I drow del Buio Profondo

21 aprile 2010, by Sheyraen
 I drow del Buio Profondo Drow. Gli Elfi Oscuri. Coloro che si sono votati al Male.
Nelle lingue degli elfi, molti sono i nomi con cui ci si riferisce loro: "tirl aukhbhet-ess", "tuer lothnil", e "duiss aszbhar". Tutti tradotti con "I Dannati".
Gli eleganti, oscuri e letali drow sono una razza odiata e temuta.
Le pericolose caverne dell'Underdark sono abitate da molti mostri spaventosi, inclusi i drow.
Dalla pelle di ossidiana, di estrazione elfica, questa razza caduta detiene la maestria nell'arte magica, insieme a una crudele reputazione.
Fin da bambini, in tutto il Faerun, si odono racconti e leggende sussurrate su "Quelli del Sottosuolo", ancora prima di conoscerne la reale esistenza.
Crescendo, si impara che i drow emergono di notte, in sporadiche incursioni nei regni di superficie superficie, con la loro perversa magia e l'eguale quasi-invulnerabilità al potere arcano della gran parte dei maghi.
Sono maestri nell'arte del sotterfugio e dell'inganno e non godono di alcuna fiducia, persino dai loro simili.

"Se non fossero divisi in fazioni bellicose, senza dubbio avrebbero già conquistato e sottomesso un reame o due -e forse (sottovoce adesso... hanno spie ovunque...) lo hanno già fatto, qui, di nascosto, perfino sotto il nostro naso, sulla superficie assolata del Faerun!
Eh! Non ridete! Non avete sentito di strani riti magici, strani accadimenti e questo e quello che va storto, cose mai venute fuori prima? Bene! Viene da sottoterra, badate bene- viene da loro!"

Quante volte ho sentito queste parole da mercenari e combattenti a guardia di carovane, presso le taverne di Waterdeep quando domandavo loro dei drow (un argomento più volentieri da evitare, come ci tenevano a sottolineare)
Armato della più elevata conoscenza, acquisita dalle spade più talentuose incontrate lungo la via, ho usato un portale che conoscevo e in un singolo passo fui scaraventato lontano dalla Città degli Splendori (Nota: così viene spesso chiamata Waterdeep).
Ho viaggiato per metà del mondo lontano da lì, oltre gli antichi, verdi alberi di Shadowdale, attraverso due vecchie e rugose foreste giganti... in realtà persino oltre la strada maestra, sull'anonimo sentiero lastricato che conduce alla Torre di Elminster.
Chissà cosa l'Antico Saggio, tra i più grandi (e quasi certamente il più ampiamente esperto) maghi viventi nel Faerun, conosceva dei drow...
Ho affrettato i miei passi, elaborando le mie domande in una mezza dozzina di modi diversi, pensando al modo migliore per approcciare "Sua Irascibilità".
Udendo una risatina familiare alla mia sinistra, presi il sentiero laterale che conduceva al laghetto di Elminster. Forse stava lavando i piatti o il bucato (o meglio, sedeva e e parlava, fumando la sua pipa infernale, mentre Lhaeo svolgeva detti compiti), o forse stava... mi immobilizzai raggelato.
Elminster era seduto, sì, stava fumando, decisamente... ma stava anche ridendo alle basse, appena sussurrate parole di una visitatrice.
Parole che cessarono improvvisamente al mio arrivo, per mutare in silenziosi movimenti di mani, cenni del capo, sopracciglia arcuate e un complesso intreccio di espressioni sul viso.
Elminster posò uno sguardo severo su di me, annuì come a impormi di "stare buono e aspettare", e riportò l'attenzione sulla sua ospite. Le sue mani, spalle e tutto ciò che era visibile del suo volto sopra la faccia si mossero con gesti silenziosi, rapidi e precisi che parvero rivelare preoccupazione riguardo l'opportunità della mia presenza e a quanto avrei potuto rivelare.
Dimenticai di aspettare e tacere, discretamente in disparte come si conviene: ero troppo preso a fissare.
Davanti a me, immersa fino alle spalle nell'acqua, c'era una magnifica donna elfica. La testa e le spalle erano abbracciate da una cascata di sottili capelli, vianchi come la neve, che ondeggiavano nell'acqua intorno a lei in nubi evanescenti.
Occhi rosso rubino, incastonati su un volto di ossidiana delicatamente scolpito, dardeggiavano tra Elminster e me, scintillando di fiamme alla luce del tramonto.

La Dama drow - perché potevo solo definirla una Dama - reggeva nella mano un calice scintillante sulla superficie limpida dell'acqua. Vino drow, speziato e verde, brillava nelle sue profondità. Poco distante, poggiato su una roccia accanto al Vecchio Mago, un calice gemello conteneva la stessa bevanda. Elminster sorrise e si volse verso di me.
"Benvenuto" disse "Posso presentarti... non più vicino, per favore; è piuttosto suscettibile, e per questioni di pudore non uscirà dall'acqua per ora... dicevo, ti presento la mia apprendista di un tempo, Susprina Arkhenneld"
Detto questo, attese fissandomi con aria di sfida. Ricordai allora che ci si inchinava su un ginocchio di fronte alle donne di alto rango (persino quando sono immerse in una polla d'acqua) e così feci.
Elminster sorrise.
"Esatto, è una drow. Mystra lo ha concesso. Sei dunque diventato così esperto dei modi tipici del Faerun che devi stare lì come un contadino stordito? Non sei venuto a domandarmi qualcosa?"
Trassi un profondo respiro e offrii un timido sorriso all'apparentemente irata Susprina.
Questa era una di quelle cose che non sarebbero state facili...
E non fu per niente facile, ma il risultato è ciò che ora tieni tra le mani: una guida che esplora l'affascinante, spesso letale cultura dei drow nel (o meglio, sotto) Faerun.
Elminster fu d'aiuto, così come Suprisprina, ma entrambi ci tennero a sottolineare che molto qui sarebbe stato incompleto: gli avventurieri avrebbero potuto imparare di più a loro rischio e pericolo.
Inoltre, in altri mondi in cui sono stati avvistati, i drow possono variare in usanze e dettagli rispetto alle informazioni qui contenute.

Come il Vecchio Mago dice (e anche troppo spesso): Siete Stati Avvertiti.


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