Valas sentì una strana presenza tra loro, abbastanza famigliare. Avrebbe tenuto d'occhio i due elfi.

Guardò Valas, sembrava stranamente allerta. Gli si avvicinò lentamente "...che...succede...?" continuava a parlare sottovoce, come se non riuscisse ad aumentare il suono della sua voce

"Sembrano normali, eppure..... perchè mai dovrebbero venire con noi? Anche se mi hanno inspiegabilmente guarito, resta il fatto che loro vogliono quell'urna. Forse per scopi malvagi, forse no, chi può dirlo?". Sospirò e riprese a parlare "Li terrò d'occhio, ogni giorno". Si alzò e disse "prima partiremo, prima scopriremo le loro intenzioni, e prima arriveremo a destinazione".

tu ! elfo! fa strada...sono stanco di oziare

la voce fredda del lich fece gentilmente( ) notare a valas che qualcuno aveva fretta di partire

Sorrise a fatica "...ci farai...........l'abitudine....." il suo sorriso scomparve, si mise in ginocchio per terra. Parve tremare un attimo, dopo pochi secondi fece un respiro profondo e si rialzò traballante. Facendo un altro sorriso cercò di continuare ".........allo..ra..? Andiamo...?"

\off\ scusa Ravenard, ma sn 1 umano....\off\

Il gruppo si incamminò. Al decimo giorno si trovarono ai piedi di una montagna innevata, e tirava un forte vento.
"Oltrepassata la montagna, arriveremo alla foresta"

quando il demone riaprì gli occhi lei non c'era già più. il braccio che la cingeva era abbandonato sulle coperte e istintivamente si mosse rapido per un attimo, come a cercarla.
il demonio si girò sulla schiena, e mentre osservava il soffitto sbuffò borbottando qualcosa fra se e se. "la Piccola sta diventando più elusiva di me..." sorrise a se stesso rilassandosi sul morbido letto.
"spero soltanto si ricordi di me se dovesse aver bisogno di qualcosa... i Mezzosangue sono così orgogliosi, alle volte..."

Si tolse il cappuccio guardandosi attorno, il suo viso pareva più pallido del solito e non esprimeva gioia. Un vento gelido continuava a soffiare, si strinse di più nel mantello, corse verso Valas "...non è...che potremmo fermarci...?" era stanca e aveva un forte mal di testa o era semplicemente il freddo...? Continuava a pensare a Zero, chissà se era stata una buona idea andarsene senza dire niente.
Distolse lo sguardo verso il cielo, poi si rivoltò verso il ragazzo "...torno subito...o quasi..." sorrise in saluto, pareva stringere qualcosa sotto il mantello. Un turbine di piume nere la avvolse facendola comparire affianco a Zero, gli accarezzò il viso sorridendogli dolcemente "...scusatemi..." la sua mano era gelida

l'Incubo si voltò verso Morwen.
"piccola... sei di fretta oppure è una mia impressione?"
il demone prese delicatamente la mano dell'elfa rta i suoi artigli e se la portò alle labbra. "sei congelata...non dovresti sforzarti troppo. ti ho già detto che non sono geniale in qualità di guaritore... la ferita potrebbe riaprirsi, sai? va tutto bene?"

Distolse lo sguardo "...di fretta...?" pensò al vento gelido che tirava nelle montagne dove erano arrivati dopo dieci giorni estenuanti senza riposo, un brivido le corse rapido lungo la schiena, si rivoltò verso Zero "...anche no...comunque...va abbastanza bene, procura qualche dolore, ma...non dovrei lamentarmi...".
Fece un lungo respiro quella stanza, al contario di dove si trovava prima era davvero calda "...me n'ero andata perchè..." distolse lo sguardo "...avevo l'impressione di procurarvi dolore..."

il demone piegò la testa da un lato... dolore? non gli era chiarissimo il concetto di dolore per i mortali. nella sua lingua esistevano almeno cento differenti parole per quello che i Primevi chiamavano dolore. e nessuna di esse poteva essere associata a Morwen.
"no...da te non viene mai... dolore. per me. come potrebbe venire qualcosa di male da te? piuttosto... ti ripeto che dovresti stare a riposo per un po'..."
Zero allargò a fatica un ala... non era semplice farlo mentre si teneva la schiena appoggiata al dorso del letto.
"vieni qui, dai..."

Gli fece un sorriso, si mise accanto a lui abbracciandolo "Siete sempre così buono con me..." chiuse gli occhi, quei giorni di cammino erano stati per lei davvero estenuanti, eppure, non riusciva ad addormentarsi

il lich avanzava sorridente nella gelida giornata che si parava davanti al piccolo gruppo,coperto solo della sua solita tunica e poche altre ed inadatte al proteggere dal freddo cose.

Anche oggi c'è un bel sole..

ironizzò sadicamente l'incantatore mentre lentamente il cielo si stava rannuvolando...segno che a breve ci sarebbe stata una tormenta...

ciò non mi preoccupa affatto
andiamo
*rivolto a valas*

"Si....." Valas guardò a ovest della montagna e sbarrò gli occhi incredulo. "Se non ci muoviamo potremmo inbatterci in qualche violenta bufera". Poi guardò il Lich e chiese "Dov'è andata l'elfa?"