veramente il mio gesto era volto a salvare voi da lei dice xanter infuriato, questo mio gesto e stato compiuto per far capire a questa dragonessa che in un corpo di drow non mi potrà mai battere, ah potresti far spostare questo ghiottone dalle mie spalle? ha il fiato un po pesante

Kian guarda con altezzosità il drow che l'ha colpita in precedenza, e poi pure disarmata, un seccantissimo maschio, sibila irritata... "sentite carini" dice rivolta a Bahamut, Male e al nuovo drow "vi spiacerebbe se andassimo a chiarirci da un altra parte? Presto qui saremo seriamente nei guai... forse non ve ne siete resi conto... ma la matrona è morta... e questo avrà cpmseguenze gravi... leviamoci di torno" e detto questo sfila le sue armi dalle mani del drow che l'aveva disarmata, veloce e rapida, le ripone nei foderi e si allontana verso una nicchia nascosta alle spalle del "trono" ove era seduta in precedenza la matrona del casato...
Armeggia per un istante con qualcosa e quando sente uno scatto metallico si tira indietro, lasciando apparire lentamente una porta.
"Andiamo" grida furiosa... "stanno arrivando" e seguita dal fratello oltrepassa la porta scomparendo alla vista dei compagni.

mhp!!,Bahanut sbuffando verso Xanter alza le spalle in segno di resa e segue rapido Kian e richiama a sè l'animale cn un gesto...Male li segue e guardqa con sorriso il nuovo arrivato anche sè...

*ooc* Scrivete troppo velocemente... fate agire anche il mio buon Jester */ooc*

Quando Xanter tenta di disarmare Kian la spada coi ciondoli da pagliaccio scompare, per riapparire in uno dei foderi delle spade di Kian, che è cambiato a tema con la spada.

xanter segue la "drow" sogghingando e pensando che avrebbe potuto difendersi da solo contro le truppe di quel casato

Bahamut si avvicina a kian e le sussurra:"come va,dalnin'tutto bene?percepisco che la tua vera forma sfinisce le tue forze...cosa posso fare per te'",cn gesto gentile le toglie lo zaino(sè mai ne porta uno!)e le passa avanti di pochi passi cn la lancia nell'altra mano in difesa..."usciremo da qui,t lo prometto..".mentre osserva il ghiottone e Male avvicinarsi nn può fare a meno di guardare Xanter e capire chi o cosa sia in realtà..."allora...chi mai sareste voi,elfo scuro?siete cosi sicuro che Kian mi avrebbe attaccato'ditemi il perchè visto che c stai seguendo senza neanche averci chiesto il permesso..."gli dice Bahamut cn sguardo duro...

hehe dice xanter, non sapevo si dovesse chiedere il permesso per seguire le persone, e poi mi incuriosivate, un drow maschio e una drow che camminano tranquillamente affiancati...

"mhh...",Bahamut osserva Xanter e gli dice:"C sono molte cose che nn sempre rimangono uguali...."poi"presentatevi allora,elfo scuro...il mio nome è Bahamut de'Temnotaht,secondo genito della decaduda casata di Sshamath degli Oloth...",aspetta la sua risposta guardandolo in modo interoggativo...

Kian sorride al diverbio dei due e alla galanteria di Bahamut, poi di colpo si ferma, sfiora una mano di Bahamut e gli sussurra " a destra", per pochi istanti resta legata a quel debole contatto poi avanza guardando l'altro drow con arroganza "Io sono Kian e questo era il mio casato... ammesso che mi si possa definire una drow come avete visto..."

Dalla nuova spada di Kian proviene una voce, che molto velocemente dice:
"E io sono Jester, hehe, piacere"

piacere sono Xanter Du'Baretdor di un casato sterminato... hehe sterminato da me .
Xanter aveva un aspetto piuttosto giovane e un fisico scattante anche se gli occhi tradivano la sua vera età e i suoi poteri

La voce proveniente dalla spada continua: "Sicuro di te. Difetto. Hehe."

Kian guarda con superiorità il drow Xanter e ghigna dicendo "penso che il nostro caro Jester abbia ragione... si vede che le femmine del vostro casato non vi hanno educato per bene" ride divertita e si avvicina per sussurrare qualcosa all'orecchio di Bahamut.

"Hey", continua la spada alle parole di Kian, "Come hai capito che sono io? Non pensavo fosse così chiaro... hehe..."

Kian sorride e da una pacca sull'impugnatura dell'arma dicendo "E mio caro ormai sto incominciando ad abituarmi alle tue molte forme"