Finalmente ho messo le mani sul manuale...
Ora pongo una questione...la Regola d'Oro:Non ci sono regole!
Questa cosa inizialmente mi ha lasciato un po' spiaziato...nel senso capisco che le regole sono un mezzo e non un fine, che il fine ultimo sia appunto il divertimento e se mi devo annoiare a seguire le regole è meglio che o lascio stare il gioco, o lascio stare le regole...
Però di fatto invalida tutto quello che è stato detto prima...permettendo che nessuno sbagli a giocare e che nessuno abbia ragione...ciò sarà positivo, sicuramente, però non fa scendere la legittimità del manuale???

Boh poi magari sbaglio, voi come la vedete??

Semplicemente la regola è: segui le regole che divertono te e i tuoi amici.
Se una regola non vi piace, o rovina il vostro gioco, non vedo perchè seguirla. Questo vale per qualsiasi gioco.

Attenzione però a non rovinare il divertimento modificando le regole in maniera che distorcano gli equilibri del sistema.

Esattamente questo che intendevo...è un po' rischioso...appellandosi a ciò molti potrebbero distorcere il gioco quasi snaturandolo...

Il concetto di divertimento è relativo.
Tu e i tuoi amici vi divertite con i personaggi sgravoni e immortali? Bene, giocate così.
Vi divertite di più con le regole classiche? Benissimo, utilizzate alla lettera il manuale.
Preferite modificare alcune regole che vi sembrano vessatorie? Stupendo, eliminatele.

L'importante è essere TUTTI d'accordo, e divertirsi tutti assieme.
Se il gioco risultasse "squilibrato" niente vi impedirebbe apportare delle modifiche in corsa, oppure semplicemente tornare al caro vecchio manuale.

Consiglio di attenervi un po' di più al manuale solo se siete inesperti di un gioco. Le modifiche vanno fatte DOPO che si conosce un sistema (che lo modifichi a fare, se no sai quanto ti diverte giocare con quelle regole? )

Saluti.

ma la regola d'oro non era che il master ha sempre ragione?

Ni. Il master non ha sempre ragione, semplicemente gli si dovrebbe concedere il beneficio del dubbio: una situazione può essere strana, ma se il master ha una vaga idea di quel che sta facendo la storia non viene rovinata.
Ad ogni modo, non la metterei del tipo il master ha sempre ragione: i giocatori hanno il potere definitivo, ovvero:- Brutto idiota, con te non ci giochiamo!

Per ciò che concerne cambiare le regole: prima di farlo, pensa all'effetto che vuoi ottenere e al motivo per cui la regola normale non ti permette di ottenere quel tipo di effetto. Se ad esempio non ti piace che dominazione funzioni solo per contatto di sguardi ma che basti la voce, devi cambiare di conseguenza tutta un'altra serie di aspetti (compreso il fatto che i cacciatori di vampiri più esperti spesso usano occhiali a specchio per evitare il contatto di sguardi).
Insomma, cambiare le regole non é male, se sai quello che vuoi ottenere.

arrivate mostruosamente tardi la regola d'oro è:


Il Master ha sempre ragione

Personalmente sono d'accordo con Kag, le regole si possono adattare, magari poco alla volta, vedendo cosa succede materialmente in gioco se non si riesce a prevedere che ondata di modifiche porterà anche una sola variazione in una disciplina (battito di ali di farfalle - terremoto etc etc ) e se non sei esperto nel gioco.
Alla fine devi divertirti e far divertire le persone che giocano con te, quindi non devi prevaricare i tuoi compagni di gioco perché sei il master e anzi, nel caso di una modifica, di cui non sei tanto sicuro perché non hai giocato molto o perché a grandi linee sembra buona ma non ti convince ogni particolare, devi essere pronto a parlare off role e sistemare la cosa a tavolino. Mettervi d'accordo se e come ritornare a giocare con le regole non modificate o rimodificandole, magari facendoti aiutare dai giocatori stessi.
Il rapporto tra master/narratore/wiz/cometipiacefartichiamare e pg deve essere bilaterale e continuo, ovviamente chi narra la storia deve poter essere un demiurgo che crea il mondo, lo distrugge e tiene i dadi, letteralmente, del fato, però deve anche parlare con i propri pg/creaturemortalichedipendonodalui (se non ci sono i pg, il master non ha motivo d'esistere e viceversa )