Il mercato prevede proprio questo: che ciascuno scelga mettendosi una mano sulla propria coscienza.

E di Filiberto?

Sono d'accordo con Dmiitrj...le nostre leggi ci permettono di comunicare come meglio ci pare e nel caso del mercato anche di soprassedere ad alcune regole,ci si affida al buonsenso,perchp nessuno in fion dei conti vorrebbe vedere annullate occasioni per fare profitto...appena uno esce dalla riga prima degli altri viene condannato...anche se gli altri nel frattempo scivolano assieme verso il basso.

Interessante! Sta diventando un fenomeno tipo "De puta madre"

Che, personalmente, mi faceva schifo.
Anche se poi ho scoperto che "De puta madre" è un'esclamazione che sta per "Accidenti" detto in termini volgari (e non, come credevo, un insulto alla madre di chicchessia)

Su questo sono d'accordo con Vaxel.
E' vero come dice il Micio che il topic si presta anche a questo genere di paralleli e considerazioni, anche legittime, però il deviare verso questo tema secondo me fa perdere altre possibilità alla discussione.

Secondo me la domanda fondamentale su cui si può discutere prendendo spunto dal caso Ahmetovic è
Qual è il rapporto tra etica e mercato?
e di conseguenza
E' possibile/giusto stabilire limiti etici all'iniziativa privata? e in che misura?
E in casi di particolare rilievo etico, quali sono il ruolo e la responsabilità dell'imprenditore, e quali quelle dei consumatori?

Forse, in questo modo, si riesce a conservare la discussione su ambiti diciamo innovativi e alternativi a quelli .. classici.