"peccato" disse rivolto al bambino "questo ciondolo poteva aiutarti a ritrovare tua madre"
detto questo si rialzo mettendosi il ciondolo in tasca "comunque se lo vuoi basta venirmelo a chiedere"
poi si girò rivolgendosi al sacerdote
"effettivamente avete ragione perchè il drow stà fuori dall'ud in pieno giorno?" finita la frase si girò verso il drow

*il bambino osserva scarloc piegando la testa, e lentamente il ciondolo esce dalla sua tasca per cadere a terra*

Si voltò verso il Sacerdote, con fare seccato. Ridusse gli occhi a due fessure, quasi minacciosa
<Non osate dare degli stolti a chi non potete neanche immaginare come possa reagire...!> sibilò fredda, con fare difensivo nei confronti di sè stessa, ma forse anche in parte degli altri
<Gli affari di ognuno di noi, certo non Vi riguardano... fate più attenzione alle Vostre parole la prossima volta...!>, gli dette un'ultima occhiata, quasi a volerlo imprimere nella mente, poi tirò su il cappuccio, abbassando il capo.
Calma, solo questa ci voleva... ma dopotutto è più facile a dirsi che a farsi...

impressionato dalla reazione dell'elfa rispose:
"io cercavo solo di aiutare questo ragazzo, poi questo oggetto potrebbe aiutarlo davvero a trovare una persona, basta solo che mi chiede come funsiona e io sarò felice di aiutarlo"
rispose con la sua solita voce che non lasciava trasparire alcuna emozione.

" non mi interessano gli affari delle creature extraplanari, mi interessano quelle dei svartalfar"rispose, dall'elmo nn si vedevano gli occhi era completamente buio.

dopo aver osservato con curiosità la scena, si avvicina a Morwen, portandosi alle sue spalle. gli artigli delicatamente posa sulle sue spalle, come a volerle massaggiare. avvicina poi il viso a un suo orecchio sussurrando nella lingua dell'Abisso: "Stai calma, piccola... non è il caso di alterarsi per così poco..."
Poi le iridi nere ed opache dell'incubo vanno sul bimbo vicino alla Nephelim... "Piccolo, non è luogo per te questo... cosa fai da queste parti? perchè credi chee la mamma sia proprio in questi luoghi?" il tono del demonio è stranamente dolce...

Guardò con perplessità Zero, poi sorrise, appoggiando la mano destra sopra alla sua, era decisamente fredda, come se non avesse toccato nulla da tempo
<Mi sembra quasi impossibile...> proferì con un filo di voce, socchiuse gli occhi e poi si tolse di nuovo il cappuccio, quasi le desse nervosismo. Sentendo che stava parlando con Quarion, si voltò a osservarlo anche lei, sorridendo dolcemente
<E' proprio strano...> ora taque, quasi d'impulso, forse aspettandosi una vaga risposta

Tornando con lo sguardo sulla piccola mezzosangue, e riprendendo a parlare in Abissale: "cosa ti sembra impossibile?.... e cosa è strano?"
comincia a muovere piano le mani sulle sue spalle fredde, come a scaldarle, con una premura e una delicatezza quasi umana.

Chiuse le palpebre e respirò lentamente, come se si stesse rilassando, togliendo qualche inutile preoccupazione di cui si era autoincaricata. Accennò un altro sorriso a Zero
<Questo bambino è strano...>, fece una pausa e poi continuò, ma in Abissale, stranamente, cosa che non aveva mai fatto:
E' impossibile stare calmi... questo genere di carattere da parte di questi... Sacerdoti... alterano quel sangue che in molti definiscono Impuro che scorre in me da poco prima che ti incontrassi... quella poca calma e pazienza che avevo sempre mantenuto... ne perdo poco a poco il ricordo stesso...

Il Demone osserva la sua protetta sorridere... da quanto è che non sorrideva senza ombra di cinismo sul volto? tuttosommato era contento di essere riuscito a tranquillizzarla un po'... con più vigore, le sue mani iniziano a massaggiarle le spalle.
"sei tanto più bella quando sorridi... e quando parli la tua lingua natia... Non sei Impura. hai un dono...solo che non tutti sanno vedere le cose per come sono in realtà... vuoi venire nell'Abisso con me? magari ti farebbe bene..."

Cosa che non era mai successa, arrossì lievemente al complimento di Zero, senza nemmeno accorgersene. Annuì lentamente, la mano sinistra andò ad afferrare una collana sotto al mantello, dove vi erano appesi vari ciondoli, fra cui quello che al momento le interessava, ovvero una pietra nera.
Si fermò un attimo, fissando i presenti, storse un poco la bocca e poi proferì qualche parola, quasi a volerli avvisare
<Vorrei tanto che al mio ritorno non ci fossero... chissà quali disastri e sopratutto, che Quarion stesse bene...>, si voltò verso il bambino. Gli scompigliò un poco i capelli, sorridendo, infine strinse il ciondolo, scomparendo insieme a Zero. Lasciando solo qualche piuma al suo posto...

927° Piano dell'Abisso - Camere di Zero

i due comparvero nella stanza che più volte aveva ospitato la piccola mezzosangue. poco, o nulla addirittura era cambiato dalla sua ultima visita: le stesse librerie gremite di tomi arcani, lo stesso letto a badacchino, gli stessi braceri che ardavano tra quelle mura oscure....
il Demonio stava ancora stringendo le spalle della sua protetta, quando si ritrovò nelle sue stanze. "noto con estremo piacere che non te lo sei fatto ripetere..." L'incubo sorrise snudando per un istante le zanne affilate.
"qui fai pure quel che vuoi... solo rimani nelle mie stanze, come al solito, si?...."
si allontanò di un poco da Morwen stiracchiandosi le ali intorpidite. "se vuoi puoi continuare con gli studi arcani, ma sinceramente credo che tu ne sappia già molto sull'argomento... ti consiglio di riposare, piuttosto... deve essere molto che non dormi... e poi, con calma mi racconterai tutto. se ti andrà..."con tono quasi paterno, l'incubo rimase a guardare la mezzosangue, mentre le parlava con calma.

"bella lingua l'abissale,dovrei ringraziare il mio progenitore."

il drow senza neanche girarsi verso quello col martello,che tanto impunemente dava dello stolto,ascoltò con calma le ultime parole della Oscura Luce,prendendo con un pò di ilarità il loro senso.

hei bimbo:disse: la cara creatura che se ne andata ora sembra volerti bene si è affezionata a te,sembra.

perchè non accetti l'offerta di quell'elfo? è un amico di Morwen e di lui si fida,penso dovresti stare con lui,altrimenti vorrei rimanessi con me,potrei aiutarti e farti diventare molto più forte di qui cattivoni che non vogliono la tua mamma quì

Dekalinder,si mosse,lentamente e con delicatezza raccolse una delle nere piume.
con un sottile movimento delle dita la piuma scomparve.
"provvederò dopo":si disse

Visto che molti dei presenti se ne erano andati l'elfo si sedette vicino al bambino e cominciò a spiegargli il funsionamento della sfera
"allora guarda è molto semplice" fece ruotare la sfera nelle sue mani "ti basta scrivere il nome della persona che cerchi sulla superfice" indicò un punto qualsiasi della sfera "poi sulla sfera apparirà una luce verdastra che indica la direzione in cui si trova la presona di cui hai scritto il nome"
indicò delle piante per fargli vedere la tonalità di verde poi posò il ciondolo con la sfera fra le mani del bambino "tienilo è tuo ma ti avviso che funsionerà solo con il primo nome che vi scriverai sopra, e se appare tutto verde significherà che la persona non è in questo piano o in questo tempo"

detto questo si rialsò e andò verso il sacerdote "perchè è interessato ai drow?"

avendo un idea il drow va raccogliere le altre piume nere.
la prima voleva conservarla,in un modo davvero speciale come aveva imparato tempo fa,le altre invece avrebbero potuto essere utili,dipende dalla potenza del suo precedente padrone e del suo attuale possessore.