Siete scesi nell'arena tra le urla della folla e i canti sacri delle sacerdotesse di Lloth.
Avete guardato negli occhi il vostro avversario, piantando i piedi sul suolo di pietra dura dell'arena, pronti al combattimento.
Tutto si è fatto silenzio quando gli otto grandi pilastri magici di Streeatul hanno brillato e crepitato d'energia magica, plasmando il mondo intorno a voi.Le parole dei due sfidanti echeggiarono per un istante nel silenzio delle Fosse, mentre le scariche elementali perseveravano nell'atmosfera.
Un drow si materializzò a breve distanza da loro: indossava abiti eleganti da mago con lo stemma dell'Arena, segno distintivo del suo ruolo di arbitro.
L'elfo scuro osservò brevemente i due, poi parlò:
E' vostra facolta porre fine allo scontro in modo tanto... sconveniente. Mi chiedo però che reazione avranno i vostri casati patroni... Comunque sia, lo scontro è concluso. Potete tornare ai vostri aloggiI combattenti si disposero per il consueto teletrasporto che l'Arena, che li avrebbe strappati al regno di Loth e riportati a Valm Neira.
Ma niente di tutto questo avvenne.
Un piccolo ragno emerse dai filamenti intricati della ragnatela, arrampicandosi sul piede del drow, poi sulla gamba, risalendo il suo corpo. Il maschio, avvezzo alla loro presenza e consapevole della sacralità di queste creature, particolarmente in questo piano, non fece nulla per ostacolarlo.
Poi comparve un secondo ragno, un terzo, un quarto.... poi a decine, a centinaia, migliaia presero a fuoriuscire dalle tele, ricoprendo i filamenti fino a rendere una vasta area della ragnatela simile ad un mare ribollente di insetti.
Il drow venne letteralmente sommerso e il suo religioso rispetto si tramutò presto in orrore, mentre urlando disperato cercava invano di allontanare da sé i ragni. Per ogni manciata che ne scacciava, a decine si arrampicavano sul suo corpo, gli entravano in bocca e nelle orecchie, mordendolo avidi.
Ben presto il suo corpo non emise altro che un gorgoglio soffocato, mentre si accasciava al suolo e scompariva, divorato dagli aracnidi.
Poi la massa di ragni si accumulò, crescendo in statura e dimensioni fino a formare una creatura dai tratti vagamente umanoidi. Una tela prese a formarsi, ricoprendo quella creatura d un lungo drappo incappucciato, bianco e setoso.
Ora torreggiava su Raven ed Hedbar, alta più di cinque metri, e malevoli occhi rossi si erano generati dalla volontà sommata di quelle decine di migliaia di creature riunite.
Una voce aliena, composta da milioni di zampettii, ticchettii risuonò nelle menti di Hedbar e di Raven:
Tremate infedeli, Lloth manifesta la sua volontà: non vi sarà concesso di abbandonare le Fosse senza sangue versato. I vostri corpi e le vostre anime conosceranno il Suo potere e recheranno cicatrici a testimonianza imperitura della Sua grandezza.Il primo a reagire è...
Raven Soullost, che stringe i denti quando un fiotto d'acido lo colpisce infliggendogi
1 dannoMappaHedbar in
viola, Raven in
blu, creatura in
verde[/url]
Dati tecniciTemperatura: 22°
Illuminazione: rossastra e diffusa
Abitanti: Ai margini dell'arena, tra le nebbie, sagome indefinite di abitanti del piano.
Speciali: ogni round sarà effettuato un ts riflessi per evitare le scariche elementali dell'ambiente.
Sulle ragnatele periferiche sarà necessaria una prova di equilibrio per non cadere, finendo tra le nebbie e gli abitanti.
Sembra inoltre possibile attraversare le nebbie abitate ai margini dell'arena, sebbene serva un cuore temerario per scegliere una cosa simile.