Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
L'animale può dedurre dopo aver compiuto... l'uomo può dedurre dalle esperienze altrui, dagli insegnamenti e anche dopo aver compiuto.
Dedurre dopo aver compiuto è indurre

Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Di fatto potresti dire al cane venti volte di far attenzione a non bruciarsi e quasi sicuramente si brucerà. Parlando ovviamente di un animale che non ti appartine. Ci sono animali che imparano a capire l'uomo per via del lungo periodo che ci trascorrono insieme.
Il cane non ti capisce, ci hai mai pensato? Eppure modi per farsi capire (ovviamente oltre a spiegargli il motivo etico e morale per cui l'ordine naturale universale gli chiede di non bruciarsi il muso), guarda i cani poliziotti, credi abbiano capito da soli cosa fare?
Dedurre dopo aver compiuto è indurre

Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Di base l'animale non deduce che l'atto che sta per compiere è sbagliato, non potrà neppure se ne vedesse un altro compiere lo stesso tipo di atto. Siamo d'accordo che se si brucia probabilmente non compierà più l'atto.
Invece si. Secondo te a cosa servono le madri/padri degli animali?
I leoni insegnano ai propri figli la caccia, degli scimpanzè usano degli utensili molto primitivi e dubito abbiano queste conoscenze già alla nascita.
E poi scusa, non hai mai visto un bambino piccolo correre di testa contro un tavolo o mettere le mani sul forno acceso? Poi impara..
Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Voglio portarti un esempio: qualche tempo fa una coppia di coniugi già abbastanza maturi, di ritorno da passeggio, hanno trovato un cagnolino sperduto e affamato. L'hanno preso e l'han portato a casa entrando disinvoltamente nel cortile puntualmente controllato dal loro rottweiler che, accecato dalla gelosia si è avventato sul padrone mordendogli il braccio che teneva il piccolino. Il rottweiler è stato reso inoffensivo da un vicino che gli ha dato, per fermarlo, 4 sprangate sulla testa (e di QUATTRO). Il tizio se l'è cavata alla grande, poteva staccargli un braccio ed invece ha avuto solo una forte contosione e nessun osso rotto (se ricordo bene). Cmq di fatto non hanno soppresso il cane (e vorrei vedere) perchè loro l'han dichiarato apertamente "è un cane buonissimo". Certo che lo è, sei te il demente che sei andato a sbandierargli un intruso nel suo territorio... io avrei dato ancora una pacca al cane!
Qui è il padrone ad essere un pirla

Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Pensi che il cane in quel momento potesse dedurre che il gesto che stava per compiere avrebbe ferito il padrone? Pensi che se si ripetesse una vicenda simile il cane non si aizzerebbe più?
Spero di aver reso l'idea.
Non lo può dedurre, in quanto da per scontato che il padrone sia simile a lui. Hai mai visto i leoni giocare tra loro? Io ho visto leoni (piccoli e cresciuti in cattività) giocare con degli umani, e tendono a fare le stesse cose..
Muzedon ha scritto:
L'uomo è senza dubbio cerebralmente superiore agli altri animali. E' inferiore a livello fisico e percettivo a molte delle specie esistenti in natura.
Nella scala dei valori essere più intelligenti è sicuramente un grosso vantaggio, che ha permesso all'uomo di sopperire ad un fisico tutto sommato non eccezionale rispetto agli altri predatori.
È anche l'animale più adattabile. Alcuni vivono in Siberia, altri nel Sahara, trovami un animale che faccia altrettanto :p
Muzedon ha scritto:
Il valore della vita di un uomo è maggiore di quella di un qualsiasi altro essere vivente?
Direi proprio di si, se dessimo lo stesso valore alla nostra vita e a quella degli animali, sarebbe il caos..
Muzedon ha scritto:
Se notiamo, dopo quella umana, diamo più importanza alla vita dei mammiferi (animali più simili a noi), poi agli uccelli, poi ai pesci (solo a quelli di grandi dimensioni), ancora dopo anfibi e rettili, infine ad insetti e simili (mi scuso se ho tralasciato qualche specie, ma penso di aver reso l'idea).
Hai dimenticato i monotremi!!
Un ornitorinco è sulla via di casa tua armato di un'echidna, sappilo.
Muzedon ha scritto:
La scala dei valori è creata dall'uomo partendo dalla razza umana, sul vertice della piramide, e via via si scende verso gli altri animali. Più sono diversi da noi, meno vale la loro vita.
Vabbè, è ovvio :p
Più sono simili a noi più ci sembra di uccidere un nostro simile.
Muzedon ha scritto:
Uccidiamo zanzare (o qualsiasi insetto fastidioso) senza rimorso. La vita di una zanzara non vale forse nulla?
E non dico che uccidere un animale per nutrirci sia sbagliato (la carne è la base della mia dieta), ma forse la vita di quell'animale vale - più o meno - delle altre?
La sua vita vale quanto gli altri, però noi ci dobbiamo cibare

Muzedon ha scritto:
Che siamo religiosi o meno, è ovvio il paradosso della questione.
Se Dio ha creato la vita, e l'uomo non ha il diritto di distruggere ciò che Dio ha dato, allora l'uomo non può uccidere un altro uomo. Ma nemmeno altre creature. E' logica stringente, da lì non si scappa.
Dio ha creato solo l'uomo a sua immagine e somiglianza, gli animali sono stati creati per servire l'uomo, quindi..
Muzedon ha scritto:
Se Dio non esistesse (o se fossi Ateo, che fondalmentalmente è la stessa cosa) la vita sarebbe da considerarsi tutta allo stesso livello. Frutto del fato e di miliardi di anni di evoluzione casuale. Ad ogni modo nessuna forza esterna porrebbe l'uomo in cima alla scala evolutiva.
L'uomo si è messo in testa la corona e in mano lo scettro, ma che la convizione sia assolutamente valida è tutto da dimostrare. Anzi, è indimostrabile, quindi l'assunzione non può essere presa in considerazione.
L'evoluzione non è proprio casuale, eh. Le mutazioni sono casuali, ma è ben diverso.
L'uomo è conscio di essere l'animale più intelligente, ha più potere di qualsiasi altro animale conosciuto, quindi si sente più forte degli altri.
Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Allora se prevale la legge che la natura stessa impone alle creature viventi potrebbe anche starmi bene, il punto è che gli animali non ammazzano per puro divertimento... noi si. Tralasciamo le mosche o le zanzare che ci infastidiscono perchè può esserci un medesimo esempio di creature che infastidiscono altre creature. Se un'animale invade il territorio di una altro animale si scatena una rissa che finisce con la fuga o con la morte dell'invasore. Nel caso degli umani nei confronti degli animali troppo spesso si vedere la prevaricazione per il sol gusto di farla. Questo non è la natura che ce lo insegna. Questo non è un equo cerchio della vita.
Noi facciamo parte della natura.
Volendo essere un po' filosofici, noi siamo la natura che ha preso coscienza di se stessa.
Kanuka Za'kahelhd ha scritto:
Ci sono solo pochissimi casi di animali che per cause naturali si stanno estinguendo da soli... la maggior parte si estingue per colpa nostra. La prevaricazione naturale non comporta lo sterminio di intere specie. Questo solo l'uomo è in grado di perpetrarlo.
Veramente ci sono pesci che sterminano le altre popolazioni, interamente.
trystan ha scritto:
tutte le specie si adattano all'ambiente in cui vivono,seguendo le regole che esso impone(in ambienti freddi sviluppano un pelo folto,nei deserti sviluppano la capacità di vivere con poca acqua ecc...)
Così sembra che gli animali si adattino al clima :p
Gli animali non adatti muoiono, e rimangono vivi solo quelli col pelo più folto ecc.
trystan ha scritto:
e quasi sempre i cambiamenti ambientali avvengono in tempi lunghi in modo da permettere alle specie di emigrare o di adattarsi all'ambiente
Questa concezione zoocentrica mi è nuova..

trystan ha scritto:
l'uomo invece adatta l'ambiente a se stesso uscendo dalla competizione con le altre specie e stravolgendo quella di tutte le altre
Lo fanno anche le altre specie, seppur in misura minore poichè non hanno i nostri mezzi.
I coralli hanno fatto le barriere coralline, i castori fanno dighe.
trystan ha scritto:
il problema grave di tutto cio è che l'uomo cambia l'ambiente in modo troppo rapido impedendo alle altre specie di evolversi e adattarsi e causandone l'estinzione
Credi gli altri animali non lo farebbero, avessero i nostri mezzi?
trystan ha scritto:
il tutto aggravato dal fatto che in molti casi l'uomo è un menefreghista insensibile o un sadico bastardo a cui non interessa nemmeno dei propri simili,figuriamoci delle altre specie e non si cura minimamente degli stravolgimenti che porta con se.
Ci sono poche specie a cui interessi dei propri simili..