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Halbryn
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Oggetto del messaggio: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: lun ott 12, 2009 00:49 |
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Iscritto il: gio gen 11, 2007 18:51 Messaggi: 746 Località: Sschindylryn
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Volevo sapere cosa ne pensate... E' l'nizio.
Preludio al Dialogo.
Frammento della biblioteca
Se veramente qualcosa in queste ore Cancella il putrescente frutto Dei molteplici tentativi Di chi cercava una cosa bella E non l’ha trovata Non Lui Ma un dio abbastanza caparbio Da voltare ancora lo sguardo verso l’uomo E guardarlo negli occhi Mentre gioca con le sue cose vane, potrà gridare il suo dolore potrà sentire la sua musica potrà elevarlo là dove le essenze cessano di essere umane per diventare eroiche. Poi qualche cosa di lontano Che tenta ostinatamente di avvicinarsi Farà il suo ingresso trionfale nel teatro vuoto, nello scheletro di un monumento, Nel colosseo spopolato Dopo che la rappresentazione è finita. Perché il cercatore Aveva costruito quel palcoscenico Che avrebbe presentato Al mondo Qualcosa che stava cercando E che avrebbe dovuto trovare. Ma il cercatore desiste Perché un dio lo chiama E lo conduce Per mano Attraverso le nere vestigia Di un passato che deve essere dimenticato, Nessun cercatore Infatti Ama vedere un tentativo fallito, “Ilio” non trovata, riecheggia nella mente, come uno scherno, Qualcosa che non deve far parte Della storia Di un eroe. E mentre il cercatore salirà all’Olimpo Degli eroi di cristallo La voce piangente Della cosa cercata Non sarà abbastanza forte Da raggiungere gli eterni cieli, il loro cuore azzurro d’Empireo, il cristallo chiaro e freddo con cui sono stati plasmati Il cercatore diventa un eroe Ma la voce Della cosa cercata, delle cose cercate non passerà la sottile membrana di ghiaccio e polvere che ha già intaccato il suo udito, la sua vista, il suo cuore. L’amore per la ricerca è dunque estinto? La fiamma è spenta E le passioni sono consumate? Certo il cercatore non sente più il richiamo Della cosa Che vuole farsi cercare. Che farà dunque? Dovremo chiamarlo eroe? Martire? Angelo malato di umanità? Ma proprio quel dio che l’ha fatto ascendere Presto potrebbe dimenticare O essere dimenticato E così l’eroe. Eroi e dei muoiono non quando vengono trapassati, esiliati, sconfitti dai loro antagonisti, ma quando le genti si dimenticano di loro. Anche la cosa cercata Non sentendo risposta, Non sentendosi più inseguita, un giorno non lontano cesserà di gridare e di chiamare e presto non ci penserà più. Così sparirà il dio, a scala dei cieli, il cuore azzurro dell’Empireo, gli eroi, e con tutto questo svanirà il cercatore derubato della sua stessa essenza.
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Ho preso in odio la vita perchè mi è sgradito quanto si fa sotto il sole. Ogni cosa infatti è vanità ed un inseguire il vento.(Qoèlet: 2,17)
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: lun ott 12, 2009 01:12 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Tra oggi e domani ti leggo tutto! Ho lasciato diverse cose in arretrato =)
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Abraxas
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Oggetto del messaggio: Re: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: lun ott 12, 2009 12:11 |
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Iscritto il: ven set 07, 2007 12:19 Messaggi: 8657 Località: Nelle oscure terre boschive elvetiche...
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Decisamente notevole! Mi è piaciuto molto, sebbene qualche messa a capo mi pare un po' di troppo...ma non toglie assolutamente il ritmo, ed anzi sottolinea parole che magari sarebbero andate perse e con loro il loro significato. Quest'idea della 'cosa cercata' personificata mi è piaciuta molto Che dire? complimenti!
_________________ "...muoio ogni attimo e rinasco nuovo e senza ricordi:vivo e intero,non più in me, ma in ogni cosa fuori."
"L'uccello si sforza di uscire dall'uovo.L'uovo é il mondo.Chi vuol nascere deve distruggere un mondo.L'uccello vola a Dio.Il Dio si chiama Abraxas."
Due birre da Ysi barattate per l'eliminazione delle microspie
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Illusoria
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Oggetto del messaggio: Re: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: lun ott 12, 2009 14:49 |
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Iscritto il: lun apr 21, 2008 02:45 Messaggi: 1933 Località: Il mondo bidimensionale
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Il bel concetto de: “le cose muoiono quando la gente non ci crede più” risulta essere divenuto abusato. Ma oggi si è abusato di tante cose belle che nonostante tutto restano validissime (un po’ come per la musica), l’importante è riuscire a infondere nuova forza a vecchie parole e antiche verità. Detto questo non è niente male: hai uno stile che tende a primeggiare la sostanza all’estetica, risultando spontaneo e senza artificiosità. Ti consiglio di revisionare l’uso delle maiuscole all’inizio di alcuni righi, es. Halbryn ha scritto: Ma un dio abbastanza caparbio Da voltare ancora lo sguardo verso l’uomo E guardarlo negli occhi Mentre gioca con le sue cose vane E forse ci vorrebbe anche qualche andata a capo di meno. Comunque i tuoi pensieri così come la prosa molto cerebrale mi danno l’impressione che vadano ulteriormente sviluppati e meglio definiti. Faresti bene ad andare avanti con questo progetto e poi magari ritornare su codesto preludio per apportargli dei perfezionamenti.
_________________ Non siamo che polvere e ombra. (Orazio)
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Halbryn
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Oggetto del messaggio: Re: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: lun ott 12, 2009 16:30 |
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Iscritto il: gio gen 11, 2007 18:51 Messaggi: 746 Località: Sschindylryn
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Grazie a tutti per gli apporti e le critiche... Sto stendendo il lavoro e mi pare di non riuscire a vederne la fine. Trovo interessante il suggerimento di rivedere tutto alla fine.. Grazie!
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Ho preso in odio la vita perchè mi è sgradito quanto si fa sotto il sole. Ogni cosa infatti è vanità ed un inseguire il vento.(Qoèlet: 2,17)
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: Preludio al dialogo delle parti del sè Inviato: sab ott 17, 2009 16:13 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Halbryn ha scritto:
Dovremo chiamarlo eroe? Martire? Angelo malato di umanità? Ma proprio quel dio che l’ha fatto ascendere Presto potrebbe dimenticare O essere dimenticato E così l’eroe. Eroi e dei muoiono non quando vengono trapassati, esiliati, sconfitti dai loro antagonisti, ma quando le genti si dimenticano di loro.
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Così sparirà il dio, a scala dei cieli, il cuore azzurro dell’Empireo, gli eroi, e con tutto questo svanirà il cercatore derubato della sua stessa essenza.
Mi piace tantissimo questo pezzo... Dovremo chiamarlo forse Uomo. Che cos'è un eroe e che cos'è un essere umano? E ancora cos'è dio ed il concetto di divinità? Forse ogni cosa svanisce derubata dal suo essere. Forse per questo nel Dialogo successivo una parte è così insoddisfatta. Il suo stesso essere la sta privando di sé stessa. Perdona la confusione =)
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
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Liber AL vel Legis
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