciplina...

E siccome infastidiscono troppo, pistola o forbici sono mezzi anche solo pensabili?!

su questo non posso che approvare.



Vero che rende pericolosi, ma io non mi sognerei mai d'estrarre la pistola e puntarla su un ragazzetto di 15 anni....
Finora me la sono cavata sempre senza estrarre dalla fondina e spero di continuare a cavarmela così a buon mercato anche in futuro.
Come al solito però io non dò la colpa alle armi, ma al loro utilizzo.
Una spada in mano ad un paladino di Tyr è un vessillo di giustizia che difende i deboli;
La stessa spada in mano ad una guardia nera di Lolth porta caos e distruzione, ma non per questo me la prendo con la spada...

utilizzatore per essere preciso, ecco perchè a D&D una trappola magina non brilla malvagio (1° edizione)

cmq niente giustifica le "vie di fatto" (chiamiamole così) che siano esse pistole, bazooka, forbici, tagliacarte, punteruolo da ghiaccio o origami....

basta recitare la parte dell'orco e tutto si risolve.

e cmq sia io non picchierei mai i bambini ma se mi passassero per le mani i loro indefinibili genitori allora potrei non resistere alla tentazione...

riallacciandomi col discorso dell'incesto dei fratelli tedeschi.... inutile parlare di genetica probabilità di malformazioni o malattie... certa gente dovrebbe essere castrata chimicamente... non si fanno figli se poi li si vuole lasciare a pascolare senza regole ed educazione per il mondo. Se i figli escono (perdonatemi la bruttissima espressione) "per sbaglio" cmq sia li si deve accudire e educare. Cazzo dico io! Ma il discorso della responsabilità (in senso più generale) lo hanno fatto solo a me e agli altri membri del forum?? Certe cose mi fanno imbestialire!

visto come si comportano certi ragazzini sarei propenso a fornire pratiche armi non-letali a queste guardie.

Sono tornato ieri da praga e ho notato che li i vari custodi sono tutti armati con un "coso che da la scossa" [e l'ho anche provato sulla mia pelle ] e vi assicuro che mantengono uno splendido ordine

In italia sono proibite le pistole elettriche

si, ma il coso che dà la scossa non è poi così innocuo , bisogna vedere dove te lo applicano e se non hai pace-maker.
Comunque, Nosferacchia a ragione, e per l'area bambini non potrebbe essere insonorizzata?
Purtoppo non sò bene come vadano le cose, poichè le biblioteche non ci sono dove abito io

Noooo non ci credo!? Tutto il mio essere bibliotecaria si rivolta nell'avello vampirico!! Come non ci sono Biblioteche? Non so di dove sei ma sarei curiosa d'informarmi a tal proposito.
Cmq per quanto riguarda l'insonorizzazione ti rispondo io che ho seguito i lavori di sistemazione della nuova Biblioteca (ci siamo infatti da poco trasferiti) purtroppo l'incarico di realizzare la nuova Biblioteca è stato dato a qualcuno che non aveva mai progettato Biblioteche, quando io sono arrivata (sono responsabile di questa Biblioteca) la struttura era già stata realizzata, ho cercato in fase di organizzazione interna di apportare tutte le modifiche possibili per avere il meglio da una ristrutturazione e suddivisione degli spazi totalmente errata ma ovviamente ci sono difetti per ora non eliminabili. La Biblioteca per ragazzi è in una zona dell'edificio che non è l'ideale ma purtroppo è l'unica che sono riuscita ad ottenere e pur di dare una Biblioteca ai bambini sono dovuta scendere a compromessi, speriamo in futuro di ottenere una sala che attualmente è stata allestita come sala conferenze. Diciamo che le condizioni architettoniche e i vincoli, gli ostacoli e le scelte di chi è sopra di me mi hanno costretta a trovare soluzioni alternative ma certo non le migliori. Malgrado questo abbiamo una bellissima Biblioteca e chi la frequenta si ritiene soddisfatto, in zona siamo la Biblioteca più all'avanguardia, per gli standard della nostra provincia.