Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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allora scusate se nn ho postato prima ma sono stato abbastanza impegnato.. nn pensate che mi sia voluto ritirare dalla discussione :P

allora:
1. questo nn è un forum esclusivamente ludico ma è un forum pieno di persone che si interessano a cosa succede nel mondo e provano piacere nel confrontarsi. Scambiarsi idee credo sia una cosa molto costruttiva e socialmente utile.

2. per quanto riguarda la parola "fascista" van si riferiva a me. allora nn ho detto che destra=fascista. Tu probabilmente nn sei di catania.
A catania votano udc, an e in genere CdL per non votare Forza nuova, alternativa sociale, fiamma tricolore. Perchè sanno che se facessero diversamente, non raggiungerebbero il loro obbiettivo: "Potere".
Cosi governano da democristiani o da quello che è, ma solo formalmente.
Ascoltami. E' cosi.
Io credo molto che sia una cosa giustissima che ci siano due parti che si oppongono, ma si devono opporre praticando una politica corretta.
Ora questo tipo di politica è diciamo poco usata.

3. Questa storia del troppo piccoli mi sembra una grandissima str******.
E' inutile ribadire come persone di 20, 30, 40, ecc, siano peggiori di ragazzi di 15,16,17 eccetra eccetra.
Un fatto che comunque condiziona questo equilibrio è il fatto dell'educazione scorretta. Si dovrebbe educare solo alla legalità e all'essere buoni cittadini. Le idee e i pensieri politici dovrebbero svilupparsi da soli senza l'influenza di genitori o delle cosiddette "mode".
Questo per ovvi motivi non è possibile. L'unica speranza sta nella maturità individuale.

4. Voglio ribadire il fatto che nn ho dato del fascista a chi è di centro destra.
E condivido pienamente il fatto del comunismo. Ripudio il male che ha creato il comunismo così come quello creato dai fascisti.
Solo che da allora ad oggi, l'idea di comunismo è cambiata. Anzi gli ideali originari comunisti erano diversi, ovviamente, da quelli che praticava Stalin, Lenin.
Il fascismo è sempre quello.
Essere un comunista oggi non è un disonore, può essere giudicato più o meno condivisibile, ma non è un disonore. Essere fascisti si.
Questo conferma quello che ho affermato poc'anzi.

5. da quel che dici, Skaan, mi sembra che tu contesti il fatto che si dovrebbe cercare d convincere a fare una certa scelta piuttosto che
"andando a spasso con sciarpe o simboli politici (sia di destra sia di sinistra)."
Non capisco il senso di questa tua frase.
Non condividi il fatto che uno possa manifestare contro una qualche mossa politica da parte di una fazione o partito o qualsiasi altra cosa.. o non condividi la libertà di ognuno di esporre simboli e quant'altro?
O forse dici che si parla parla ma non si cerca di fare qualcosa realmente.. beh se è cosi non puoi proprio dirlo.. Si manifesta per informare, si manifesta per far valere dei diritti che con ostinazione vengono negati. Stai sicuro che manifestare è la parte più evidenta ma la parte minima del lavoro.

Probabilmente non ho capito il vero senso di questa frase, perciò ti pregherei di spiegarmelo.

Per quanto riguarda gli appellativi, hai ragione ma per coglione si intendeva anche "ladro" e molto altro ancora.. per il frocio.. questo è un colpo stupido e abbastanza razzista. Il fatto di essere coglioni limita.. essere "froci" no. O per lo meno non in mezzo a persone moralmente oneste.

Con questo è tutto.

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MessaggioInviato: dom mag 22, 2005 00:00 
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allora scusate ma in questo forum ci sono varie sezioni. si può parlare sia di gdr, di grv di caszzeggi vari di fanta calcio e anche di politica. attualità= ciò che accade ora nella società. io ho detto la mia. e cmq non perchè ho 15 anni ma ne capisco di politica, non ci vogliono 40 anni per capirne, e cmq se potessi votare un contributo l'avrei dato. purtroppo ho solo 15 anni ma le idee chiare. per questo ti dico che a catania il 90% dei ragazzi sono delle merde... qualcuno oltre me e neruwyn è di catania? io vedo solo ragazzi col motorino in 2 o in 3 senza casco che impennano, che si vantano della marmitta nuova o del motore che fa un bordello tremendo. per me questo non è vivere. preferisco cominciare a capire qualche cosa sin da ora per non arrivare a 18 anni senza sapere un cazzo di politica e non avere una minima idea di chi votare. pensa che la maggior parte della gente fa così....
trovo giusto parlare di politica a scuola se mai in assenza dei professori, e cmq i prof dovrebbero interevenire anche loro n base alla propria fede politica. spesso mi è capitato di buttare nel fango qualche fascistone di 50 anni. un'altra cosa, per me l'estremiso è sbagliato che sia chiaro, sia comunisa che fascista. io più che altro sono per l'ideale del "che" (che guevara) per la libertà di pensiero, di parola, ecc...
prendiamo per esempio daniele luttazzi, santoro, la guzzanti...
come definireste un governo che toglie la possibilità di esprimere i propri pensieri a tutta l'italia eliminandoli completamente dalla televisione????
sicuramente questa è una forma di dittatura. non penso che in italia ci sia questa forma di dittatura da parte della sinistra, quanti insulti ha ricevuto fassino??? e cosa ha fatto??? niente!!! perchè non è nessuno fondamentalmente, tutta l'italia gira in mano di quel miliardario di berlusca, che con uno schiocco di dita tutti i suoi zerbini ubidiscono all'istante.
e cmq scusa ma berlusconi, si ispira molto alla figura del duce (e dire molto è poco) si è definito l'unto del signore, e cmq ttutti i partiti di destra, sono fondamentalmente fascisti, anche democrazia cristiana, che col cristianesimo non c'entra una pippa ma c'entra di più con la mafia....
è anche diversa la figura del politico di destra e di sinistra, quelli di destra manco se nefottono di noi, tutti fighettini inamidati, tutti turgidi e induriti, si fanno tirare la faccia per sembrare giovani e si vestono spacchiosi.
quelli di sinistra [chiamali infrasciamati(per chi mi capisce)] ma cmq sono più vicini al popolo.
ho scritto un pò assai vero??? scusate ma mi sono un pò sfogato...

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Neruwyn ha scritto:

3. Questa storia del troppo piccoli mi sembra una grandissima str******.
E' inutile ribadire come persone di 20, 30, 40, ecc, siano peggiori di ragazzi di 15,16,17 eccetra eccetra.
Un fatto che comunque condiziona questo equilibrio è il fatto dell'educazione scorretta. Si dovrebbe educare solo alla legalità e all'essere buoni cittadini. Le idee e i pensieri politici dovrebbero svilupparsi da soli senza l'influenza di genitori o delle cosiddette "mode".
Questo per ovvi motivi non è possibile. L'unica speranza sta nella maturità individuale.

L'età conta e tanto.
Vero : ci sono adulti stupidi e ragazzini maturi da far paura ma su 100 ragazzini forse 10 saranno appunto maturi mentre su 100 adulti si spera almeno nel 50%.
La fase della crescita è caratterizzata proprio dal cambiamento e dalla facilità che le influenze esterne possono avere sul carattere.
Concordo con te che bisognerebbe educare solo al senso civile e non alla politica in quanto quelli dovrebbero svilupparsi liberamente e senza condizionamenti.
Neruwyn ha scritto:

4. Voglio ribadire il fatto che nn ho dato del fascista a chi è di centro destra.
E condivido pienamente il fatto del comunismo. Ripudio il male che ha creato il comunismo così come quello creato dai fascisti.
Solo che da allora ad oggi, l'idea di comunismo è cambiata. Anzi gli ideali originari comunisti erano diversi, ovviamente, da quelli che praticava Stalin, Lenin.
Il fascismo è sempre quello.
Essere un comunista oggi non è un disonore, può essere giudicato più o meno condivisibile, ma non è un disonore. Essere fascisti si.
Questo conferma quello che ho affermato poc'anzi.

Essere comunista non è condivisibile tanto quanto essere fascista.
Tanto più che i secondi virtualmente non esistono più mentre ci sono ancora governi comunisti (vedi est asiatico) che fanno ancora danno.
Gli estremi,qualunque siano,sono sempre dannosi e bisognerebbe starne il più possibile lontani...
Neruwyn ha scritto:

Per quanto riguarda gli appellativi, hai ragione ma per coglione si intendeva anche "ladro" e molto altro ancora.. per il frocio.. questo è un colpo stupido e abbastanza razzista. Il fatto di essere coglioni limita.. essere "froci" no. O per lo meno non in mezzo a persone moralmente oneste.

Quest'ultima frase non mi è molto chiara.
Cosa vuol direche coglione vuol dire tante altre cose ?
Un'offesa è tale e basta.
Se mi vuoi dare del ladro mi dai del ladro.
Poi se mi vuoi dire che dar del forcio a qualcuno è un'offesa verso i gay allora qui si entra in un altro discorso.
Comunque ripeto,non ho ben chiara questa frase quindi magari l'ho mal interpretata :)

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mi sento preso in causa, e dunque, visto che io a Catania ci vivo, faccio presente la mia personale e quanto mai opinabile opinione.
Io che sono Catanese e Siciliano, non mi sento ben rappresentato da un sindaco che BACIA LA MANO (e ci sono le foto) di un altro politico, in particolare di Berlusconi, che non stimo e non reputo una persona credibile, causa continue stronzate che fuoriescono dalla sua bocca, causa la visione di 'Citizen Berlusconi', causa guai giudiziari, causa tutte quelle leggi pro Berlusconi e parenti-amici. Come non potrei mai votare un partito che si lega a Bossi e ai suoi verdi amici, cosi' non votero' mai un sindaco di quell'area politica.
Inoltre, come simpatizzante di sinistra, considero anche che Bianco, che e' stato sindaco di Catania, e anche se alcuni ne vedevano solo la parte floereale, bisogna dire che prima di lui c'erano stati tutta una serie di sindaci che se ne erano ampiamente sbattuti della citta', e consideriamo anche che essere sindaco di Catania non e' come essere sindaco di un paesino della valle d'aosta per fare il primo nome che mi sovviene.
Questa volta si e' messo in gioco, di certo non lo rifara' tra cinque anni, e in questi 5 anni non emergera' nemmeno un altra figura rappresentativa di sinistra che possa sostenere un 'conflitto' politico con il candidato della destra, che probabilmente sara' Musumeci(attuale vicesindaco per una decisione puramente politica). e quindi dal mio punto di vista la mia citta' si trova di fronte una continua discesa giu giu fino all' fondo del baratro.
Come giovane, osservo una cosa in particolare: in favore di Scapagnini e' stato organizzato il concerto di Albano, per Bianco invece uno di Franco Battiato, e un altro di vari gruppi\cantanti come Carmen Consoli, Tinturia ecc ecc.( alla villa Bellini un paio di sabati fa). Bianco e' andato da un mio amico( che e' assolutamente apartitico) all'accademia di belle arti, e si e' messo a parlare in maniera cordiale, e lo ha conquistato parlando in maniere diversa da quella spocchiosa dei politici.

D'altronde i catanesi hanno votato e quindi e' inutile lamentarsi. Io continuo a pensare che tanto Scapagnini ha gia i suoi 65-70 anni, ha lasciato la moglie per una brasiliana molto piu giovane e quindi prima di cinque anni magari si ritira, Bianco continuera' a occuparsi della polizia di stato o quello che e' e Catania continuera' a NON ricoprire il ruolo che potenzialmente potrebbe ricoprire sia culturalmente che economicamente nel Mediterraneo.

La politica e' un argomento simile al calcio, se non si fa attenzione finisce tipo processo di biscardi. pero' e' giusto parlarne, e questo e' un ottimo luogo, di fatti in altre occasioni si e' parlato di altri argomenti impegnati con civilta' e intelligenza.

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poi tutto e' partito da un malinteso, lui voleva dire che catania e' fascista nel senso che la citta' e' sempre stata orientata verso una politica di destra.
poi Scapagnini e' di Forza italia, che non e' ne di destra ne di sinistra, e' di Berlusconi. Bianco e' di centro sinistra e non e' comunista, quindi la discussione sta degenerando verso una discussione piu ampia e quindi off topic.
parliamo invece del fatto che tutto quello che ho votato io ha perso? pure il referendum ho sbagliato! mi sembra di essere tornato a scuola-_-.
io penso che ci fosse una ignoranza riguardo il referendum quasi totale, per cui i voti Si sono stati il doppio di quelli No-_- e ancora non mi sono spiegato perche qualcuno avrebbe dovuto di sua scelta votare si..

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un'altra cosa. vorrei aggiungere all'estremismo un argomento: il terrorismo
brigate rosse, o N.A.R

le brigate rosse hanno ucciso perchè sono stati portati a farlo, la sinistra in italia è quasi sempre stata sempre definita "inferiore", hanno ucciso per degli ideali giusti che dovevano essere realizzati.


il N.A.R l'associazione a delinguere fascista, colpevole di aver fatto esplodere la stazione di bologna, di aver piazzato vari ordigni. questo è terrorismo.

e cmq la maggior parte delle persone fino ai 30 anni sono convini che fare parte della destra vuol dire essere nazi skin o skin heads (teste rasate) che per il 90% delle volte si uniscono a quelle testazze di cazzo che sono gli ultras e il loro unico scopo e fare bordelli e uccidere. gli estremisti comunisti questo non lo fanno. reagiscono spaccando a sprangate ilò nemico solo quando insultati o stuzzicati.

come vedete l'ideale di estremismo anche in italia nn c'entra un cazzo con il comunismo ne di stalin di lenin ne tanto meno di fidel castro ne di mao t'se tung. chiarooooo? è fondamentalmente un ideale basato sul desiderio di libertà assoluta (per le cose giuste).


e con questo e tutto.

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Aramil ha scritto:
allora scusate ma in questo forum ci sono varie sezioni. si può parlare sia di gdr, di grv di caszzeggi vari di fanta calcio e anche di politica. attualità= ciò che accade ora nella società. io ho detto la mia. e cmq non perchè ho 15 anni ma ne capisco di politica, non ci vogliono 40 anni per capirne, e cmq se potessi votare un contributo l'avrei dato. purtroppo ho solo 15 anni ma le idee chiare. per questo ti dico che a catania il 90% dei ragazzi sono delle merde... qualcuno oltre me e neruwyn è di catania? io vedo solo ragazzi col motorino in 2 o in 3 senza casco che impennano, che si vantano della marmitta nuova o del motore che fa un bordello tremendo. per me questo non è vivere. preferisco cominciare a capire qualche cosa sin da ora per non arrivare a 18 anni senza sapere un cazzo di politica e non avere una minima idea di chi votare. pensa che la maggior parte della gente fa così....
trovo giusto parlare di politica a scuola se mai in assenza dei professori, e cmq i prof dovrebbero interevenire anche loro n base alla propria fede politica. spesso mi è capitato di buttare nel fango qualche fascistone di 50 anni. un'altra cosa, per me l'estremiso è sbagliato che sia chiaro, sia comunisa che fascista. io più che altro sono per l'ideale del "che" (che guevara) per la libertà di pensiero, di parola, ecc...
prendiamo per esempio daniele luttazzi, santoro, la guzzanti...
come definireste un governo che toglie la possibilità di esprimere i propri pensieri a tutta l'italia eliminandoli completamente dalla televisione????
sicuramente questa è una forma di dittatura. non penso che in italia ci sia questa forma di dittatura da parte della sinistra, quanti insulti ha ricevuto fassino??? e cosa ha fatto??? niente!!! perchè non è nessuno fondamentalmente, tutta l'italia gira in mano di quel miliardario di berlusca, che con uno schiocco di dita tutti i suoi zerbini ubidiscono all'istante.
e cmq scusa ma berlusconi, si ispira molto alla figura del duce (e dire molto è poco) si è definito l'unto del signore, e cmq ttutti i partiti di destra, sono fondamentalmente fascisti, anche democrazia cristiana, che col cristianesimo non c'entra una pippa ma c'entra di più con la mafia....
è anche diversa la figura del politico di destra e di sinistra, quelli di destra manco se nefottono di noi, tutti fighettini inamidati, tutti turgidi e induriti, si fanno tirare la faccia per sembrare giovani e si vestono spacchiosi.
quelli di sinistra [chiamali infrasciamati(per chi mi capisce)] ma cmq sono più vicini al popolo.
ho scritto un pò assai vero??? scusate ma mi sono un pò sfogato...


Questo reply rappresenta in pieno il motivo per il quale non volevo sentir parlare di politica sul forum : evitare di farmi il sangue acido.

Ma ti rendi conto di quello che dici ?
Oddio mi viene da piangere...
Allora,raccolgo un po di calma e ti rispondo giusto perchè non voglio dirti "hai 15 anni quindi evito".
Hai ragione,vuoi imparare e impara.
Le tue parole sono uno stereotipo tipico dei ragazzini che sentono di politica e ripetono senza capire quello che dicono.
Piccoli esempi ?
L'allontanamento dalal tv di certi soggetti è vergognoso e non lo scuso assolutamente sia chiaro però tieni anche conto di una cosa :
quando la sinistra è al potere guarda caso vi è sempre poco "casino".
Perchè ? Semplice i sindacati maggiori sono quasi tutti di sinistra quindi è OVVIO che quando ci sono loro al potere non gli danno contro.
Inoltre ti faccio un nome su tutti : Beppe Grillo non è in televisione ne con la destra ne con la sinistra,perchè ? Perchè lui non guarda in faccia a nessuno....
Non è come Santoro che in base a dove va lecca il di dietro.
Forse non ricordi di quando a Mediaset conduceva una trasmissione tipo Porta a Porta dove la sua lingua lavava in modo indegno il di dietro del Berlusca.
Poi : tutti i partiti di destra sono fascisti ? A si ? Immagino tu sia un ESPERTO politico che ha studiato tutta la storia del Fascismo per fare una tale affermazione...
Ti do un consiglio,vai a guardare i membri di tutti i partiti e la loro storia.
Scoprirare che molti se li sono scambiati che manco al calciomercato.
Hai nominato il duce.
Quello è l'esempio supremo : era di sinistra...
Anzi no,l'esempio supremo è Hithler (azz non ricordo se si scrive così :D) che anche lui era,diciamo così,di sinistra.
Ti chiedo anche : essendo io di destra cosa sono ? Fascista ?
Infine : i politici di sinistra più vicini al popolo ?
Questa è colossale !!!
Cofferati (che per anni ha guidato i sindacati di sinistra) è ora sindaco di Bologna (città di Sinistra da sempre) e ha contro i suoi stessi collaboratori per i suoi modi del cazzo.
Bertinotti leader di Rifondazione Comunista va in giro con camice di seta e abiti firmati che ci vogliono lgli stipendi di 20 operai per comprarne tre di quei completi.
Effettivamente sono molto vicini al "popolo".
Come ? Per questi due non posso generalizzare sui politici di sinistra ?
Allora per un demente come il Berlusca non generalizziamo su quelli di destra.
O,meglio ancora,non generalizziamo e basta.
Prima di seguire la massa che da contro a qualcuno (ora la moda è anti Berlusca domani sarà anti chi è al potere) impariamo a riflettere e a conoscere un pò di più quello del quale vogliamo parlare.

Spero vivamente di non sentire altre cose (per non usare termini volgari) di questo calibro quindi.
Ho abbandonato la politica proprio perchè faceva schifo da ogni lato si guardasse.
Hai 15 anni,impara a riflettere di tuo senza condizionamenti.
Impara com'è realmente la politica e,se ti piace,entraci.
Ma non con l'idea della massa,con le tue idee e se puoi cambiala.
Tu potresti essere uno dei nostri governanti del futuro.
Impara quindi sin da ora a essere diverso dalla schifo che c'è.
Saluti.

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MessaggioInviato: dom mag 22, 2005 00:42 
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Aramil ha scritto:
un'altra cosa. vorrei aggiungere all'estremismo un argomento: il terrorismo
brigate rosse, o N.A.R

le brigate rosse hanno ucciso perchè sono stati portati a farlo, la sinistra in italia è quasi sempre stata sempre definita "inferiore", hanno ucciso per degli ideali giusti che dovevano essere realizzati.


il N.A.R l'associazione a delinguere fascista, colpevole di aver fatto esplodere la stazione di bologna, di aver piazzato vari ordigni. questo è terrorismo.

e cmq la maggior parte delle persone fino ai 30 anni sono convini che fare parte della destra vuol dire essere nazi skin o skin heads (teste rasate) che per il 90% delle volte si uniscono a quelle testazze di cazzo che sono gli ultras e il loro unico scopo e fare bordelli e uccidere. gli estremisti comunisti questo non lo fanno. reagiscono spaccando a sprangate ilò nemico solo quando insultati o stuzzicati.

come vedete l'ideale di estremismo anche in italia nn c'entra un cazzo con il comunismo ne di stalin di lenin ne tanto meno di fidel castro ne di mao t'se tung. chiarooooo? è fondamentalmente un ideale basato sul desiderio di libertà assoluta (per le cose giuste).

O mio Dio.
Tu giovane vai seguito...
Ma ti rendi conto di cosa hai scritto ?
Le Brigate Rosse hanno ucciso perchè portate a farlo ?
!!!
Assurdo !!!
Sei un bambino santo cielo nemmeno eri nato ai tempi delle B.R. e te ne esci con ste cavolate ?
Che ideale hanno seguito ?
Quando uccissero Moro scusa ?
E quando hanno ucciso il signore a Bologna (scusate ma non mi viene il nome) ?
Ma scherzi ?
E poi non vedi che sei di parte e non obbiettivo ?
Scusa : le BR uccidono per un ideale e ok non è terrorismo il NAR uccide ma se lo fa non è per un ideale ma a cazzo di cane.
Ti pare un ragionamento ?
Una persona matura ammetterebeb che,pur essendo deviati,entrambi i gruppi hanno i loro ideali.
Dici che i gruppi fascisti sono quellic he si unisconoa gli ultras x casino ?
Al G8 ben pochi fascisti c'erano a manifestare eppure i "bravi ragazzi di sinistra" sono partiti da casa con scudi e spranghe" giusto perchè loro colpiscono solo se istigati.
Con qesto non vogliod ire che gli eventi del G8 vadano giustificati o che tutto i giovani di sinistra siano delinquenti per carità.
Voglio solo cercare di far capire a un ragazzo che non esistono comportamenti da delinquenti giusti o sbagliati in base alla fede politica ma solo comportamenti da delinquenti.
Se spari a uno non conta tu sia di destra o sinistra,l'hai ucciso e basta.
Se un assassino e gli assassini non hanno colore...
Ripeto,esci dalla massa e togliti dalla testa questi pensieri che ti sonos tati di certo inculcati e che se hai da te imparato hai purtroppo frainteso.

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 Oggetto del messaggio: Re: scapagnini sindaco di catania! ma dove andremo a finire?
MessaggioInviato: dom mag 22, 2005 02:37 
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Aramil ha scritto:
....dici che si parla parla ma non si cerca di fare qualcosa realmente.. beh se è cosi non puoi proprio dirlo.. Si manifesta per informare, si manifesta per far valere dei diritti che con ostinazione vengono negati. Stai sicuro che manifestare è la parte più evidenta ma la parte minima del lavoro

infatti, molte persone passeggiano per le città, nelle scuole o al lavoro con simboli di lotta al potere costituito, ma poi realmente cosa fanno?
ti rispondo io , Nulla.
se realmente vuoi manifestare la tua opinione, non basta fare così poco e poi dire di essere impegnato, ci si deve gettare e divenire a propria volta degli "squali", vuoi che sia eletto tizio anziché Caio, allora vai nella sua sede ed aiutalo, non fare discorsi retorici dicendo la destra/sinistra ci ha derubato.... ...voglio i soldi.
Sull'età, mi avete tutti frainteso, Io non ho mai detto che non si deve parlare di politica a 10 o 15 anni, ho solo espresso la mia opinione dicendo:
"... tutto questo astio verso la politica già ora, mi chiedo cosa farai quando avrai 40 anni."
o a proposito di discussioni politiche, magari sarebbe meglio evitare certi termini un po' offensivi no? basta inserire qualche puntino nella parola non è difficile
Ciao

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se c'è qualcuno che è fuori dalla massa quello sono io. e cmq non ho mica detto che le BR hanno fatto bene ad ammazzare. e non ho detto che le BR sono meglio della N.A.R.
io sono contro la violenza, ma una cosa e il g8 e una cosa sono gli ultrà del calcio che ogni domenica fanno danno.

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Aramil ha scritto:
io più che altro sono per l'ideale del "che" (che guevara) per la libertà di pensiero, di parola, ecc...

Meno male che hai le idee chiare.. :roll:

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MessaggioInviato: dom mag 22, 2005 13:10 
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Aramil ha scritto:
io più che altro sono per l'ideale del "che" (che guevara) per la libertà di pensiero, di parola, ecc...


Ah ecco! Parli di quello delle televisione, del cinema, dei diari e delle magliette! Scusa ma per un attimo pensavo ti riferissi a questo... (Mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo riportato ma penso valga la pena leggerlo)

Verso le una e dieci del pomeriggio di domenica 9 ottobre 1967, il guerrigliero catturato - ha un berretto nero, un'uniforme militare assai sporca, una giacca azzurra con cappuccio, il petto quasi nudo, la camicia senza bottoni - sistemato provvisoriamente su una panca con i polsi legati, è ucciso, mentre ancora gli sanguina una ferita alla gamba destra. È finito da una scarica a bruciapelo di un mitra M-2. Le ultime parole che ha proferito nei confronti del sottufficiale dei Rangers governativi boliviani Mario Teràn sono state di sonante disprezzo: "Spara vigliacco, che stai per uccidere un uomo". Il guerrigliero cadde a terra con le gambe maciullate, contorcendosi e perdendo copiosissimo sangue. Altri due sottufficiali, entrati ubriachi nella stanza, spararono ciascuno un colpo, direttamente sul volto. Poco lontano, dal villaggio di La Higuera, dove sono giunti agenti della CIA, nei pressi della gola Quebrada del Yuro, un sacerdote domenicano d'una parrocchia vicina, padre Roger Schiller, arrivò trafelato a cavallo. "Voglio confessarlo, so che ha detto: sono fritto. Voglio dirgli: lei non è fritto, Dio continua a credere in lei".

Nel pomeriggio, il comandante del reparto boliviano , che è il maggiore Ayoroa, dispone che il corpo venga adagiato su una barella e gli sia legata la mandibola con un fazzoletto perché il volto non si scomponga. Un fotografo ambulante ritrasse i soldati e il suo sacerdote intento a lavare le macchie di sangue. L'elicottero volò allora in alto con il corpo sfigurato del guerrigliero. Al sottufficiale Teràn hanno promesso un orologio e un viaggio a West Point per frequentare un corso. Egli ha ucciso il comandante Ernesto Che Guevara Lynch, detto il Che, medico argentino che, con decreto governativo del 9 febbraio 1959, è stato naturalizzato cubano per servizi resi alla Rivoluzione. Da allora prese corpo la sentita e appassionante leggenda di un autentico santo laico.

"Dalle migliaia di foto, posters, magliette, dischi, video, cartoline, ritratti, riviste, libri, frasi, testimonianze, fantasmi di questa società industriale, il Che ci guarda attento. La sua immagine attraversa le generazioni, il suo mito passa di corsa in mezzo ai deliri di grandezza del neoliberismo. Irriverente, beffardo, moralmente ostinato, indimenticabile", scrive in un libro, edito in italiano nel 1997 con il titolo "Senza perdere la tenerezza", Paco Ignacio Taibo II. Lo scrittore, nato a Gijon in Spagna, coglie drammaticamente il vero.

La figura assieme virile e dolce del Che Guevara, il cui motto è appunto: "Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza", attraversa come un lampo la storia del secolo da poco passato: dalla nascita in una famiglia della buona borghesia alla giovinezza nomade e ribelle dall'epica avventura sulla Sierra Maestra con l'amico Fidel Castro, alle responsabilità nelle istituzioni di "Cuba libera ma assediata dall'embargo statunitense", fino al tragico eccidio sui monti della Bolivia ed alla immediata nascita di un mito eroico, unico nei nostri tempi. Lui è sempre al fianco di Fidel, sempre con un itinerario ideale diverso, cioè più organicamente comunista, come è stato osservato, nel 1967, dallo scrittore Carolos Franqui che abbandonerà Castro: "Doveva essere accecante se anche i più opachi, al suo passaggio, erano illuminati". Regis Debray, l'intellettuale francese oggi vivente che lo raggiunse in Bolivia, ha scritto molto su di lui e sulla sua condotta nel libro "Révolution dans la révolution" e "Loués saient nos seigneurs le Che", edito a Parigi da Gallimard nel 1996. Egli ha tracciato un disincantato e veritiero affresco sulle incarnazioni del castrismo, come "lunga marcia dell'America Latina" e sulle sue diverse varianti. Che Guevara materializza quella più irriducibile, severa, spietata e crudele. A mezza strada tra la violenza proto-bolscevica della Ceka e della GPU e la ferocia primordiale perpetrata nelle campagne cinesi dal maoismo. Per Debray, egli è "il più austero tra i praticanti del socialismo". È un medico, afflitto sin dal 1930 (era nato il 14 luglio del 1928 nella città di Rosario) da un inguaribile asma che lo farà soffrire nelle sue trasferte guerrigliere in Africa e in America Latina. Forse anche per questo egli è in grado di conoscere le tecniche più dolorose della punizione e segregazione per i dissidenti detenuti. Un'inflessibile ideologia con il corredo di una raffinata metodologia di persecuzione fisica.

Il Che, sin dalla clandestinità, polemizza duramente con i combattenti del "Llano", la pianura, contrapponendo alla loro malleabilità la durezza dio condotta osservata in montagna, nella Sierra. Attacca Castro per lo scarso rigore e lo definisce per un pezzo, sprezzantemente, come "il leader radicale della borghesia di sinistra", sensibile alle sirene del politicantismo. Egli è in linea pregiudiziale sempre "favorevole ai processi sommari" e di lui si ricorda l'ingiunzione perentoria ai ribelli venezuelani: "Prendete un fucile e sparate alla testa di ogni imperialista che abbia più di quindici anni". Al punto che Debray, riassumendo, lo caratterizza come un "dogmatico, freddo, intollerante che non ha nulla da spartire con la natura calorosa e aperta dei cubani". Intelligente e risoluto, generoso ed egualitario con i suoi, inflessibile con i nemici, comanda energicamente il secondo Fronte di Las Villas nella conquista dell'esercito ribelle a Cuba. Durante l'avanzata, nel 1957, si distingue per l'efferatezza con la quale interpreta il suo modo di essere rivoluzionario e di liquidare nemici e presunti traditori. Euti8mio Guerra, un guerrigliero9, viene accusato di avere avuto una collusione con il nemico, cioè con l'esercito del dittatore Fulgencio Batista, e immediatamente deferito ad un'improvvisata Corte marziale. Il Che anticipa il verdetto. Raccontò successivamente un suo commilitone detto "Universo": "io avevo un fucile e in quel momento il Che tira fuori una pistola calibro 22 e pac, gli pianta una pallottola qui. Che hai fatto? Lo hai ucciso. Eutimio cadde a pancia in su, boccheggiando".

Nell'anno della "liberazione" di Cuba che è il 1959, il Che viene convocato da Castro e il 7 settembre riceve l'incarico provvisorio di Procuratore militare. È una convulsa ma intensa fase della nuova Cuba che ne prefigura i caratteri sociali e civili, che deve giudicare i collaborazionisti con il passato regime, processarli e soprattutto toglierli dalla circolazione. L'anno dopo, ai primi di gennaio, si apre a Cuba il primo "Campo di lavoro correzionale" (ossia di lavoro forzato). È il Che che lo dispone preventivamente e lo organizza nella penisola di Guanaha. Trecento ottantuno prigionieri, arresisi alle truppe castriste sull'Escambray, vengono radunati, incarcerati a Loma de los Coches e tutti fucilati.

Jesus Carrera, anticastrista che è stato ferito negli scontri, chiede la grazia. Il Che gliela rifiuta ritenendolo un antagonista personale del capo Fidel. La stessa sanguinosa procedura viene riservata a Humberto Sori Marin per il quale aveva chiesto misericordia la madre. Sotto l'impegnativa e organica inclinazione del Che, prende corpo la "DSE". Il Dipartimento della Sicurezza di Stato, noto anche con il nome di "Direcciòn general de contra-intelligencia". Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino, fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e "pericolosi" incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l'erba con i denti; essere impiegati nudi nelle "quadrillas" di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri.

Marta Frayde, già rappresentante di Cuba all'Unesco e, dopo i primi anni, incarcerata, ha descritto le celle riservate ai "corrigendi": sei metri per cinque, ventidue brandine sovrapposte, in tutto quarantadue persone in una cella. Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: religiosi, fra i quali l'Arcivescovo dell'Avana, Monsignor Jaime Ortega; adolescenti e bambini; omosessuali. La fortezza La Cabana di Santiago viene utilizzata come centro di smistamento. Il procuratore Guevara Lynch illustra a Fidel Castro e applica un "Piano generale del carcere", definendone anche la specializzazione. Vengono così organizzate le case di detenzione "Kilo 5,5" a Pinar del Rio. Esse contengono celle disciplinari definite "tostadoras", ossia tostapane, per il calore che emanavano. La prigione "Kilo 7" viene frettolosamente fatta sorgere a Camaguey: una rissa nata dalla condizioni atroci procurerà la morte di quaranta prigionieri. Il campo di concentramento La Cabanas ospita le "ratoneras", buchi di topi, per la loro angustia. La prigione Boniato comprende celle con le grate chiamate "tapiades", nelle quali il poeta Jorge Valls trascorrerà migliaia di giorni di prigione. Il carcere "Tres Racios de Oriente" include celle larghe un metro, alte un metro e ottanta centimetri e lunghe dieci metri, chiamate "gavetas". La prigione di Santiago "Nueva Vida" ospita cinquecento adolescenti. Quella "Palos", bambini di dieci anni; quella "Nueva Carceral de la Habana del Est", omosessuali dichiarati o sospettai. Ne parla il film su Reinaldo Arenas "Prima che sia notte", di Julian Schnabel uscito nel 2000.

Il Che lavora con strategia rivolta non solo al presente ma al futuro Stato ditattoriale. Nel corso dei due anni passati come responsabile della Seguridad del Estado, avendo come collaboratore Osvaldo Sanchez che era esperto principale comunista, si materializza la persecuzione contro la Chiesa. Pascal Fontanie, nel suo libro "America Latina alla prova", calcola che centotreuntuno sacerdoti hanno perduto la vita fino al 1961 nel periodo in cui Guevara era artefice massimo del sistema segregazionista dell'isola. Viene definito "il macellaio del carcere - mattatoio di La Cabana". Si oppone con forza alla proposta di sospendere le fucilazioni dei "criminali di guerra". Più che da Danton discende dall'incorruttibile, l'"incorruttibile" Robespierre. Quando ai primi del 1960 a lui viene assegnata la carica di Presidente del Banco Nacional, Fidel lo ringrazia con calore per la sua opera repressiva. Egli ne generalizza ancor più i metodi per cui ai propri nuovi collaboratori, per ogni minima mancanza, minaccia "una vacanza nei campi di lavoro di Guanahacabibes". Il medico argentino, il più coerente leninista dell'America Latina, il meno reticente delle proprie idee e propositi pratici, è l'autentico motore di una ideologia totalitaria e di una macchina penitenziaria statale. La sua azione, esplicitamente ispirata ad una concezione coercitiva, impersona, come egli scrisse: "l'odio distruttivo che fa dell'uomo un'efficace, violenta, selettiva, fredda macchina per uccidere".

Cronologia:

14 luglio 1928 Nasce Ernesto Guevara Lynch, detto Che.

26 luglio 1953 Un gruppo di studenti attacca la caserma della Moncada. Uno dei capi, Fidel Castro, viene arrestato e condannato a 15 anni di prigione. Ben presto libero, raggiunge il Messico.

1955 In Messico, Che Guevara incontra Fidel Castro che si sta preparando a rientrare a Cuba.

Dicembre 1956 Fidel e Che Guevara sbarcano a Cuba. Guevara si fa subito notare per la sua durezza: un ragazzo, guerrigliero della sua unità, che ha rubato un po' di cibo viene fucilato senza alcun processo.

7 Novembre 1958 A capo di una colonna di guerriglieri, Ernesto Che Guevara intraprende una marcia su L'Avana.

1 gennaio 1959 Il dittatore Fulgencio Batista si dà alla fuga.

8 gennaio 1959 Fidel Castro e i suoi barbudos entrano a L'Avana. Che Guevara riceve l'incarico di "procuratore" ed è lui a decidere delle domande di grazia. Subito le prigioni della Cabana, all'Avana dove esercita Che Guevara, e di Santa Clara diventano teatro di esecuzioni di massa. Vengono uccisi soprattutto ex-compagni d'arme, che si erano conservati democratici, di Fidel Castro e del Che. Si instaura la dittatura comunista.

Maggio 1961 Vengono chiusi tutti i collegi religiosi e le loro sedi confiscate. Secondo Il libro nero del comunismo, dal quale sono tratte queste informazioni, scritto da storici di sinistra, negli anni Sessanta, a Cuba sono state eliminate da 7.000 a 10.000 persone e altre 30.000 incarcerate.

17 settembre 1961 Vengono espulsi da Cuba 131 sacerdoti diocesani e religiosi.

9 ottobre 1967 Recatosi in Bolivia, Che Guevara non riceve alcun appoggio da parte dei contadini. Isolato e braccato, viene catturato e giustiziato.

Bibliografia:

- AAVV, Il libro nero del comunismo. Crimini, terrore, repressione, Mondadori, Milano 1998.

- Armando Valladares, Contro ogni speranza. Dal fondo delle carceri di Castro, SugarCo, Milano 1987.

- Federico Guiglia, Il sole nero. Dall'esilio cubano sette storie contro Fidel, Libri Liberal, Firenze 2000.

- Jorge Valls, Mon ennemi, mon frére, Gallimard, Paris 1989.


Ossequi

L'Amico

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" In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù "

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bene incomincio subito col dire che non credo che aramil volesse davvero dire quello che ha detto sulle br.
Ovviamente concordo che le B.R. sono come e quanto i N.a.r., Nazi skin, skin heads.. Pienamente d'accordo.
Per quanto riguarda il post sul che.. sono abbastanza shoccato.

Credetemi.

Io non difendo niente.. mi baso su quello che ho studiato e su quello che ho imparato. I miei genitori non sono comunisti, anche se sono di centro sinistra. Ma credetemi, non mi hanno mai insegnato niente di politica. Mi hanno insegnato solo come ci si comporta (come ci si dovrebbe comportare) nel mondo per essere persone civili.

Tanto chè mi hanno iscritto agli scout ( associazione cristiana e cattolica di nessun schieramento politico, ma dove si cerca di riflettere e lavorare per rendere "migliore" il mondo in cui viviamo)
Da lì ho preso tutti i miei ideali, non comunisti o di sinistra, ma quelli di libertà e pace. Il mio schierarmi da una parte o dall'altra è stata una decisione influenzata da quello che i "grandi" e i potenti uomini hanno fatto. Il filtrare tutte le informazioni secondo un criterio di giustizia e di democrazia che ho imparato, e su cui sono fermamente convinto, mi hanno orientato da una certa parte. Ma è stato frutto della mia mente. Senza nessuna educazione di parte.

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però, L'Amico nè sà di storia Che guevarana.
Vorrei però spezzare una lancia anche in favore del "Che", non è che abbia fatto solo cose negative, qualcosa di buono lo avrà pur fatto.
Cmq mi pare che stiamo uscendo un po' troppo dal discorso originale.
ciao

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Aramil ha scritto:
io sono contro la violenza, ma una cosa e il g8 e una cosa sono gli ultrà del calcio che ogni domenica fanno danno.

Non c'è differenza tra il G8 e il danno domenicale dei dementi.
Mai vi è motivo di fare certe cose.
Il dialogo è la via giusta,sempre...

P.S.= Come ha detto Skaan si sta un attimo andando OFF :offtopic:

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