Bahamut sorrise a Kian ironicamente poi disse:Mhh,allora mia "Valsharess"...sarò la vostra guardia del corpo personale,chiedete e sarà fatto!"accennando un lieve inkino e mentre reggeva Male.il drow osservava Kian e nn poteva fare a meno di osservare in quel momento i suoi capelli argenteii...perchè di nuovo qlla strana sensazione dentro di lui?!

<<il bardo si appoggiò ad un crosto di muro in quei cunicoli......""io nn posso più sndar avanti così.......dovete lasciarmi indietro potrei tentar la vostra vita........io......io......"" dal volto del bardo scesero delle lacrime.....""per favore lasciate mia inutile presenza qui.....è giusto che io perda....sn un debole...."" e il bardo era visibilmente depresso.....>>

prima che rispose Kian,Bahamut volse uno sguardo rovente a Male:"dalninuk!io nn t lascerò qui o in nessun altro posto!e tenete bene in mente che siete un bardo viaggiatore di Kashaar!!!",prese il suo abbail per le vesti vicino al collo e disse di nuovo:"T ho promesso che t aiuterò come tu hai fatto con me...e giuro che la tua maledizione sparirà,fidati di me,mio abbail!",osservò sia lui che Kian ancora cn occhi selvaggi poi aspettò le loro reazioni.

Kian osservò Male con rabbia e disse " vedete di non tirarvi indietro ora... stò rischiando molto a tornare in questa città... e adesso muovetevi" fissò Bahamut con decisione... "non abbiamo tempo da perdere muoviamoci vi prego..."

<<il bardo era gelato.....e penso......""ha ragione.....sn un Bardo Viaggiatore di Kashaar.....sn alievo di Bruce....reggente di tale ordine....sn un figlio della biblioteka più grande dei regni.....e qst maledizione non può vincermi...."" e preso da uno scatto di forza sentiva una scarica di adrenalina scorrere nel suo corpo......e di colpo abbraccio il suo Dalnuik.....""Bahamut graziezie....""le uniche parole pronunciate......e poi una volta rincuorato era visibilmente più tranquillo il suo sguardo ora era lievemente assonnato.....la stanchezza ormai era il suo unico problema.....ma prima di riappoggiarsi al muro per riposare disse a se stesso...""se Male Deve morire morirà da fiero Bardo e nn da vile maledetto......grazie Bahamut.....bashuk luìandlon..."">>

Kian guardò Male e sorrise "non abbiamo tempo di riposare mio caro Male appoggiatevi a me... Bahamut è stanco quanto voi" e gli si avvicinò

il bardo si riprese come se aiutato da un incantesimo......""ho dubitato di me e i miei insegnamenti sn stati offuscati da follia.....sn un Bardo viaggiatore io nn mi stanco mai..."" e sorrise di gusto dopo tanto tempo che nn lo faceva......anzi fu lui stesso a sorreggere il suo Dalnuik ben sapendo che alla fine non gli serviva.....poi guardo tutti negli occhi e disse fiero....""grazie.....ora possiamo andare.....""

Kian si ritrasse e guardò Male sorridendo... quel sorriso crudele da drow che tante volte i maschi avevano visto sui volti delle loro matrone quando avevano raggiunto il loro scopo...
Voltandosi con grazia avvicino Verhinna poi sussultò... nella foga di istigare Male a reagire aveva notato passando oltre uno sguardo e le parole di Bahamut che ora le tornavano in mente ""Valsharess"...sarò la vostra guardia del corpo personale,chiedete e sarà fatto!"" il suo sguardo... un brivido la scosse completamente, e lei decisa accarezzo con dolcezza la chioma dell'umana e sorridendole le disse "andiamo principessa... dobbiamo cercare anche un vestiario adeguato per te"

<<il bardo era veamente sereno ora si poteva notare nalla morbidezza dei suoi lineamenti e dalla sincera aura di pace che il suo corpo sembrava emanare.....i suoi abbail avevano risvegliato in lui qualche cosa era da tempo sopita......da quando quel giorno lascio la sua amata Kashaar.....>>

flash back
Male era diverso dagli altri, era un punto nero in un piatto di riso.....ma nn per questo era mai stato discriminato....era amato da tutti ....era sinceramente stimato....le sue capacità non promuovevano verso lui odio e invidia...anzi....erano pregio e sprono per gli altri a diventare più sicuri.....in lui vedevano luce oltre la sua pelle più scura....in lui avevano fiducia......Male era amato....e lui contraccambiava....sempre.....forse per ringraziamento....era stato portato davanti alle mura da uno sconosciuto e affidato alle cure della biblioteca quando rimase orfano....

aveva un difetto però......lui era estremamente attaccato ai suoi amici...e questo lo porto inevitabilmente a credere sempre meno in se stesso e quando quel maledetto giorno gli invasori dominarono la sua città e lui fu costretto a andarsene.....solo come nn era mai stato.....non avrebbe mai pensato che ciò avrebbe portato il suo spirito a una tale inicurezza.....da solo nn era mai stato e la sua abituidine alle attenzioni e alla 'abbraccio di un amico nei momenti difficili lo deviarono.....

e poi l'incontro con l'oscuro viandante....e la Maledizione......

forse una sfida o forse no

ma ora di certezze il suo cuore batteva......e pensava a Bahamut a Kian a verhinna....al ghiottone.......e il sorriso tornava sulla sua faccia.....

Grazie pensava ora grazie Abbail......

Le ferite di Bahamut sembravano graffi ancora aperti ora,la lancia quando aveva scatenato il suo potere più temibile ai suoi compagni ancora sconosciuto,aveva rigenerato le ferite del drow ma...qlle nel suo animo erano le più profonde e mai curate.osservava Male cn orgoglio ed era contento che il suo abbail nn si fosse lasciato avvilire dalla sua maledizione e fato crudele...la splendida Kian era lì vicino,e lui nn capiva come mai era ora così interessata a Verhinna e la trattava dolcemente,pochi attimi prima l'avrebbe uccisa con le sue delicate mani...Stidra,ancora una città drow dove la crudele dea ragno aveva potere.osservando una costruzione vagamente simile alla sua vecchia accademia militare,un bagliore di sfida brillò negli ovvhi di Bahamut:"Kian,dimmi una cosa...chi è il maestro d'armi del tuo casato?"chiese il drow cn uno sguardo pieno di eccitazione per la possibile sfida contro un guerriero potente e crudele...già,l'avversario giusto cn cui confrontarsi e provare la sua maestria cn la lancia...nonostante le ferite ancora nn rimarginate Kian poteva vedere lo spirito del drow renderlo quasi insensibile alle battaglie che aveva affrontato.

Kian si bloccò alla domanda di Bahamut, si voltò e lo fissò decisa dicendo con voce forse un pò troppo dura "il maestro d'armi del mio vecchio casato è anche mio fratello... siamo stati condotti in due in questo abisso... e torneremo in due se lui lo vorrà dimenticatelo"
Guardò tutti con un senso di vergogna ma poi scrollò le spalle e aggiunse ancora "perdonatemi Bahamut ma non posso concedervi di cimentarvi con lui... comprendetemi" e riprese il suo cammino ammirando la sua città Stidra...

Le vie di Stidra in cui accedono sono le più basse, perfettamente ordinate, in quella città non sono ammessi disordini, le pattuglie drow sorvegliano ogni cosa, schiavi e ospiti della città sempre, c'è molto più ordine che in altre città anche se il caos è ciò che vige sovrano in una civiltà la cui Dea è l'essenza stessa del caos.
La città è illuminata da tenui fuochi fatui che si riflettono appena sulla superficie del Lago Oscuro, non recando offesa ai delicati occhi dei drow e delle creature degli abissi...
Il gruppo si muove lentamente tra la folla di umanoidi e creature inferiori, un grosso animale simile ai rothe ma almeno grande il doppio, trascina un carro tra le vie in cui ogni creatura sembra impegnata in mille attività, più avanti vi è un caotico mercato di schiavi, in questo momento stanno esponendo delle donne umane della superficie, totalmente nude e tutte con fisici perfetti.
Kian guarda Verhinna e conduce il gruppo lontano da quel mercato della carne, sà che l'umana ha ben impresso in mente quale sarà il destino di quelle povere sfortunate, torturate umiliate, stuprate, ogni uso pur di soddisfare i padroni drow.
Una nuova via, questa in salita, che porta ai livelli superiori, continuano a marciare, prima arrivano nei settori commerciali, prima potranno trovare una locanda ove riposare finalmente...

Kian li conduce velocemente per le vie affollate ricordando anche dopo tanto tempo quelle zone infime in cui andavano in caccia lei e i fratelli e sorelle del suo casato, per puro divertimento, le creature inferiori che cadevano sotto i colpi di armi e incantesimi per puro divertimento, Kian non dimenticò che era stata anche quello, una drow, un assassina spietata, aveva molti ricordi di quelle cacce spietate, e pensandoci bene non ce n'erano di spiacevoli.
Al passaggio del suo gruppo le creature umanoidi si ritraevano velocemente a volte cadendo a terra, la figura di Kian ostentava forza, quella che in realtà lei non si sentiva addosso, quanto desiderava concedersi finalmente la meritata reverie.
Ogni strada le era conosciuta, le percorse velocemente salendo indisturbata lungo i gradoni e arrivando finalmente nel settore commerciale della città e dei primi casati, lì incrociarono molte pattuglie, ma l'atteggiamento di Kian e la sua prontezza nel rispondere alle domande che gli venivano poste dalle sacerdotesse a capo delle pattuglie, evitarono guai e imprevisti in quel momento indesiderati, erano troppo stanchi.
Kian li condusse agilmente tra le vie del ventesimo livello, si erano mossi veloci grazie alle scorciatoie che lei conosceva. si fermò davanti a una grossa costruzione "questo è un luogo in cui possiamo alloggiare comodamente, una taverna per così dire... entriamo?" chiede incuriosita guardando i suoi compagni.

"ot c'è nessunooooooooo fine ot"

Bahamut rispose a Kian:"certamente...ilharess!prima voi..."aprendo la porta cn un profondo inkino e guardando sè qlcuno osservasse la scena,il drow fece in modo di recitare la parte della guardia personale della matrona per nn destare sospetti.pensava a qllo che poco prima Kian gli aveva detto...chissà come suo fratello avrebbe reagito a qlla sfida...e la minaccia draconica che la lancia aveva sibilato alle orecchie di Bahamut,dove si nascondeva in qlla immensa città sotteranea?appena Kian passò di fronte a lui attese Male,Verhinna il suo animale e poi entrò...

Kian entrò lentamente e guardinga nella costruzione, era come la ricordava, interni sobri ma di gusto, non la più infima delle taverne, e poi la costruzione era gestita da drow questo le piaceva moltissimo, avvicinandosi al capo del locale domando "potremmo avere delle camere?" e attese... continuò a guardare Bahamut e sorrise, se lui fosse stata veramente la sua guardia scelta molte sacerdotesse avrebbero provato invidia per lei