Valm Neira

La Città Sotterranea dei Drow e dei Vampiri

La Cronaca di Ancona

"Il loro territorio comincia dalle montagne e si sviluppa più in lunghezza che in larghezza, ed è buono per ogni tipo di coltura, più però degli alberi da frutta che dei cereali ... Le prima tra le città è Ancona, greca, fondata da Siracusani che fuggivano la tirannide di Dionisio; sorge su un promontorio che, curvando verso nord, circoscrive un porto, ed eccelle nella produzione di vino e di frumento".
Strabone, Geografia, V, 4, 2

La città di Ancona ha sempre costituito uno tra i pochi, bizzarri casi, di grande città nei cui confronti la Camarilla, nei tempi recenti, non aveva mai nutrito interesse o mire particolari, nonostante il suo essere Capoluogo di Regione, nonchè discreto centro economico e culturale, grazie soprattutto alla presenza di un prolifico porto affacciato sull'oriente. Probabilmente "la città più triste d'Italia", così come venne definita da Luchino Visconti, non era stata ritenuta un centro d'interesse attivo dalle alte sfere della Camarilla; vuoi per la sua natura e mentalità fortemente provinciale, vuoi per il suo incomprensibile immobilismo, o, più semplicemente, perchè non era ancora giunto il tempo; non è certo dato sapere i progetti e le macchinazioni a lungo termine di esseri plurisecolari.

L'instaurazione del Primo Dominio della Camarilla si ha solo a partire dal Luglio 2001, fortemente voluto dai Ventrue, i quali decidono finalmente di sfruttarne le immense potenzialità economiche e di renderla una roccaforte della Camarilla stessa.

Nasce così un primo principato embrionale nei comuni della vallesina (principalmente Chiaravalle) alla testa di un Anziano Ventrue che raccoglie intorno a sè uno sparuto numero di fratelli, attirati dalle motivazioni più svariate e personali, che si prefigge di traghettare il nascente dominio sino a trasformarlo in un principato potente e prestigioso, capace di divenire il fulcro ed il cardine delle Marche stesse.

Uno scopo in breve tempo raggiunto e che, moltiplicatisi oramai i fratelli, nonchè estesi i loro tentacoli nei più svariati settori della società Anconetana, determina la trasformazione del dominio nel Principato di Ancona e consente all'Anziano di traghettare il potere in mani più giovani e dinamiche, più vicine al moderno sentire, maggiormente capaci di comprendere la società moderna, diventandone la saggia guida ed consiglio costante, libera di volgersi nuovamente verso i suoi ignoti progetti personali.

Un Toreador diviene Principe di Ancona, conquistati essi dal fascino della città vecchia e dal fervore culturale pur assopito che essi percepiscono nella città addormentata e che si adoperano a risvegliare alacremente.

Un Toreador che regge ancora oggi i destini intrecciati dei Vampiri e degli Esseri Umani che popolano le terre degli antichi Galli e dei misteriosi Piceni.

Una Panoramica sulla città notturna, teatro di passioni, scontri e intrighi che avvolgono il Dominio di Ancona ed i suoi abitanti in una spira indissolubile: