farfugliando tra se e se:"a me non interessa poi tanto la sorte di quella donna... certo , preferirei sentire da quella sua candida bocca urla strazianti di dolore... ma sarebbe solo un po' di sale su questo delizioso contorno."
*detto questo il demone ricomincia a mangiare come un pazzo ... poi si interrompe...*
"hey tu... o suoni qualcosa di meglio... o ti spacco quel flauto! suona qualcosa che risvegli il mio lato oscuro (come se ne avessi uno buono...),
fammi rivenire in mente ancora una volta l'apocalisse, fammi ricordare le grida dei dannati... ammesso che tu possa farlo con un flauto!"
"e voi altri semttetela di litigare per quella li, tanto prima o poi sarebbe comunque destinata a morire... almeno in questo modo servirà da pasto a qualcuno di + importante di vermi corvi e insetti.

"Sangue dell'Abisso!" Zero sbuffò, percependo nell'aria strane vibrazioni. Non gli era ancora concesso di identificarle completamente, ma aveva il sospetto che li dentro tutti dubitassero delle sue intenzioni.
Possibile che sul materiale fosse tanto strano trovare un Demonio la cui prima occupazione non fosse quella di uccidere, smembrare e violentare i mortali?
forse si, dato il comportamento dell'altro suo altro simile... é così che ci vedono i mortali? Sanguinari, violenti, antropofagi e feroci?
Non siamo mica tutti guerrieri psicopatici, nell'Abisso... è come se pensassi che su questo folle piano d'esistenza tutti fossero scimmie bigotte e contadine...
il demone sorrise tra se' e se', portandosi un delicato artiglio davanti alle labbra, per celare la sua ilarità.

alle parole di snatch Tesla smette di suonare e per qualche attimo fissa il demone con disprezzo... Si riavvicina il flauto alle labbra e intona la stessa melodia di prima.

Il demone s'arrampicò sull'albero dove Tesla stava suonando e gli si portò di fianco silenzioso ed agile come un gatto.
"Miasignora... credo che la sacerdotessa della luna si trovi in una posizione migliore ora che Lord Muzedon è arrivato. Io non ho quindi più ragione di preoccuparmi di lei... Posso dunque sapere ora da dove nasce il vostro interesse per lei? Volevate solo nutrirvi o c'era, come sospetto, dell'altro?"

Di questo a nessuno è concesso sapere.. Avrei potuto decidere sul suo futuro solo discorrendo. Non saprei direin questo momento, curioso e interessante demone.

Riprende a suonare

Odo le parole di coloro che mi sono accanto con un misto di odio e rispetto, dopodichè, facendo ricomparire un malefico ghigno sul volto, mi inginocchio innanzi a colui che si proclama signore dell'oscura città...
<Le mie zanne sono al vostro servizio, Lord Muzedon...
Sia però ben chiaro che non caccio le mie prede per ricevere denaro, e non accetto che mi venga detto cosa debba fare, soprattutto con le mie prede...
le mie preghiere le sprigiono ad ogni mia caccia, ed ogni goccia di sangue che cade a terra, ad essa è dedicata....ma non crediate che io sia un suo sacerdote e non concedo pietà, ne ogni sorta di aiuto per tornare ad unirsi alla nostra madre terra ai vili elfi....>
e mentre dice questo, un pugno viene serrato sul terreno...
<Non sono dedito alla tortura, ed al vostro posto forse avrei attaccato me stesso...ma non me ne frega nienta della vita e della morte di costoro, anche se la donna non avrebbe ricevuto la loro stessa sorte...pensate ciò che volete di questo, ma mia è la strada...
Detto ciò, Sire, la fanciulla e questi elfi sono vostri, potete farne ciò che volete, oramai non ho il minimo interesse per loro, sono serviti a ciò che dovevano...Voi siete il mio sire e se mi chiederete di lottare per voi, non esiterò a farlo anche se mai mi sottometterò al vostro volere....potrei essere una delle vostre fiere, ma non scambiatemi mai per un animale da compagnia...>

Il beffardo sguardo del Lican, tramutato di nuovo in forma Lupina si volge verso l'alato demone.
<In quanto a voi, Demone, avete furore celato al di sotto della vostra pelle, e ciò mi piace, ma ogni minaccia si risolverà col sangue....mio o vostro, quale dei due riuscirà a scamparla....ma non sferrerò mai un solo colpo alle vostre spalle, e se richiesto lotterò al vostro fianco....riuscirete a sopportare una tale unione?
Gradirei ora sapere il vostro nome, e nel mentre mi presento a voi tutti....
IO SONO CANE PAZZO, LICAN DI VALM NEIRA! Piacere mio...
A tutti voi altri, benvenuti alla cena, io ed i miei compagni vi attendavamo...>
Il Lican si alza in piedi mostrando a tutti la sua forma da Chrinos, sgranchisce il suo collo e resta in attesa di udire la voce degli astanti...

"Bene, Miasignora, non disturberò oltre la vostra melodia... ma se mi è concesso continuerò ad ascoltarla al vostro fianco. solo quando avrò la certezza che la ragazza sarà salva, saluterò voi e quel bizzarro branco di lupacchiotti."
Zero sorrise alla barda e sedette sul ramo accanto a lei, rapito dalla sua musica...
ad un tratto le parole del Lycan lo distrassero.
il demone si volse verso il mannaro e sorrise dolcemente. Uno dei rari sorrisi sinceri rivolti a una creatura del suo stesso sesso.
poi parlò con voce calma: "sono felice di scoprirti più ragionevole di quanto pensassi. tutti a Valm Neira abbiamo molto da scoprire l'uno dall'altro. detto questo, se deve essere versato del sangue fra noi due, se ancora del rancore ci lega preferisco chiudere qui la situazione."
Il demone si sollevò in volo e atterrò delicatamente davanti al mannaro decisamente più grosso e robusto di lui. Alzò un artiglio e con un rapido colpo se l'affondò con violenza nel braccio. sangue scuro colò copioso dalla profonda ferita, mentre il demone sorrideva: "se mai avessi provocato una ferita nel tuo orgoglio, capobranco, questa sarà lavata dal sangue che versa ora il mio braccio."

*il demone comincia ad irritarsi... si agita e sbatte i pugni sul tavolo lasciandolo gravemente danneggiato.quindi si alza in piedi ancora con il boccone tra i denti, si mette sopra il supporto piu alto che riesce a trovare e inizia un discorso:"io non capisco perchè tante storie per una stupida creatura come quella... questa cena mi sta piacendo sempre meno, fratellanza... unione... moralità... MA DOVE SIAMO!?!?!? ad un raduno di ELFI???
AD UNA CONGREGA DI SMIDOLLATI!?!?
è proprio vero che non ci sono più i valori di un tempo!.
dove sono le torture , le vittime , dov'è la sofferenza , il dolore, il sangue che dovrebbe contraddistinguere un episodio del genere?"*si rivolge al demone alato*
"E VOI! voi avete nobili principi , venerate gaia... MA DOVE E' ANDATA A FINIRE LA VOSTRA INDOLE DISTRUTTIVA? LA VOSTRA SCINTILLA DEMONIACA!!!!?
osate farvi chiamare demone???
voi mi disprezzate per il mio temperamento caotico e brutale, MA IO ACCETTO LA MIA NATURA e l'assecondo, VOI invece cosa fate? vi rinnegate da solo? andate contro voi stesso? non sapete il male che vi state infliggendo!!!!
la carne e il sangue non bastano a fare un demone. non conosco UN SOLO DEMONE tranne voi che salverebbe la vita ad una donna predestinata a morire per puro piacere degli assassini.
se continuate su questa innaturale riga mi vedrò costretto a non considerarvi piu come ciò che affermate di essere! voi non rendete onore al nome della vostra razza e per ciò non lo meritate. ancora un atteggiamento del genere e, almeno da parte mia, verrete considerato alla stregua di un umano!!"

Il gesto del demone mi stupisce alquanto...mai mi sarei aspettato una simile azione da una creatura dell'abisso...
Stupore. è la mia prima reazione, dopodichè un sorriso di rimando si forma da solo sul mio volto...ed il mio stesso sangue inizia a sgorgare dalle mie fauci...
Velocemente le gocce toccano la stessa terra già macchiata dal sangue del demone, ed io, tenendo sempre gli occhi fissi sul demone, mi inginocchio e raccolgo il terreno spettatore dell'evento....
<Il nostro sangue è stato versato sulla stessa terra, demone...
ed è ad essa che tengo conto....>
Un profondo cenno con la testa, accompagna le mie parole

Muzedon rivolge un leggero inchino a Cane Pazzo.

Il mio rispetto per voi, Cane Pazzo. Vedervi discorrere con alcuni individui mi ha dato l'erronea impressione che anche voi foste una creatura non degna del nome di "Cacciatore". Evidentemente mi sbagliavo, e questo mi rincuora.
Mi assicurerò che questa donna possa tornare al suo Circolo. Sana e salva. Forse approffitterò delle capacità del demone alato per far sì che ciò accada... io avrò impegni altrove, tra non molto.

Udendo le parole di Snatch scuote leggermente la testa. Alza lo sguardo verso il ramo su cui sono appollaiati Zero e l'interessante Ombra. Perchè quella musica suonava così familiare? Era forse un senso di nostalgia? O di rimpianto?
Quella donna nascondeva qualcosa, un mistero... prima o poi avrebbe dovuto parlarle.

Per quanto riguarda quegli elfi laggiù... sono fuori dal mio dominio, non ho potere di vita o di morte su di loro. Non mi unirò alla battaglia. Spero solo che siano tutti combattenti. Non mi piacerebbe veder morire cuccioli di elfi... seppure non mi stiano eccessivamente simpatici... tutte quelle cialtronerie sulla superiorità della razza elfica... puah...

Detto questo si avvicina alla sacerdotessa di Selune, e al demone che la sta ancora stringendo a sè... intanto la vocina stridula alle spalle di Muzedon inizia a cantare una canzone stonata, con rime improvvisate...

Odore di ali bruciate
odore di ali strappate!
Guarda il demone nero
forse lo uccidiamo davvero!
La ragazza spaventata
ordunque sarà liberata!

Sorridendo, mi volgo verso l'altro demone (non ci sono tavoli)
<Snatch, non ritengo che la nostra cena possa essere ritenuta "congrega d'elfi", ma se è il dolore che cercate, potrei accontentarvi subito....>
Detto ciò estraggo di nuovo i miei artigli.... dopo aver atteso qualche istante, ritraggo gli artigli...
<...Ma preferisco che sfoghiate la vostra ira sugli elfi che ci stanno raggiungendo.....avrete presto il dolore e la sofferenza che cercate.>

"bah... ma si, almeno concludiamo in bellezza la giornata." detto questo estrae la sua fedele mazza a 2 mani hctans e si prepara a ricevere la calorosa accoglienza degli elfi pregustando sin da ora le dolci note di terrore che presto aleggeranno nell'aria.

Tesla smette di suonare e la sua attenzione viene attratta dal sangue che sgorda dal braccio del demone che prima le era accanto. Non si muove, ma rimane a osservarlo quasi magnetizzata

Zero si voltò con calma verso il suo grosso e iracondo simile: "Demone... Cosa indica l'essere tale? Appartenere al Caos? Appartenere al Male?
Beh, io non accettando la mia natura dimostro d'esser molto più caotico di voi, che invece l'assecondate... E avete ammesso anche voi che faccio del male a me stesso. esiste forse perversione maggiore?"
il demonio alato snudò le zanne affilate in un ghigno strafottente, poi si volse per un istante verso tesla. "vi disturba l'odore del mio sangue?"
detto questo prese un lembo di vestito da un cadavere riverso sulla terra e se lo strinse al braccio. "Forse così va un po' meglio..."

no, non è quello..

Tesla continua a fissare la stoffa intrisa di sangue ed è attratta da esso