Prima di leggere: questo è un racconto che ho scritto per il mio personaggio di GRV di vampiri! La protagonista Andrea è una ragazza di origini irlandesi! e... questa è la sua storia!
"Buonanotte, sorellina..."“ANDREAAAAAAAAAAAAA”Grida nella notte. Svegliati Andrea, svegliati! Sta succedendo qualcosa di là. Svegliati!!!
pensi.
Corri, bambina, corri! Apri la porta della tua camera! Il corridoio è buio, ti fa paura, vero? Non fermarti.
Altre grida.
“Mamma! Che succede?” Provi a chiedere. Ma nessuno ti risponde. Allora vai.
E corri. Con i tuoi piccoli passi di bambina, per il corridoio che ti sembrava infinito.
Attenta! C’è qualcosa in terra! Ma tu non lo vedi.
“Ahi!”
Che male il ginocchio, vero Andrea?
Su cosa sei inciampata? Non lo vedi: è troppo buio.
Non c’è tempo! Tuo fratello sta urlando.
Rialzati, Andrea! Rialzati!!
La porta della cucina è spalancata.
ENTRA!Ma non ce la fai. Ti ha colpito.
Sei di nuovo a terra.
Ti ha travolto.
Chi? Chi ti ha travolto, Andrea? CHI?
L’ombra. Il buio. La notte.
Ti ha buttato a terra per poi sparire.
La porta di casa è spalancata.
Fuori le stelle brillano.
Ma non c’è tempo per guardare le stelle, Andrea! Non c’è tempo!
”A-a-andrea….” È tuo fratello.
“Hamish… non vedo nulla. Che succede?”
“Va via, sorellina! Va… via…”
“Perché? Hamish, ho paura! È tutto buio! Dov’è la mamma?”
Piangi piccola? Perché piangi? Vuoi la mamma? È li con te, non la vedi?
“La mamm… cogh… la mamma... non può venire ora, sorellina. Torna a dormire e non uscire dalla tua stanza finchè non ti chiamo!”
“Non posso tornare in camera. Ho troppa paura! Chi era quello, Hamish? Chi era?”
“Nessuno, Andrea. Non c’è nessuno, sorellina… cogh… coff!”
“Non è vero! Bugiardo! Lo dico alla mamma che mi dici le bugie! Io l’ho visto! Adesso accendo la luce!”
“NO! ANDREA NO! NON FARLO!”Troppo tardi.
Le tua dita di innocente hanno già premuto l’interruttore.
Luce.
E sangue.
La faccia deturpata dai graffi. L’addome squarciato. Sangue. Sangue ovunque.
“Hamish…”
Piangi ancora, bambina? Eppure lui te l’aveva detto, ti aveva avvertito: non dovevi accendere la luce. Non osi nemmeno avvicinarti.
“…Hamish.. cosa… cosa è successo? Dov’è la mamma?”
“La mamma… stava venendo da te… per portarti via… coff…”
“Da me?”
Hai capito finalmente! Hai collegato! Si, Andrea. Il corridoio. Hai capito su cosa sei inciampata?
“Mamma…”
Ti volti.
Intravedi i suoi piedi.
Nell’atrio un altro corpo, in una pozza di sangue. Corpo? No… non può più essere definito corpo, quello. No. È talmente malridotto che chiamarlo corpo sarebbe eccessivo.
Carne macellata. Si.
Carne macellata nell’atrio.
“Papà… papà sei tu?”
Quanto sei stupida! Credi che ti risponderà? Stupida bambina frignona!
“Andrea…”
Girati! Tuo fratello ti chiama.
“Hamish… cos’è successo? Perché?”
Piangi! Piangi bambina!
“Non lo so, Piccola… coff…”
Guarda come sanguina, bambina. Guarda!
“Hamish, perché la mamma non ti cura? Perché?”
“La mamma ora non può curarmi, Andrea.”
“Allora… allora lo farò io…”
Ma che dici? Non puoi curarlo! E lo sai! Sai benissimo cosa sta per succedere, vero? Ma nonostante questo apri lo stesso l’armadietto e ne tiri fuori gli stracci. Ne bagni uno. Gli pulisci il viso. Lavi via il sangue.
“Va m-meglio?” chiedi.
“…molto meglio, sorellina… coff.. grazie….”
Sta mentendo. Lo sai. Mente! Non vuole che tu stia male.
“A-adesso spengo la luce… così riposi, va bene fratellone?”
“Si, Andrea, va bene…”
Ti sorride. Nonostante tutto il dolore tuo fratello ti sta sorridendo.
Di nuovo buio.
“Hamish….”
“Si piccola?”
“Posso… posso restare con te?”
“…certo…”
Ti avvicini e ti sdrai.
Ti da un bacio sulla fronte.
Il corpo è già freddo.
Lo senti… il cuore…. Non batte quasì più.
Lo abbracci, nel buio.
Il sangue ti bagna il pigiama, quello azzurro che ti piace tanto. Ma non importa. Non fa nulla.
Ora c’è solo il buio.
“Buonanotte, sorellina…”
Un ultimo sospiro. Poi solo il silenzio.
Rimani lì, accanto a lui. Ma non piangi più.
Brava bambina, non piangere.
Ormai è finita…
È finita…
“Buonanotte, Hamish.”