Sebbene il black non è certo il genere preferito dei valmini il gruppo in questione è davvero degno di nota.
In Francia, se escludiamo i progetti musicali di Neige (Alcest, Peste noire, Amesoeurs ecc…) che tuttavia non mi hanno mai entusiasmato (questione di gusti), ci sono ben pochi gruppi Black Metal di spessore che meritano di essere conosciuti. Molto stimate sono le band degli anni ‘90 provenienti dal circolo delle Legiòns Noires, tra cui vanno menzionati i Vlad Tepes, i Mutilation (unica band superstite) e i Torgeist, ma a parere di chi scrive sono tutte autrici di una roba grezza marcescente poco piacevole (sempre de gustibus).
Una realtà a sé stante particolarissima sono i Deathspell Omega, tanto impressionanti quanto avvolti nel mistero, dato che parte della formazione è stata per lungo tempo sconosciuta e dei membri noti si sanno solo i nomi d’arte (fatta eccezione per l’ineccepibile vocalist Mikko Aspa).
Ciò che colpisce oltre alla profondità dei testi, incentrati su tematiche teologiche ed esistenziali, è come i loro dischi siano permeati di spiritualità con partiture di chitarra molto strane, ricche costanti variazioni di velocità ed atmosfera che creano l’effetto di un viaggio mistico inquietante (caratteristica peculiare soprattutto del loro penultimo disco Fas - Ite, Maledicti, in Ignem Aeternum).
Lavoro superbo anche dietro le pelli, con ritmi “da tarantola” e scariche di un tempismo e una rapidità fuori dal comune che lasciano a bocca aperta.
Molto pregnante quanto scritto da Andrea Moretti a proposito di questa band, nell’introduzione alla recensione di Paracletus.
I Deathspell Omega sono senza alcun dubbio il progetto black metal più scardinante e innovativo del nuovo millennio. La loro personale elaborazione di un nuovo linguaggio formale (riconducibile parzialmente a Draco Sit Mihi Dux degli Ondskapt), monolitico, di difficile lettura e assimilazione, di metafora quasi cabalistica (Si Monumentum Requires, Circumspice), ha subito fatto gridare al miracolo, ed ha immediatamente scatenato un'orda di adepti e seguaci. La loro personale e teologica messa in musica ha cominciato a prendere una direzione ascensionale (sia qualitativa che ideologica) fatta di lunghi e rituali arpeggi e passaggi sonori sempre più dissonanti e serafici -nel senso ebraico del termine: "Seraph", luminescente e bruciante- (Kénôse). Intrecci sempre più complessi, matematici e impalpabili, pur nella loro fisicità, sono i sinonimi dell'astrazione simbolica presente nel terzo capitolo di questa trilogìa (Fas - Ite, Maledicti, in Ignem Aeternum).Line Up Attuale
Mikko Aspa - Vocals
Hasjarl - Guitar
Khaos - Bass
Session members:
Yohann – Drums
Studio albums
Infernal Battles (2000)
Inquisitors of Satan (2002)
Si Monumentum Requires, Circumspice (2004)
Fas - Ite, Maledicti, in Ignem Aeternum (2007)
Paracletus (2010)
Nella remota eventualità che qualcuno si voglia accostare a questa band non posso che consigliargli proprio il loro ultimo disco Paracletus, che è un trip assurdo.
Myspace (un po’ scarno)
http://www.myspace.com/deathspellomega