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Corriere Adriatico Viene contestato da alcuni docenti, divide la platea degli studenti. Calafati è il primo a stopparlo“Fai una domanda scientifica altrimenti via”. Balloni: “Nella facoltà voluta da Fuà così non si può”Il comico genovese spara a zero contro l’università. Scoppia la polemica, per Pacetti è un infiltrato
Grillo: siete vecchi. E Villarey si spaccaANCONA - Arriva da infiltrato, almeno secondo il rettore Pacetti. Spara a zero sull’università: “Siete vecchi come i concetti che esprimete”. Da blogger a ciclone, Grillo agita e spacca la facoltà di Economia: prende la parola dopo la lezione del nobel statunitense Joseph Stiglitz. Attacca Visco per i redditi on line: “Una vera porcata”. La provocazione dura poco, il prof Antonio Calafati è il primo a stopparlo: “Fai una domanda scientifica altrimenti via”. Via, e nei corridoi si consuma il duello: i due si conoscono, questione di blog. La seconda bordata arriva dall’economista Valeriano Balloni: “Nella facoltà voluta da Fuà così non si può”. Gli studenti sono divisi. Pacetti è sicuro: “Mai invitato”. Il comico genovese lascia il campo e inchioda: “Siete persone finite”. L’effetto mediatico ha la meglio sulle ragioni accademiche.
La lezione - Un premio Nobel, un Grillo parlante e l’aula A di Economia che diventa piazza dei veleni: quelli del mondo che si mescolano ai rancori della facoltà intitolata al padre della teoria dello sviluppo diffuso e del modello che ne consegue. In cattedra c’è Stiglitz, docente alla Colombia di New York, incoronato a Stoccolma per i suoi studi sulle asimetrie informative che distorcono il funzionamento dei mercati e sul ruolo economico dello Stato. Parla fitto in inglese: ad ascoltarlo ci sono tanti ragazzi e qualche prof. Solo posti in piedi e un gran movimento nelle retrovie: Beppe Grillo entra ed esce dalla sala, intrattiene ragazzi e giornalisti. “Stanno cambiando le regole, modifiche impercettibili, e così magari chi vorrà protestare contro la creazione di una nuova centrale elettrica farà i conti con una legge anti-terrorismo”. Grillo si sistema i riccioli bianchi riflessi nelle porte a vetro che s’affacciano nel cortile dell’ex Caserma Villarey. Arriva “non invitato” all’Università di Ancona, preciserà più tardi Pacetti.
La scintilla - Voluto o casuale, l’effetto è dirompente. Con l’immancabile postilla scarica-responsabilità: comunque sia è colpa dei media che dilatano, stuzzicano, cedono alle provocazioni. Stabilito il colpevole si procede. Con la scena che spezza gli equilibri. Antonio Calafati, docente di Economia urbana, non ci sta: osserva che il profilo politico delle esternazioni del comico genovese contrasta con il carattere scientifico della mattinata e con l’esigenza di salvaguardare l’autonomia dell’università. I particolari non sono trascurabili: Calafati è un collaboratore del blog di Grillo e si dichiara suo grande estimatore. Tutto inutile: telecamere, flash e appunti si distraggono dalle teorie economiche e si affollano sulle esternazioni. La protesta del prof viaggia all’incontrario. “Non tutto deve sempre essere funzionale, ci sono i principi”. Calafati, maniche di camicia e giacca buttata sulle spalle, toglie ogni retrogusto all’azione. “Ci sono i principi e questa università da rispettare”, sembra indifferente al consenso.
I retroscena - Come sempre accade c’è la lettura alternativa: vecchia ruggine si dice, e sì perché Grillo avrebbe fatto sue alcune teorie sull’alta velocità firmate da Calafati senza mai citarlo. A voler stringere il campo d’azione, c’è chi vorrebbe intravvedere in tutto quel trambusto le prime manovre per il cambio al vertice di Economia: il mandato del preside Enzo Pesciarelli scade tra un anno. C’è anche un precedente che stuzzica: durante un consiglio di facoltà, la scorsa settimana, era stato espresso un voto contrario all’arrivo di Grillo a Villarey. Senza mollare mai lo spazzolino da denti, appena acquistato per raccontare il Pil, Grillo si difende: “Io sono stato invitato da Stiglitz (che conferma, ndr). Poi ognuno è libero di pensare ciò che vuole, le università devono essere al centro di un po’di casino, no?”. E che casino: “Altrimenti stiamo sempre lì a sentir parlare questo barocco ottocentesco dell’economia; non parlo di Stiglitz, ma di quasi tutti i docenti di oggi, che sono ancorati a principi vecchi”. Il rettore, prudente, aveva già abbandonato il campo: l’uscita di scena di Pacetti ha coinciso con la fine della lezione del Nobel. All’organizzatore dell’evento, Mauro Galegati, docente di Economia politica della Politecnica e coorganizzatore del primo V-day, non resta che fare i conti con l’amarezza. “L’arrivo di Grillo era annunciato”, lo scontro ora è tutto interno.
Lo show - Subisce la contestazione di alcuni docenti, divide gli studenti e se ne va annunciando la “fine” di un corpo docente accusato di insegnare “concetti vecchi”. Grillo dà il via al suo show con l’iniziativa telematica dell’ex viceministro Visco di mettere sul web i redditi degli italiani. “E’ stata una grande ingiustizia, una porcata”. E’ qui che scatta in piedi Calafati. Gli applausi dividono l’aula. Per il duello, tra il prof e il comico, meglio il corridoio. Si riparte. Grillo riprende la parola: “Destra e sinistra? Sono la stessa cosa, due comitati d’affari in cui da un lato c’è Impregilo dall’altro le coop rosse”.
Parla della Tav, “che dovrà essere realizzata con l’esercito”. Critica l’oncologo Veronesi per le sue affermazioni sulle emissioni di diossina dagli inceneritori; punta il dito contro l’ex sindaco di Civitaveccchia, “che ha preso 80.000 euro dall’Eni per fare un libro sui ristoranti all’uscita degli svincoli autostradali”.
Lo scontro con Balloni - Il Pil che, per l’occasione, diventa spazzolino da denti fa indignare l’economista Balloni. Che sbotta: “Così non si può spiegare l’economia nella facoltà fondata da Giorgio Fuà”. La goccia: qui Grillo se ne va davvero. “Siete persone finite, insegnate concetti vecchi” e su un “non mi dimenticherò di voi” infila le scale e via. Ancora un rigurgito: “Questi anziani docenti si sentono bypassati da nuove regole, non conoscono assolutamente la rete. Io - spiega - volevo fare un discorso sulla rete, ma vedo che si oppongono con le unghie e con i denti; la rete taglierà fuori queste università barocche”. Via davvero.