personalmente (e penso che la cosa sia abbastanza diffusa) nasco come powa, legato alle regole con la fissa del personaggio perfetto e imbattibile, con l'unico interesse di prendere PE per passare di livello e beccarmi il talento o la capacità speciale, l'incremento di caratteristica, ecc...

poi ho scoperto che tutto ciò è estremamente futilegiocare a D&D nn è come giocare ad un videogame, nn si deve raggiungere l'ultimo quadro e uccidere il boss, lo scopo del gioco nn è quello (anche se l'avanzamento di livello sembra darmi torto)

lo scopo del gioco è godersi quel momento al massimo, godersi quella sessione senza pensare che in futuro ce ne sarà un'altra, CARPE DIEM; uno dei metodi che preferisco per fare ciò è dedicarmi totalmente all'interpretazione disinteressata, fondermi con il personaggio e pensare come farebbe lui, mantenendo come paletti semplicemente la sua cultura raziale (spesso un elfo la pensa diversamente da un orco), l'allineamento e il Background. E se fosse un intero gruppo a seguire queste semplici regole ogni singola sessione diventerebbe memorabile (certo, il master deve metterci tanto di suo)

Caro,Vaxel hai colto nel segno!e poi,ditemi nà cosa...oramai c sono + manuali che miniature!nn dico ke nn servono ma, i miei amici che nn è da molto tempo che giocano a D&D(si e no 10 mesi)e nn erano mai interessati a questo mondo(Lord of the rings a parte)ce li vedete a sfogliare 4-5 manuali solo per decidere una CDP o un Talento?scherzi a parte,prima servivano solo 3 manuali e taaaaaanta interpretazione e fantasia e,per giorni uno pensava a cosa doveva fare per la sessione seguente...Io,ammetto che ho una mole di manuali ma i miei"accoliti"li faccio giocare solo con l'ambientazione Forgotten,Mdgiocatore e il mdDM e qualchevolta per le storie e varie consultiamo gli altri manuali...come si dice:Poche cose ma buone !

Io sono l'unica del gruppo che masterizzavo prima che aveva accesso ad altri manuali oltre quello base...Li ho sempre usati per prendere non le regole ma l'ispirazione...^^ Le regole bastavano quelle base.

Comunque dipende molto dal Master. Se vedevo le mie ragazze disinteressate all'ambiente sospendevo la giocata "Evidentemente stasera non vi va di giocare, vi vedo distratte" oppure facevano appositamente intere sedute di ruolismo solo...

L'unica volta che una m'ha fatto incazzare (fine d'una splendida sessione only-gdr, questa mi fa "oh che palle che e' stato stasera" e io perfida dentro di me "ah si...? ora ti faccio divertire io...") s'e' ritrovata la sessione dopo con l'anima intrappolata in un oggetto creato da un mago folle che e' finito in possesso d'un Baatezu... e il pg era di lev 5...
La cosa divertente e' che io non ho forzato la cosa, ho solo messo li' l'oggetto e altre cose che potevano interessare i pg, e sono stata a vedere chi era che si fiondava sull'oggetto che sembrava superpotente...ovviamente solo lei la PP...^^

come sei magnanima,quando io masterizzo combino di peggio
,soprattutto quando i PG dicono :"ah si? e ora ammazzami stò personaggio"...

della serie:"I-AM-THE POWER!!!

Sto pensando di fondare un'associazione di Master e giocatori delusi, così potremmo giocare come ci pare e piace....

Scherzi a parte, é un po' quello che succede in tutti i campi: per andare avanti servono soldi, e si deve vendere roba più commerciale e a prezzo più alto. Se uno desidera l'interpretazione e l'originalità, le opportunità ci sono (sia in D&D che in giochi più alternativi). In D&D, basta un minimo di autocritica e la voglia di cambiare registro. In altri giochi, bisogna conoscerli e farli conoscere un po', affinché qualcuno se li fili

Mi unisco alla schiera di giocatori ruolistici che prediligono sensibilmente l'interpretazione al power player...pensate che col mio master abbiamo passato intere sessioni a non fare altro che parlare tra pg e png, creando delle situazioni tropo spassose..per cui concordo con quanto detto, tre i manuali, giocatore, master e mostri..per il resto fantasia, buon senso e flessibilità mentale. personalmente come gdr conosco solo D&D e l'ho sempre adorato, perchè dà l'opportunità di entrare per un po' in un mondo diverso e di viverlo appieno, molto più, a quanto ritengo, di quanto possa fare anche il giochino elettronico dalla grafica più avveniristica!

quoto e straquoto!