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Base Usa, Prodi: "Posizione finale"

ROMA - Il raddoppio della base Usa di Vicenza rischia di innescare una reazione a catena nella maggioranza. Con Prodi che punta i piedi sulla decisione del governo che ha detto sì agli americani, la sinistra radicale fortemente critica e pronta a scendere in piazza e il ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio che taglia corto: "Così non voteremo il rifinanziamento della missione in Afghanistan".

"Il governo ha preso una posizione finale sull'ampliamento della base americana a Vicenza e su questo non c'è nessuna osservazione da fare". Questa la replica di Romano Prodi dopo una giornata di polemiche e attacchi tutti interni alla maggioranza.

Il governo, se agisce così - aggiunge il premier - lo deve anche all'esecutivo Berlusconi colpevole di un'eccessiva segretezza sulla materia: "Sì - risponde Prodi a chi gli chiede se non ritenesse poco pubblicizzata la scelta - perchè noi non ne sapevamo nulla e credo che queste decisioni vadano prese con maggiore conoscenza da parte dell'opinione pubblica".

Ma le parole di Prodi non sembrano bastare per contenere il dissenso intenro. Tanto da rischiare di coinvolgere anche la missione in Afghanistan. Secondo il ministro Alfonso Pecoraro Scanio "se i capigruppo dell'Ulivo avessero detto stop" al raddoppiamento della base Usa a Vicenza "avremmo avuto un grande aiuto. Si ricordino che il loro simbolo è un simbolo di pace, non di sottomissione". E, dunque, dice il ministro ora "spetta all'Ulivo fare una proposta. Il rifinanziamento alla missione semplicemente così com'è non lo votiamo".

Intanto Rifondazione comunista (il senatore Giovanni Russo Spena: "Non finisce qui") e il suo esponente di maggior prestigio, il presidente della Camera Fausto Bertinotti, sparano a zero. Ma anche il Pdci, la sinistra Ds e i deputati veneti dell'Ulivo. Questi ultimi scateti in una critica a tutto campo alimentata dalla sensazione, spiegano, di essere stati "buggerati" dalle promesse non mantenute dell'esecutivo. Tanto che raccontano dell'incontro con Enrico Letta in cui quest'ultimo avrebbe ammesso: "Siamo stati costretti a dire sì".

"Il governo ci ha detto solo bugie - spiegano in una conferenza stampa sette parlamentari (Laura Fincato della Margherita, Elettra Deiana, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana del Prc, Luana Zanella dei Verdi, Lalla Trupia dei Ds e Severino Galante del Pdci) -. Prodi, Parisi e D'Alema ci avevano spiegato che non c'era nessun impegno preso da parte del governo italiano, noi ci opporremo in tutti i modi a questo insediamento militare".

Per manifestare la propria opinione hanno voluto incontrare il sottosegretario alla presidenza, Enrico Letta: "Ci ha detto testualmente - riferisce Severino Galante del Pdci - che il governo è stato 'costretto' a prendere questa decisione. Noi non abbiamo indagato sulla natura di queste costrizioni, però...". "E' pronto - afferma Elettra Deiana (Prc) - un appello firmato già da 35 senatori e da tantissimi deputati. Saremmo - continua - più di 120 in tutto". Una bella patata bollente per il governo.

Il primo a intervenire in mattinata è proprio Fausto Bertinotti: "Ogni atto che va nella direzione della pace, compreso l'impedire nuove forme di organizzazione militare, è una buona cosa". Parole dure alle quali Bertinotti aggiunge una nota polemica: "I termini filoamericano e antiamericano sono termini che si possono usare solo in modo caricaturale e fuorviante, e chi ne resta imprigionato manifesta subalternità".

Ancora più esplicita la condanna di Gennaro Migliore: "Non c'era nessun accordo formale precedente. Non condividiamo le parole di prodi, le quali contraddicono quanto è scritto nel programma. Il governo deve riferire immediatamente in aula".

E che la questione non sia chiusa lo sottolinea anche Russo Spena: "La vicenda del raddoppio della base di Vicenza non è finita e non finirà neppure se domani il governo commetterà il grave errore annunciato ieri".

Ma a dissentire non è solo il Prc. Anche il Pdci e la sinistra Ds si schierano contro. Pino Sgobio, capogruppo alla Camera dei comunisti, nel rilanciare l'idea del referendum, spiega che "con questa scelta si tradisce la volontà della maggioranza della popolazione vicentina". Gloria Buffo, diessina, invece si aspetta "che il mio partito dica qualcosa".

(17 gennaio 2007)

Fonte: http://www.repubblica.it

Io pensavo di dargli anche 3/4 di milano ed un 1/3 del vaticano, così mi sembrerebbe meglio.

Mi aspettavo una presa di posizione diversa da parte del Governo, attendo gli sviluppi della questione.

Mi spiace ma questa decisione davvero non la digerisco.
Da sardo capisco benissimo la posizione dei vicentini scesi in piazza contro le basi usa, e una decisione così da questo governo è davvero una mazzata sulla nuca a chi li ha votati.

Ma dico, intendono far cadere il governo?
E' ora di smetterla, chi li ha votati si aspetta coerenza da parte del programma elettorale, ma possibile che questo governo sia "la valida alternativa" a quei _mafiosi_ del vecchio mandato?

Pensavo davvero che per minare una coalizione non ci fosse niente di peggio delle sparate di un Calderoli o delle posizioni intransigenti di altri esponenti di estrama destra.
Mi sbagliavo, ma adesso sarebbe ora di dire basta.

Devo attendere ancora per molto una coalizione di sinistra coerente che si è presa i voti che ha puntando su punti come la pace, i pacs, le pensioni, ecc ecc. ?
Ma per cosa siedono dove stanno?
Raddoppio basi usa in italia, per di più a tre passi da una città come vicenza, i pacs che restano un miraggio per non inacidire vescovato e similia, per non parlare delle pensioni dove ancora si attendono novità.

Io davvero non capisco, quando si tratta di rispettare il programma hanno paura di prendere decisioni impopolari, che vengono tuttavia prese in casi come questi totalmente estranei alla mentalità che mi immaginavo.
Aspettano di ricevere eventuali tessere di partito imbustate e inviate per raccomandata con scritto "Tenetevele voi ormai.", aspettano di alimentare ancora le tensioni all'interno di questa coalizione?
Per favore smettiamola di dare ragione a quei classici figuri, tra cui dottori ed signori, che quasi nostalgici dell'asilo canzonano dicendo "Mortadellone, mortadellone!".

Senza parole...
Scusate se la forma del post è poco chiara o inesatta, è stato scritto un poco di pancia.

E' come se stessero cercando di "acchiappare" voti dall'altra parte dello schieramento, senza rendersi conto che cosi' perdono i loro.

Sono anche vere due cose: la prima, che se EFFETTIVAMENTE (cosa che non so, Baffetto non mi informa di cosa succede alla Farnesina ) erano stati presi determinati accordi in merito da prima, non si potevano rifiutare senza fare la figura dei peracottari internazionali. Non come giustificazione, eh, sono contraria anche io alla base a Vicenza (non ho capito, ma gli dobbiamo fare da portaerei o cosa?). Solo una considerazione.

La seconda cosa e' che...beh, una volta ho letto non mi ricordo dove che "studi" dimostrano (virgoletto perche' non ho specifiche, e quindi non so quanto siano attendibili i suddetti studi) che al momento delle elezioni quello che conta e' quello che hai fatti negli ultimi 6 mesi...nessuno si ricorda di quanto hai fatto 5 anni prima.
In effetti non e' sbagliatissimo: io non ho votato contro Mr. B. per le rogatorie, per dire, ma per una serie di motivi "accumulatosi" che pero' e' stato mantenuto "fresco" fino alle elezioni.
Il che vuol dire pero' che i politici badano solo a quanto fanno negli ultimi 6 mesi di mandato... la cosa, se ci pensate, e' sconfortante...

bah tutta questa gente che si sorprende...ma cosa vi aspettavate che facesse il nuovo governo? pensate veramente che poteva andare contro gli interessi di una nazione superpotente come gli Stati Uniti?!
ok non sarà giusto, tutto quello che volete, ma vorrei vedere come fareste voi a dire di no a una nazione che influenza tutto il mondo e che vi ha comunque sconfitti in guerra (e non è una cosa da poco)
non sto difendendo il governo Prodi (che x me è andato su con promesse che stavolta erano veramente irreali), ma non credo che si possano opporre in questo caso...

una guerra combattuta e persa 62 anni fa, mica ieri.....
cmq raddoppiare quella base per mandarci a loro dire 1800 impiegati d'ufficio (sarebbero solo un dormitorio e degli uffici ad essere aggiunti) non mi sembra verosimile e se anche fosse io non li vorrei a casa mia.
Anche se abbiamo un debito verso di loro per aver tolto di mezzo il nazi-fascismo abbiamo al contempo un credito ancor più ampio che parte da quel disgraziato di Colombo e passa per Fermi e Cassino.
non abbiamo centrali nucleari nostre, ma in compenso abbiamo 90 testate nucleari americane sul nostro suolo....

Come tutti sapete, sono contro le basi americane in Italia, e ho gioito alla notizia dello smantellamento di quelle alla Maddalena, in Sardegna.

Ricordatevi però, che al di là dei motivi ideologici, ci sono quelli economici e diplomatici.

- Economici, in quanto una base USA va rifornita di generi alimentari (dagli Italiani, non è che si portano il cibo americano), e tutto attorno ci sono strutture (tipo pensioni e dormitoi) atte ad ospitare le famiglie dei militari. Se la base chiudesse, si perderebbero migliaia di posti di lavoro.
- Diplomatici, dato che uno stato che straccia gli accordi firmati un anno prima non è uno stato serio. Certo mi sarei aspettato un "prendere tempo" da parte di Prodi, in modo da poter valutare la posizione degli alleati, e soprattutto sentire il parere dei vicentini. In Sardegna si sono mobilitati per anni contro le basi, non so se a Vicenza ci siano gli stessi movimenti anti-basi americane.


Tutto sommato, da un governo di sinistra e filopacifista mi aspettavo una linea diversa. Non dico di rimangiarsi la parola, ma almeno di tentare di ridiscutere gli accordi.

A parte il fatto che Colombo era un pirla, ed è stato finanziato dalla Spagna, dovremmo venir meno a degli accordi (vabbè, quelli post WWII sono stati ovviamente imposti) perchè abbiamo avuto dei ricercatori?

In teoria, l'Italia é uno stato sovrano, ma a partire dalla sottomissione totale di Berlusca agli Usa mi sembra sempre di più uno stato accessorio a quelli americani. E questa mossa recente mi pare confermare quella linea...

Consoliamoci col fatto che a Vicenza entreranno più soldi in tasca, almeno in linea teorica...

adesso arrabbiatevi pure...
ma questa è colpa dell'ignoranza degli italiani che a suo tempo hanno votato contro il nucleare, xche non capivano che non solo avremmo avuto sul nostro territorio quelle degli altri, ma avevamo comunque a 2 passi le centrali nucleari delle altre nazioni (es:francia)

Gli Italiani che votarono cosi' all'epoca avevano appena "visto" il disastro di Chernobyl... anche logica la loro scelta:)

Come sarebbe logico bandire le automobili, per tutti i morti che fanno

Come sarebbe piu' logico bandire il vino che la marjuana.

Non ho detto che sono d'accordo, Khelden. Stavo solo motivando "emotivamente" la cosa.

avere 90 bombe in casa non mi fa ridere, ma questo non significa che io ne voglia altre 90.
se pure scoppiassero tutte, magari 1000 italiani si salvano, se scoppiano quelle e pure le ipotetiche centrali muoriamo tutti.....