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 Oggetto del messaggio: è morto Enzo Biagi
MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 09:38 
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Iscritto il: gio gen 25, 2007 15:42
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MILANO - Enzo Biagi è morto poco dopo le otto alla clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni. Al momento del decesso del popolare giornalista e scrittore c'erano al capezzale le due figlie Bice e Carla, e i suoi generi. Ad annunciare il decesso è stato il medico Giorgio Massarotti: «Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento alle 8 di questa mattina con serenità».[/quote]

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le apparenze esistono per guardare oltre, giacchè il cuore più grande può battere nell'essere più piccolo e singolare. Chi chiude gli occhi per presunzione non scoprirà questo preziosissimo tesoro ne in se stesso nè negli altri
perchè io..... sono un uomo con dei sentimenti.... P.N.


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 10:55 
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50
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Località: Valm Neira
Se ne va un grande giornalista.
Ciao Enzo.

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 13:10 
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Iscritto il: ven mar 04, 2005 20:33
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Località: Abisso, (RM)
Sono rattristato dalla sua dipartita, specie per come è stato trattato negli ultimi anni di lavoro.

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ImmagineLet the spam rollin' Immagine
Muzedon ha scritto: Quando Ryld si impegna, vale molto di più di un "+1".
Kenshi Kizaki ha scritto: Sarà,ma Ryld c'ha più classe,fa ride,ho notato che non dice nemmeno parolacce,spamma nei sogni di tutti noi....
Skaan Natsaclanee ha scritto:Più che altri voterei Ryld come Super Spammone
VanLukavic ha scritto:complimenti sinistro;)
Khelden Thal ha provato a scrivere:Se l'eroina è una pasticca io non dico cazzate!
Draugnim ha scritto:ti prego maestro insegnami la tua arte!


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 13:13 
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Iscritto il: gio set 09, 2004 16:28
Messaggi: 720
Località: Lissone
Ryld Ghaun ha scritto:
Sono rattristato dalla sua dipartita, specie per come è stato trattato negli ultimi anni di lavoro.

I giornalisti "scomodi" spesso vengono trattati cosi!

Mi spiace molto

Ciao Enzo

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Tessera N° 2

una volta escluso l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità. (Sherlock Holmes)


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 14:00 
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05
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Che peccato, una vera perdita per l'Italia.

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Amore è la legge, amore sotto la volontà

Ogni uomo ed ogni donna è una stella.


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 16:15 
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Pauerpleier
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Iscritto il: dom dic 11, 2005 15:44
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Località: Deserto di Nebbia
...chiunque non sappia chi sia stato Biagi ha scritto:
Enzo Biagi? e chi era?


Cita:
Enzo Biagi
9 agosto 1920
6 novembre 2007


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"La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola."

"Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti."

"Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere."




Il grande giornalista italiano è nato il 9 agosto 1920 a Lizzano in Belvedere, un paesino dell'Appennino tosco-emiliano in provincia di Bologna. Di umili origini, il padre lavorava come aiuto magazziniere di uno zuccherificio, mentre la madre era una semplice casalinga.

Dotato di un talento innato per la scrittura, fin da bambino si dimostra particolarmente versato per le materie letterarie. Le cronache riportano anche un suo celebre "exploit", quando cioè un suo tema particolarmente riuscito venne addirittura segnalato al Pontefice.

Allo scoccare del diciottesimo anno di età, diventato maggiorenne, si dà al giornalismo, senza per questo abbandonare gli studi. Intraprende i primi passi della carriera lavorando in particolare come cronista al Resto del Carlino e, a soli, ventuno anni diventa professionista. Quella, infatti, era l'età minima per entrare nell'albo professionale. Come si vede, insomma, Biagi era uso bruciare tutte le tappe. Nel frattempo, in tutta Europa cova il germe della guerra che, una volta innescato, inevitabilmente avrà delle ripercussioni anche nella vita del giovane ed intraprendente giornalista.

Allo scoppio della secondo conflitto mondiale, infatti, è richiamato alle armi e, dopo l'8 settembre del 1943, per non aderire alla Repubblica di Salò, varca la linea del fronte aggregandosi ai gruppi partigiani operanti sul fronte dell'Appennino. Il 21 aprile 1945 entra in Bologna con le truppe alleate e annuncia dai microfoni del Pwb la fine della guerra.
Il dopoguerra a Bologna è per Biagi un periodo di numerose iniziative: fonda un settimanale, "Cronache" e un quotidiano "Cronache sera". Da questo momento, prende avvio in modo definitivo la grande carriera di quello che diverrà uno dei giornalisti italiani più amati di sempre. Nuovamente assunto al Resto del Carlino (in quegli anni Giornale dell'Emilia), nel ruolo di inviato e di critico cinematografico, rimarrà negli annali per delle memorabili cronache sulle inondazioni del Polesine.

Un primo incarico davvero prestigioso lo ottiene negli anni che vanno dal 1952 al 1960 dove, trasferitosi a Milano, dirige il settimanale "Epoca". Fin da subito, inoltre, intrattiene un rapporto molto stretto con il mezzo televisivo, strumento mediatico che ha contributo non poco ad estendere la sua popolarità e a farlo amare anche dai ceti meno colti e letterati.

Il suo ingresso in Rai è datato 1961 e si è protratto in pratica fino ai nostri giorni. Bisogna sottolineare che Biagi ha sempre espresso parole di gratitudine e di affetto nei confronti di questa azienda alla quale, indubbiamente, ha anche dato tanto. Nel corso della sua presenza nei corridoi di viale Mazzini, è riuscito a diventare direttore del Telegiornale mentre, nel 1962 fondò il primo rotocalco televisivo "RT". Inoltre, nel 1969 diede vita ad un programma tagliato su misura per lui e per le sue capacità, il celebre "Dicono di lei", basato su interviste a personaggi famosi, una sua specialità.

Sono anni di intenso lavoro e di soddisfazioni non da poco. Biagi è richiestissimo e la sua firma, poco a poco, compare su La Stampa (di cui è inviato per una decina d'anni), la Repubblica, il Corriere della sera e Panorama. Non contento, dà avvio ad un'attività di scrittore mai più interrotta e che lo ha visto immancabilmente in testa alle classifiche di vendita. Si può tranquillamente affermare, infatti, che il giornalista abbia venduto nel corso degli anni qualche milione di libri.

Anche la presenza televisiva, come detto, è costante. Le principali trasmissioni televisive condotte e ideate da Biagi sono "Proibito", inchiesta di attualità sui fatti della settimana e due grandi cicli di inchieste internazionali, "Douce France" (1978) e "Made in England" (1980). A queste si aggiungano una quantità notevole di servizi sul traffico d'armi, la mafia ed altri temi di stretta attualità della società italiana. Ideatore e conduttore del primo ciclo di "Film dossier" (datato 1982), e di "Questo secolo: 1943 e dintorni", nel 1983, ha conquistando il pubblico anche con numerose altre trasmissioni: "1935 e dintorni", "Terza B", "Facciamo l'appello (1971)", "Linea diretta (1985, settantasei puntate)"; nel 1986 presenta le quindici puntate del settimanale giornalistico "Spot" e, negli anni '87 e '88, "Il caso" (rispettivamente undici e diciotto puntate), nell'89 è ancora alle prese con "Linea diretta", seguita in autunno da "Terre lontane (sette film e sette realtà)" e "Terre vicine", incentrate sui mutamenti dei paesi ex comunisti dell'Est.

Dal 1991 ad oggi Biagi ha realizzato con la Rai un programma televisivo all'anno. Di questi si possono enumerare "I dieci comandamenti all'italiana" (1991), "Una storia" (1992), "Tocca a noi", "La lunga marcia di Mao" (sei puntate sulla Cina), "Processo al processo su tangentopoli", e "Le inchieste di Enzo Biagi".

Nel 1995 dà vita a "Il Fatto", programma giornaliero di cinque minuti su avvenimenti e personaggi italiani, che viene ripreso in tutte le stagioni successive, sempre con altissime percentuali di ascolto. Nel 1998 presenta due nuovi programmi, "Fratelli d'Italia" e "Cara Italia", mentre nel luglio 2000 è la volta di "Signore e Signore". Del 2001 è invece "Giro del mondo", un viaggio tra arte e letteratura: otto puntate con alcuni tra i grandi scrittori del Novecento. Dopo settecento puntate de "Il Fatto", Biagi è stato al centro di aspre polemiche a causa di una sua presunta faziosità negativa nei confronti dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale ha espressamente rimproverato il giornalista di non essere equanime. Il Consiglio di Amministrazione della Rai, pur non avallando ufficialmente queste critiche, ha ad ogni modo modificato l'originaria e prestigiosa collocazione oraria del programma (posto poco dopo la fine del telegiornale della sera) il quale, in seguito alle proteste dello stesso Biagi, difficilmente vedrà ancora la luce.

Dopo cinque anni di silenzio torna in tv nella primavera del 2007 con il programma "RT - Rotocalco Televisivo".

A causa di problemi cardiaci Enzo Biagi è scomparso a Milano il 6 novembre 2007.
Nel corso della sua lunghissima carriera ha pubblicato oltre ottanta libri.

Alcune pere:

I come Italiani (1972), L'Italia dei peccatori (1989), Un anno Una vita (1992), La disfatta (1993), Sogni perduti (1997), Racconto di un secolo (1999), Il Fatto (raccolta di interviste) (2003), La mia America (2004), Era ieri (2005), Quello che non si doveva dire (2006).

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Tira i Dadi


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MessaggioInviato: mar nov 06, 2007 20:30 
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Iscritto il: mer lug 13, 2005 14:43
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Correggo alcune affermazioni.
Se ne va un grande uomo.
Grande perdita per l'umanità.
Perdita di valori,vivi in un uomo capace di esprimerli come pochi e di sapere e saper combattere per il giusto.

Non mi addolora sapere che sia morto,gli uomini vanno lodati da vivi e la sua di vita nonostante Berslusconi e non solo è stata come pochi uomini possono vantare.
Magari mi fa piacere pensare che non è condannato oltre a vedere di nuovo sporcato il paese che ha tanto amato.

Cerchiamo di educare i nostri figli alla stessa maniera piuttosto.
:wink:

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Every day meditate for ten minutes. If you have no time, meditate for an hour.


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