Valas disse a Elgalad "Fate ciò che dovete fare, in fretta se è possibile"

Si voltò verso Valas, un pò stupita, sembrava...nervoso "Valas...tutto bene...? Come mai siete così?"

Valas abbassò lo sguardo, non diede risposta. L'aria si faceva pesante, e tirava un forte vento.

Continuava a fissarlo "Mi state...nascondendo qualcosa...?"

Valas la fissò negli occhi e le mandò un messaggio mentale "Io... muorirò tra dodici giorni" disse così e andò a sedersi sotto un albero

Lo guardò stupita, non si aspettava una simile.......'rivelazione' "...c...cosa...?" gli si accucciò di fronte guardandolo triste "Perchè non me lo avete detto? Cosa...succede...? Posso darvi un pò della mia energia...ma...dovete spiegarmi..."

"Nessuno può fare nulla, nessuno. E poi, non vi chiederei mai di sprecare la vostra energia, vi serve." Disse così e la guardò ancora negli occhi. Il suo volto sembrava inespressivo, ma ad un occhio attento non sfugge nulla e Morwen capì che dietro quella maschera di indifferenza vi era un'anima che pativa, e che lacrime solcavano il volto dell'umano.

Lo guardò negli occhi "Non importa...se sprecherò energie mie...le riaquisterò col tempo...parlatemene...vi prego"

Valas sentì una voce cupa, che sembrava quella di un demone...
Hai scelto proprio il momento peggiore per dirlo... perchè morirai? forse posso aiutarti...

"Non vi ho detto tutto su quando ho viaggiato dal gruppo. Da quando ci siamo separati, ho cercato il mago rosso in lungo e in largo. Lo trovai e combattemmo ininterrottamente. Ma, dopo averlo sconfitto, accadde qualcosa di inaspettato. Prima di morire bruciato dal suo stesso potere, mi conficcò questo......" Valas si tolse la maglietta e le indicò la schiena. Morwen vide cicatrici varie, ma notò subito un pugnale magico conficcato nella colonna vertebrale. "Togliere il pugnale significherebbe morire all'istante, perciò aspetto che esso mi divori l'anima, poichè è questo che fa. Tra dodici giorni, sarò un guscio vuoto, senza anima, senza volontà".

Mise le mani attorno al pugnale, chiuse gli occhi cercando di concentrare la sua energia in quel punto. Voleva eliminare la maledizione dell'Arcimago accumulando energia positiva nello stesso punto

Valas dapprima non era daccordo, poi, ripose tutte le sue speranze in Morwen e acconsentì. Prima di iniziare, disse con voce tremante "Nel caso in cui, beh, succedesse ciò che ho previsto, sappiate Morwen che vi ho voluto bene" Dopodichè attese il difficile intervento dell'elfa, che poteva essere per lui fatale.

L'Elfa sorrise continuando a concentrare l'energia nel pugnale. Dopo qualche secondo aprì gli occhi di scatto e mormorando una parola "...ora!" il pugnale venne investito da una luce azzurrina che racchiudeva una grandissima quantità di energia positiva. Si frantumò senza lasciare traccia sulla pelle di Valas, come se non ci fosse mai stato.
L'Elfa sorrise, pallida in volto, e cadde a terra svenuta

Valas prese in braccio l'elfa e la posò a terra dolcemente all'ombra di un albero. Dopodichè prese il suo zaino e vi frugò dentro trovando una coperta che usava nelle notti fredde. Posò delicatamente la coperta su Morwen, le baciò la fronte, si sedette vicino e attese. Anche se era alquanto imbarazzato a causa della sua dichiarazione e preoccupato per la salute dell'elfa, non nascose il suo volto perplesso. Ne era passato di tempo da quando aveva inconsapevolmente cercato di ucciderla, da quando aveva deciso di servirla, da quando avevano sconfitto il draco lich.
E ora si era arrivato a questo???? Decise che ne avrebbe discusso con calma una volta riprese le forze.

elgalad che aveva seguito tutta la scena appena valas posò l'elfa vi si avvicinò, le sue ali si spiegarono nel mentre che il drow si sedeva vicino a morwen
volselo sguardo verso valas
lasciate ci penso io ora
prese l'elfa tra le sue braccia le ali coprirono tutti e due e una luce violacea si accese dentro il guscio che le ali avevano forrmato