Da dietro un cespuglio spuntò una figura alta almeno 2 metri con in mano un bastone con catenine attaccate e vari ciondoli che tintinnavano..portava una veste nera, una manica sul braccia l'altra lasciava scoperto mezzo petto muscoloso.
portava capelli lunghi bluastri il colore della pelle era violaceo...su una mano vi era un corvo che osserva i presenti con sguardo opprimente.

Si voltò accorgendosi che la creature che prima era arrivata in quel luogo si era finalmente fatta vedere. Lo guardò con occhi inespressivi "...cosa...vi porta...qui...?"

Valas estrasse dal fodero una lama runica pervasa di magia mistica e corse accanto a Morwen parandola sul fianco destro.

L'atmosfera attorno all'albero comincia ad essere sempre più tenebrosa, è come se attorno all'elfo la luce sia poco ben accetta...

il simbolo sulla fronte del drow si illuminò di rosso lem ani si spostarono verso le sciabole,era pronto ad estrarle
la pantera gl istava affianco
chi siete

"ma che bella ospitalità....degna di elfi....sono solo un druido dell'Artiglio....sono giunto dal mio mondo..nulla più....."

Valas guardò in direzione di Morwen, poi rinfoderò la lama e attese.

Lanciò un'occhiata a Elgalad "...sta calmo...". Guardò il Druido, sorridendo fece un'inchino "Piacere il mio nome è Morwen. Perdonate...l'accoglienza dei miei compagni..."

il drow tornò normale in un attimo e si avvicinò a morwen incrociando il suo sguardo, telepaticamente


scusate

Gli occhi dell'Elfa parvero senza vita quando incrociarono quelli di Elgalad "...non importa..."

IL Ninja Dekalinder entra nella "foresta" grossa quanto una metropoli e altrettanto popolata senza cercare di non far rumore,tanto è impossibile;si posa a terra e si addormenta.

"Piacere mio..il mio nome è...Ens'hannar....Vengo Dal mondo conosciuto come Azeroth Dal continetne Kalindor.."

Sorrise guardando il nuovo arrivato "E cosa vi porta qui...Ens'hannar...?"

"mi ha guidato Cenarius..sino a questo mondo....lo scopo mi è ancora sconosciuto.."

Lo guardò pensierosa "...davvero strano...e voi siete venuto lo stesso senza sapere il compito...?!" sorrise, quasi imbarazzata "Non sono affari miei, dopotutto"