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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 10:40 
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Khelden Tahl ha scritto:
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mentre se parliamo di feti, ancora non parliamo di una cosa vivente

Se non sono viventi come li si può Rianimare?

Per il potere di Greyskull :pirata:

Scherzi a parte...
Ha ragione Khelden quando afferma che la questione è molto più complessa; per il semplice fatto che riguarda la dimensione etica, e poichè l'etica varia parecchio da persona a persona, difficilmente si può arrivare ad una soluzione universalmente condivisa.
Proprio perchè di etica si tratta, credo sia sbagliato pretendere una precisa legge in tal materia, per il semplice fatto che questa legge avrebbe, appunto, una base etica, e di conseguenza equivarrebbe all'imposizione di un'etica particolare alla comunità generale.

Credo che ogni madre, in quanto persona, abbia in sè una propria personale concezione del valore della vita, del feto (sì, è vivo), e delle conseguenze di un aborto. Non merita questa concezione rispetto?
Di conseguenza, se ad ogni madre fosse concesso di scegliere il medico anche in base alle proprie idee in merito alla questione, se il rapporto medico-paziente fosse costruito anche su una comunanza di vedute, e non solo sull'assegnazione casuale data dal sistema pubblico (e che sistema pubblico :no ), essa sarebbe risolta senza la necessità di una legge che vada a colmare il cosiddetto "vuoto legislativo"... il Freddy Krueger di ogni burocrate e il cavallo di troia di ogni paladino del "c'ho ragione io, miscredenti assassini".

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 14:11 
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Una volta "uscito", se non sbaglio é considerato cittadino. Se l'hai abortito hai esercitato un tuo diritto, ma una volta fuori la tua libertà di scelta e i tuoi diritti "assoluti" sul bambino sono finiti li, se viene salvato puoi decidere di rinunciare a lui (se non é già considerato una rinuncia l'atto dell'aborto). Almeno, immagino che sia così. Ma sono profano sia di legge che di fuffa etico-morale assortita. Forse lo saprebbe Xyatha, se non se ne fosse andata in quel modo.

Qualche esperto di diritto medico?

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 15:47 
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Kagura ha scritto:
Una volta "uscito", se non sbaglio é considerato cittadino. Se l'hai abortito hai esercitato un tuo diritto, ma una volta fuori la tua libertà di scelta e i tuoi diritti "assoluti" sul bambino sono finiti li, se viene salvato puoi decidere di rinunciare a lui (se non é già considerato una rinuncia l'atto dell'aborto). Almeno, immagino che sia così. Ma sono profano sia di legge che di fuffa etico-morale assortita. Forse lo saprebbe Xyatha, se non se ne fosse andata in quel modo.

Qualche esperto di diritto medico?

Il tuo ragionamento non fa una piega: se il diritto stabilisce che dal momento del parto il bambino acquisisce diritti individuali che lo "allontanano" dall'arbitrio della madre...
Certo, chi dovrà decidere a quel punto per il bambino? Il medico? E perchè dovrebbe rivendicare più diritto sul neonato il medico della madre naturale? Lo stato? Un'istituzione (non una persona) artificiale?
Ma il problema non è qui...
Il problema sta, secondo me, nel considerare il diritto come "base di partenza" per la decisione. Niente di più sbagliato. Il diritto (e le leggi) è figlio del ragionamento - almeno in teoria - e dovrebbe essere la messa in pratica di una soluzione a cui si è giunti.
Non so se mi spiego, ma per intenderci un conto è dire
A)la madre naturale ha diritto a decidere del destino del frutto del suo grembo
B)il feto è vita a prescindere, e come tale va salvato anche contro il volere della madre naturale
posizioni etiche che uno può condividere e dalle quali può nascere un progetto di legge.
Un alro conto è dire
C)lo stato di diritto stabilisce che ogni neonato è cittadino e come tale gode dei diritti riservatigli
dove è una convenzione sociale (legge) a stabilire, al di là del parere della madre, del medico o di chicchessia, cosa va fatto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 20:04 
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Dmitrij ha scritto:
Non so se mi spiego, ma per intenderci un conto è dire
A)la madre naturale ha diritto a decidere del destino del frutto del suo grembo
B)il feto è vita a prescindere, e come tale va salvato anche contro il volere della madre naturale
posizioni etiche che uno può condividere e dalle quali può nascere un progetto di legge.
Un alro conto è dire
C)lo stato di diritto stabilisce che ogni neonato è cittadino e come tale gode dei diritti riservatigli
dove è una convenzione sociale (legge) a stabilire, al di là del parere della madre, del medico o di chicchessia, cosa va fatto.

Il fatto è che stabilire che la madre ha il diritto di vita e di morte sul bambino anche quando esso è fuori dal suo utero è moolto pericoloso.
Cosa cambia tra il feto vivo abortito e il bambino appena partorito?

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 20:15 
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Cambia la situazione all'Anagrafe suppongo, non so se venga registrato prima.

Volevo portare all'attenzioni di tutti una cosa, se durante una procedura di pena capitale qualcosa va storto, il soggetto viene stabilizzato e riportato alle condizioni ottimali prima di riprocedere, non solo per un fatto burocratico.
Ora, mettere un feto non riconosciuto generalmente vivente degno di nota alla pari di un condannato e un aborto come una pena capitale a molti sembrerà pura dabbenaggine. Io non sono d'accordo, si sceglie di mettere fine alla sua vita biologica quando non sembra in grado di poter creare disturbi con quella sua propria di coscienza.

Sono favorevole alla rianimazione, così come sono contrario alla pena di morte.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 22:08 
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goldrake ha scritto:
Io non sono d'accordo, si sceglie di mettere fine alla sua vita biologica quando non sembra in grado di poter creare disturbi con quella sua propria di coscienza.

Non ho capito cosa voglia dire questa frase, però traducendola dall'italiano all'inglese, dall'inglese al francese e dal francese all'italiano viene fuori:
Non sono d'accordo, io scelto per mettere lo scopo alla sua vita biologica dove non sembra in posizione da potere creare disturba con quella il suo di coscienza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: gio feb 07, 2008 22:59 
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Khelden Tahl ha scritto:
Il fatto è che stabilire che la madre ha il diritto di vita e di morte sul bambino anche quando esso è fuori dal suo utero è moolto pericoloso.
Cosa cambia tra il feto vivo abortito e il bambino appena partorito?

Ah sì sì son d'accordo con te :wink:
Erano solo 3 esempi di posizioni anche piuttosto semplicistiche, non è che io mi sia detto d'accordo con una delle 3.
La mia idea a riguardo l'ho espressa più sopra.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: ven feb 08, 2008 16:30 
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Khelden Tahl ha scritto:
goldrake ha scritto:
Io non sono d'accordo, si sceglie di mettere fine alla sua vita biologica quando non sembra in grado di poter creare disturbi con quella sua propria di coscienza.

Non ho capito cosa voglia dire questa frase


Ah bene...allora non sono il solo a non aver afferrato il concetto...
chissà che succede facendola passare per il russo, l'arabo ed il sanscrito :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: sab feb 09, 2008 14:03 
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Khelden Tahl ha scritto:
goldrake ha scritto:
Io non sono d'accordo, si sceglie di mettere fine alla sua vita biologica quando non sembra in grado di poter creare disturbi con quella sua propria di coscienza.

Non ho capito cosa voglia dire questa frase, però traducendola dall'italiano all'inglese, dall'inglese al francese e dal francese all'italiano viene fuori:
Non sono d'accordo, io scelto per mettere lo scopo alla sua vita biologica dove non sembra in posizione da potere creare disturba con quella il suo di coscienza.


-Non sono d'accordo, "nel momento in cui" si sceglie "di abortire, mettendo fine alla vita biologia del feto" lo si fa solo perchè esso non è cosciente e non può creare disturbi ( non ha una vita cosciente, quindi ), ergo è un'esecuzione in ogni caso.

Mi scuso con tutti tranne che con Khelden, che è sempre così gentile da metterci l'accoppatura. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: mar feb 12, 2008 23:37 
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L'indagine avviata dal direttore del Policlinico II dove gli agenti hanno fatto irruzione
Il primario Neppi: "Aborto terapeutico alla 21 settimana, rispettata la legge"

Aborto a Napoli, inchiesta interna
gli agenti sequestrano il feto



NAPOLI - Un'irruzione "immotivata", quella degli agenti del Commissariato Arenella, entrati ieri senza mandato al Policlinico II di Napoli dopo aver avuto notizia di un feticidio e trovatisi davanti invece un regolare aborto terapeutico, in pieno rispetto della legge 194. Ed una "grave intimidazione", denunciata in un comunicato dall'Udi, Unione delle donne in Italia, che ha stigmatizzato l'episodio che continua a far discutere.

Sull'aborto compiuto ieri nel reparto di ostetricia della struttura universitaria napoletana - che ha causato l'intervento delle forze dell'ordine ed il sequestro della cartella clinica della donna coinvolta - il direttore generale del Policlinico Giovanni Canfora ha avviato un'indagine interna.

Nella relazione del primario, Carmine Nappi, si legge che "il feto presentava un'alterazione cromosomica. Se la gravidanza fosse stata portata a termine ci sarebbe stato il 40% di possibilità di un deficit mentale. La donna ha presentato un certificato psichiatrico della stessa struttura universitaria sul rischio di 'grave danno alla salute psichica', che ha autorizzato l'intervento". Una misura terapeutica, quindi, nel pieno rispetto della legge 194, effettuata alla ventunesima settimana di gravidanza.

La donna che ha praticato l'aborto, espellendo per altro un feto morto, ha 39 anni ed è stata dimessa questa mattina. Oltre la cartella clinica della paziente, anche il feto - del peso di 460 grammi - è stato sequestrato dalla polizia, su disposizione del pm.

"Si è trattato di un aborto terapeutico. Una decisione difficile, sofferta", racconta oggi la donna, S. S., ascoltata ieri dalla polizia subito dopo l'interruzione volontaria di gravidanza. E ripete oggi quanto spiegato agli agenti, intervenuti nel reparto in seguito a una denuncia che informava la polizia di un aborto oltre i limiti di tempo previsti dalla legge.

"Mi è stato chiesto se per abortire avevo pagato - aggiunge la donna - ed ho spiegato che non era stato così. I risultati dell'amniocentesi, ritirata lo scorso 31 gennaio, avevano accertato che il feto soffriva della sindrome di Klineferter, un'anomalia cromosomica".

Per Rina Gagliardi, senatrice del Prc, si tratta di un "fatto gravissimo". "Si prova uno sgomento immenso nel leggere notizie come quella pubblicata oggi dai quotidiani on line", aggiunge Gagliardi". "Vogliamo conoscere i responsabili di questo gesto violento e irrispettoso e chiediamo che paghi per questa inqualificabile, disgustosa condotta" conclude la senatrice.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: mer feb 13, 2008 16:12 
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Se...seque...strato il feto? :shock:
Con la quantità di violenze che ci sono in italia...adesso dopo i lavavetri è la "caccia alle streghe" :roll: Mio Dio :sisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: mer feb 13, 2008 16:17 
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Cita:
"Si è trattato di un aborto terapeutico. Una decisione difficile, sofferta", racconta oggi la donna, S. S., ascoltata ieri dalla polizia subito dopo l'interruzione volontaria di gravidanza. E ripete oggi quanto spiegato agli agenti, intervenuti nel reparto in seguito a una denuncia che informava la polizia di un aborto oltre i limiti di tempo previsti dalla legge
nome e cognome di chi ha fatto la denuncia grazie, questo/a merita la fustigazione pubblica. E poi anche la polizia, interrogarare una donna appena uscita da un'operazione :roll:

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le apparenze esistono per guardare oltre, giacchè il cuore più grande può battere nell'essere più piccolo e singolare. Chi chiude gli occhi per presunzione non scoprirà questo preziosissimo tesoro ne in se stesso nè negli altri
perchè io..... sono un uomo con dei sentimenti.... P.N.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: mer feb 13, 2008 16:19 
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gio83 ha scritto:
Cita:
E poi anche la polizia, interrogarare una donna appena uscita da un'operazione :roll:

E' gente tosta :sisi: :nunchaku:

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: ven feb 15, 2008 11:17 
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Manifestazioni a Roma, Napoli, Milano, Bologna, cortei spontanei e sit-in
Momenti di tensione nella capitale: sfondato il blocco della polizia

Aborto, le donne in piazza
"Nessuno tocchi la 194"



ROMA - Donne (e uomini) in piazza a Napoli, Milano, Roma, Bologna, sit-in e cortei in difesa della legge 194 e per protestare contro il blitz della polizia al Policlinico Federico II di Napoli per una presunta interruzione di gravidanza illegale. E' stata la giornata della protesta, sfociata in cerrti casi anche in momenti di tensione. Come nella capitale, quando centinaia di manifestanti hanno sfondato lo schieramento delle forze dell'ordine per dirigersi verso il centro storico. La mediazione di parlamentari, in particolare di Franca Rame, ha contribuito a rasserenare il clima. Le manifestazioni hanno avuto le adesioni dei ministri Livia Turco, Giovanna Melandri, Paolo Ferrero, e di numerose associazioni, come l'Arcigay. E non sono mancati slogan e striscioni contro Giuliano Ferrara.

Tensione a Roma. Nella capitale gli incidenti sono iniziati quando le donne, riunite sotto il ministero della Salute per un sit-in, hanno forzato il blocco della polizia per dirigersi dal Lungotevere verso piazza Argentina. Lì si sono avuti i momenti più forti di tensione, con il fermo di una donna e il traffico bloccato da parte delle manifestanti. La strada è stata liberata quando la giovane fermata è stata rilasciata. Franca Rame ha invitato le donne a liberare la strada e, come atto pacificatore, ha baciato sulle guance un dirigente del commissariato di polizia. La manifestazione, alla quale - seecondo gli organizzatori - hanno partecipato quattromila persone, è poi proseguita in modo pacifico. In precedenza, il ministro Turco aveva incontrato le donne sotto il suo ufficio: "Quanto accaduto a Napoli non deve più succedere. Sono contenta che le donne siano qui - ha detto - per difendere una legge importante, applicarla bene e riaffermare un valore, quello della responsabilità e dell'autonomia delle donne".

La protesta a Napoli. Alcune centinaia di donne hanno partecipato alla manifestazione indetta dall'Udi. Piazza Vanvitelli, nel quartiere del Vomero, è stata occupata da gruppi di donne dei partiti di sinistra e di movimenti femministi. Presenti anche le senatrici di Prc Lidia Menapace, Maria Luisa Boccia, Olimpia Vano e Erminia Emprin. Tra i parlamentaro, anche Raffaele Tecce e Tommaso Sodano (Prc) e Maria Fortuna Incostante (Pd). Cartelli e slogan contro il Vaticano, contro Papa Ratzinger e contro Giuliano Ferrara, definito "il talebano italiano".

Corteo spontaneo a Bologna. E' nato come un presidio, davanti al reparto di ginecologia del policlinico Sant'Orsola-Malpighi, è diventato un blocco del traffico e poi un corteo di diverse centinaia di persone che, partito da fuori le mura del centro storico, ha raggiunto piazza Maggiore. La protesta ha coinvolto donne e uomini di tutte le età: tanti i cartelli e gli slogan, è ricomparso anche lo storico "Tremate tremate / le streghe son tornate", o "La 194 non si tocca / la difenderemo con la lotta". Anche qui cori contro Giuliano Ferrara e contro l'arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra. Iniziato con alcune centinaia di persone, il corteo ha superato il migliaio di partecipandi. Fra questi, anche la parlamentare Katia Zanotti (Sd) e il collega Franco Grillini (Sdi).

Gli "indignati" a Milano. Anche a Milano erano centinaia le donne, e anche gli uomini, scesi in piazza San Babila per denunciare la loro "indignazione sia riguardo i fatti di Napoli, sia riguardo chiunque voglia toccare la normativa". Analoga protesta si è tenuta davanti alla clinica Mangiagalli, vicino al Policlinico. Protagoniste dell'iniziativa sono state molte associazioni femminili fra cui la "Rete regionale lombarda". Presenti anche esponenti del mondo sindacale e politico, fra Cgil, Sdl, Prc, Verdi, Pd.

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 Oggetto del messaggio: Re: Rianimazione di un feto dopo l'aborto
MessaggioInviato: dom feb 17, 2008 14:02 
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Sì del Movimento per la vita, perplesse le Acli
Don Mazzi: "Operazione spregiudicata"
La lista contro l'aborto
divide i cattolici

Ma a Genova l'Opus Dei applaude l'iniziativa di Ferrara

di ORAZIO LA ROCCA


La lista pro life di Giuliano Ferrara divide i cattolici
ROMA - "La lista Ferrara? Un'iniziativa discutibile, anche se pone al centro del dibattito politico il dramma dell'aborto". "No, è un passo giusto, perché la difesa della vita nascente interpella credenti e non credenti". "Macché: la vita non si difende così, quella lista è solo una provocazione".

La lista pro life di Giuliano Ferrara divide i cattolici. A non tutti piace l'idea di mettere in pista per il voto del 13-14 aprile una formazione politica "monotematica" sulla lotta all'aborto. Tutto questo, mentre da parte delle alte gerarchie negli ultimi tempi in più occasioni è stato spiegato che la Chiesa in politica non si schiera, ma che i cattolici, in coscienza, sono tenuti ad appoggiare chi difende valori "non negoziabili" come - appunto - la difesa della vita, la lotta all'aborto e all'eutanasia, la famiglia formata dall'unione tra un uomo e una donna. E forse anche per sottolineare questa posizione, il direttore del quotidiano cattolico Avvenire, Dino Boffo, ha speso una parola a favore della "presenza" dell'Udc di Pierferdinando Casini e il cardinale vicario Camillo Ruini si è fatto persino intervistare in tv proprio da Giuliano Ferrara.

I segnali più convinti per la lista anti aborto arrivano da Scienza & Vita il cui portavoce Domenico Delle Foglie dice che "Ferrara ha il merito di aver irrigato con un po' di acqua di sorgente il terreno inaridito della politica italiana. Molto si discuterà sull'opportunità di trasferire direttamente una questione eticamente sensibile come l'aborto sul terreno della battaglia politica. Ma - si chiede Delle Foglie - non sarebbe meglio cogliere il senso della novità di questa esperienza che ci allontana quel tanto che serve dal modello della partitocrazia che conosciamo per avvicinarci a stili di lotta politica più vicini a quello americano?". Delle Foglie non si "stupisce che la lista Ferrara possa esercitare un certo fascino sui cattolici. Ma resta pur vero che i cattolici, come tutti i cittadini elettori, misurano le diverse proposte politiche e verificano se esse rispondono complessivamente ai propri valori di riferimento".

Per il presidente delle Acli Andrea Olivero è "assurdo che la difesa della vita venga posto così al centro del dibattito politico", e che "il miglioramento della legge 194 sia diventato un tabù inattaccabile". "Siamo ovviamente contrari all'aborto, ma - puntualizza Olivero - non ci convince il metodo usato da Ferrara per portarlo al centro dell'attenzione. La politica non è solo l'aborto, ma è anche attenzione alla famiglia, al lavoro, gli immigrati, alla scuola".

Nessun dubbio del Movimento per la vita: il presidente Carlo Casini, pur precisando che "il tema è molto delicato", ricorda che "come sempre guardiamo con simpatia e gratitudine a chi si batte per la difesa della vita". Per Casini, Ferrara ha avuto comunque "il merito di aver portato al centro del dibattito politico una questione così importante e di aver incentrato il dialogo tra laici e cattolici sul tema della difesa della vita, al di là delle barriere politiche".

Palesemente "perplesso sull'iniziativa di Ferrrara" è don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, secondo il quale "un tema delicato come l'aborto non va affrontato con una proposta così spregiudicata. Penso che su argomenti come la vita nascente e l'interruzione della gravidanza sarebbe meglio fare meno chiasso, osservare più prudenza e più rispetto, senza alzare barricate ideologiche".

Nessun giudizio politico, ma "attenzione certamente sì alla lista per la vita", arriva dal portavoce ufficiale dell'Opus Dei Giuseppe Corigliano, che ieri non a caso ha accompagnato proprio Ferrara all'inaugurazione dell'anno accademico della residenza universitaria di Peschiera, a Genova, una storica istituzione dell'Opera. "Ferrara ha parlato della sua iniziativa, della lotta all'aborto e del diritto della donna alla maternità. È stato ascoltato con grande interesse ed ha ricevuto tanti applausi".

"C'è sempre attenzione e mai indifferenza verso un tema così importante come la difesa della vita nascente", commenta Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, il quale sostiene che "è tempo ormai che tutti si facciano carico di dare risposte per far crescere la cultura della vita". Una cultura, ricordano i volontari della stessa Comunità di Sant'Egidio, che "abbiamo portato avanti in oltre 40 anni di attività accanto agli ultimi, ai carcerati, ai condannati a morte, ma senza spaccature tra laici e cattolici. E speriamo che questo non accada ora".

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