-non ti sembra strano? siamo usciti e tu mi dovevi indicare la via.. ed è finito che la via l'ho indicata io..-
disse con il suo tono calmo ancora sulla moto
-Stavo dicendo: Guarda che bel parco.. sarebbe un posto fantastico per parlare con calma..-
Inspirò profondamente come a voler inglobare quella calma che il parco dona
-Gli Umani avrebbero paura di questo posto.. troppo oscuro.. ma a me piace-

Lei trema guardando meglio quel luogo... si quando era viva non ci avrebbe mai messo piede di notte...
"andiamo?" sussurra aspettando che lui scenda dalla moto prima di imitarlo e fare in modo che sia al sicuro.
Luoghi strani e percezioni strane quella sera la rendono euforica. Da mortale non si sarebbe mai neanche sognata di andare in giro con uno sconosciuto... ma le cose erano cambiate... il suo mondo era pieno di sconosciuti, anche le cose che erano familiari ora erano sconosciute... sospirò e attese Nicolae per incamminarsi nel parco.

Nicolae scese dalla moto e porse il braccio con un gesto d'altri tempi fatto con grazia
-Andiamo pure.. la notte è bellissima a quest'ora-
cominciò a camminare tra gli alberi verso una zona di ombra.. con molta calma..
-A una sola domanda dovresti rispondermi.. Per quale motivo ti svegli tutte le notti? Non avere fretta per rispondermi.. il parco è grande-

Giulia sussulta, questa domanda non se l'aspettava... forse non saprebbe neanche dare una risposta, si ferma nell'ocurità e domanda gentile "e voi perchè lo fate? E' la nostra condanna" pensa a una parola dannati... poi sorride tra se questa non vita alla fine non è poi così male

La coppia sottobraccio si dirigeva verso la zona d'ombra.. spessa e densa come lo spazio solo a pochi passi da loro..
-Non siamo solo maledetti.. sarebbe una semplificazione-
mancava meno di un passo al buio
-Tu lo sai bene.. hai sfidato il fato, il buon senso e la logica senguendomi qui-
Il naso di Nicolae sfiorava il buio ora.. la luce di un lontano lampione fece brillare i suoi occhiali mentre un sorriso apparse sul suo viso.. senti una senzazione di paura anche se contrapposta a tantissimi altre emozioni come se forze invisibili ti tirassero in tutte le direzioni possibili
-Ti chiedo una prova di cieca fiducia.. poi la scelta resta a te- disse mentre il suo viso scomparve nel buio

Giulia sussulta, se fosse ancora viva sentirebbe il gelo addosso, e quella stretta alla gola causata dalla paura, in fondo la sente un pò... forse è stato un errore, ma si sente in grado di difendersi da quell'individuo... un rischio... tempi talmente strani... incuriosita e spaventata avanza nel buio dicendo con voce non troppo sicura "che prova volete da me?" uno sguardo allo spazio di luce alle sue spalle, neanche un mortale, è notte fonda... i mortali dormono... procede forse aggrappandosi troppo a lui ma non ne può fare a meno... anche i non vivi hanno paura

Gli occhi di Nicolae brillavano azzurri in quel buio.. mano a mano gli occhi si abituano al buio.. continuando a non vedere nulla.. il parco scompare nel buio..
-La prova non dovrebbe interessarti.. infondo tu non potresti far nulla.. Piuttosto torniamo alle domande: perchè non passi la tua non vita in torpore? o la termini? Perchè mi hai seguito fin qui? cosa hai visto in me? potrei essere benissimo l'ennesimo vampiro che vuole succhiarti il sangue e l'anima.. La strada è lunga.. pensaci con calma.-
il suo tono era leggermente più veloce per dare continuità al discorso mentre avanzate verso chissà cosa

"Non resto in torpore perchè sarebbe tempo sprecato... e io non spreco mai tempo... vi ho seguito fin qua perchè mi avete dato una lieve scossa... e poi non potete sapere...potrei essere io a volere il vostro sangue e la vostra anima.... non sottovalutatemi." Gli occhi di giulia non sembrano ancora essersi abituati bene a quel buio profondo.
Quando si ferma di scatto lui non sembra quasi accorgersene... lei gli domanda " e voi? Nicolae? Avete risposte a queste domande?"

Nicolae si arrestò di colpo, immobile, con il buio che assorbiva ogni cosa.. anche i suoni
- Non avrei mai creduto che avreste posto questa domanda.. ne sono contento -
la sua voce era quella solita.. i suoi lineamenti erano invisibili al buio.. non si vedevano neppure i suoi occhi
-Comunque non credo che tu riesca a farmi male.. anche volendolo.. il mio clan ha imparato a gestire il tempo..-
lasciò la frase in sospeso
-comunque non temere... fra poco vedrai la mia risposta.. -
una leggera pausa
-Comunque tu non rifletti prima di rispondermi.. "Per cosa continare la mia non-vita?" te lo sei mai domandato?-

"non mi faccio mai domande io" dice lei con voce leggermente alterata, non ha freddo, ma il gelo nella sua non vita quella sera è particolarmente intenso "io non faccio domande a cui non so rispondere... esisto per quel che sono e basta" trema... forse è stato un errore interessarsi di quel tizio, cerca di allontanarsi da lui un pò troppo insicura per essere quello che è

Nicolae ricominciò a camminare
-Tutti i grandi filosofi si sono fatti domande a cui non hanno dato risposta.. alla fine però sono arrivati a conclusioni che li hanno resi migliori-
Un sorriso, forse, l'oscurità comincia a diradarsi
gli occhi scorgono una salita.. come una vetta.. il terreno è ricoperto di erba..
-Nessuno ti ha maledetto.. Caino è stato maledetto ma tu non hai colpa di questo-
la sua voce ora era profonda come di qualcuno che legge un testo sacro
-dopo che fu stato maledetto tre volte a caino apparve l'arcangelo gabriele che disse

"Figlio di Adamo, figlio di Eva,
Osserva: la pietò del padre è più grande
di quanto tu immagini
perchè adesso s'apre un sentiero,
una via di Pietà
E tu la chiamerai Golconda.
E ne parlerai alla tua progenie,
perchè attraverso quella via loro potranno
ancora tornare a vivere nella luce."

-
detto questo s'azzittì continuando a camminare

"siamo quello che siamo non possiamo più farci niente" Dice Giulia innervosita, i suoi occhi cercano qualcosa nell'oscurità, forse un punto di riferimento, forse una via di fuga, forse un pò di sollievo.
"cosa volete? Ditemelo" grida sempre più nervosa e lo afferra per le spalle fronteggiandolo

arrivò in cima alla collina e disse
-Farvi vedere questo-
Il suo tono era caldo e morbido come la coperta di un neonato
Il suo braccio descrisse un piccolo arco prima indicò una vecchia catapecchia poi più in alto, verso le stelle: queste erano 100.000 volte più luminose.. uno spettacolo che mozzava il fiato..
girandoti potevi vedere il buoi solido dietro e, molto in lontanaza, la città.
-quella è la mia casa- Indicando la catapecchia -se vuoi tornare indietro puoi ripercorrere la via di prima; è sicura e veloce.. oppure puoi passare fuori.. -
un leggero sorriso
-Io la prima volta sono rimasto tutta la notte a fissare le stelle.. non te lo impedirò.. se vuoi dirmi qualcosa sono nella casa-
e in pochi istanti entrò nentro accostando la porta

Giulia guardò le stelle in alto, la casupola e di nuovo le stelle, i rumori della città le arrivavano ovattati, esitò, il gelo la pervadeva i suoi muscoli si tendevano e si rilassavano, quella quiete... la quiete delle notti che passava in vita a guardare le stelle e il cielo, a perdersi nel silenzio e in se stessa... si scosse non era più viva da molto tempo, seguì l'altro vampiro curiosa, ormai era intrappolata dalla curiosità, un emozione che sembrava stuzzicare il placido scorrere della sua non vita...
entrò nella casupola un poco intimorita

La capanna era piena di libri.. questi erano in ogni dove.. pile e pile messe in disordine.. alcuni erano su librerie stracolme
al centro c'era un grande tappeto e sopra una sedia ove siedeva Nicolae.. stava leggendo
intorno c'erano oggetti di ogni età e tempo.. conservati perfettamente.. alcuni così antichi che ti domandi a cosa possono essere serviti
negli occhi luccicava una luce di conoscienza aquisita
-Dimmi pure- disse senza staccare gli occhi dal libro