Un gatto nero varca la soglia di questo giardino segreto divenuto sì silente e deserto.
Quanta nostalgia, quanti ricordi, quanti momenti svaniti.
Se un gatto potesse cantare, sicuramente canterebbe alcune malinconiche strofe.
Penso che suonerebbero, più o meno, così:

Ascoltami madre, perdonami madre
ho lottato, bestemmiato, ed ho pianto.
Ma in fondo non è niente
è la vita, è la vita soltanto

...Tristi pensieri,
amare passioni,
lacrime di dolore,
infernali,
lacrime di gioia nell'abbracciare la solitudine nelle notti invernali,
notti di luna piena danzanti,
urla di morte,
strazianti,
arrivano in silenzio o si disperdono nell'ombra....

Quanti segreti, nel solo sfiorare i cancelli ogni volta...
quanti ricordi invadono la mente, così nitidi, così confusi...

E nel posto dove tutto cominciò,in un terreno colmo di dannazione, spuntanto le Sue rose bianche,
splendenti e magnifiche, nella speranza di ammirarle insieme ancora una volta, ancora una volta...

In fondo al viale, seduta sopra il marmo.
Il mio riflesso oscuro siede accanto.
Se intorno è l'Ombra il riflesso è più nero.
Nebbia lattiginosa ed effimera,
quasi riluce la tenebra apparente
in confronto all'essenza mia profonda
che si rispecchia nell'avida atmosfera.

Giunge ai cancelli con passo cadenzato che riecheggia muto e sordo sull'umido selciato...
Si guarda attorno e come un'esule, che ritrova d'improvviso la strada di casa e ne assorbe sentori ed immagini che nella mente mai sopita han continuato a vivere, ella si bea di quei paesaggi di pietra e buio...
Diafano e candido il viso di avorio, le labbra scarlatte e tumide che si schiudono in un sorriso enigmatico son l'unico guizzo di colore su quel volto melanconico...

La luna velata, da coltri di nubi, nascosta allo sguardo, come una dama leggiadra ch'ama farsi desiderare, un frammento di tenebra...nelle tenebre suo dono. Si sofferma, condotta dal caso, passando una mano sulla carta pregiata, a scorrere le lettere della poesia con le dita, come a voler trattenere nell'animo perduto, quelle tristi parole, dolorose come una lama di luce, e altrettanto luminose, nella notte eterna e sovrana che ogni cuore dannato pervade.

Quelle parole, un pianto, di centinaia di vite spezzate, di altrettante atrocità, del buio susseguirsi dei secoli.
Come le "sue". Vittime innocenti della sua dannazione. Vite per la sua Vita.
Un pianto che riecheggia, come un pesante fardello, in un cuore desolato, reso duro come pietra, eppure...sempre fragile. Può questo nero spettro...ancora soffrire?

Una lacrima di sangue, per il sangue versato.
Una lacrima fredda, come la solitaria eternità.

Le nubi svelano la luna, e il suo candido viso rivolto ai suoi figli.
La figura non c'è più..alla bacheca un biglietto.

"Pour l'àme, le coeur, la larme....mercì"

Eccellenti, eccellenti contributi di menestrelli solitari che riposano la loro anima nella quiete immota dei defunti giardini di Necropolis

Mi sia consentito salutare il prezioso J., cultore d'anima e parole mai dimenticato, il cui passaggio increspa il millenario volto del Custode di questi regni occulti che sono in un compiaciuto sorriso, oltre, naturalmente, la Nostra Danma di Cuori Neri

Mi soffermo in questo giardino..Dove sò che quei raggi accecanti emanati del sole alla quale sfuggo qui non potranno raggiungermi..Per danneggiarmi ed innervosirmi ulteriormente...
Lascio le mie profonde e tormentate riflessioni sapendo che saranno custodite da questo luogo senza il peso del tempo..
E renderanno un pò meno dolorante la ferita sanguinante dell'attesa..

Bisbiglio:

TOWARD THE COLD PLACE.....


M'incammino sù strade che non hanno un nome non mi curo del dove condurranno..
Stò solo cercando il luogo? il chi? o cosa? estenuante ad ogni modo la mente non riposa.
Riconosco però il tepore di quel freddo ambisco al colore dorato di quell'unico sguardo.
Nel buio allotropico dal flash stroboscopico..
Luogo d'incanto mistico dove le note intanto intonano il canto del silenzio..
Al momento solo fumo fitto in cui mi perdo..approfitto consumo il senso dell' orientamento
Ma non mi prende lo sgomento credo alla luna pallida e bianca ecco perchè non sono stanca
ignorando quanto manca al fatidico tempo... sarò come una foglia in balia del vento..
Non credere che stia sognando stò solo attendendo l'incontro per il mutamento
tra la cenere di un intorpidimento quando il dì sarà giunto e tutto ricongiunto:
Saprò di non aver atteso invano così a lungo il respiro gelido ed eterno..
Lascerò a chi non sà.. dire ciò che vuole..Perchè non c'è posto se non solo per questo.
A sedermi accanto non sarà il sole..
Stò aspettando ed aspetterò... io sò e se tu sai e da quella dimensione
udirai.. sai dove mi troverai come sai che indietro non ritorno ne ora ne mai..
Avvolgimi con l'abbraccio nell'oscuro manto conducimi al tuo mondo
senza esiti poichè da esso non mi slaccio non ho mai temuto il ghiaccio ma altro!!
ColdSoul From The Cold Dark!!!

Giardino ti percorro monologando ancora una volta....

L'ultimo palpito!!!

Una malinconica melodia si diffonde dominante nell' oscurità..
Una nenia struggente quiescenza per la ragione, requie per una tormentata enfasi..
La nebbia nasconde lo sfondo mi stà lambendo riparandomi dal mondo..
Ponendo un velo tra me e lo sguardo più indiscreto..
Giardino segreto tu solo riesci a percepire l'ansito del respiro..
La mia brama profonda inaudita verso chi o cosa...
Proibità per i mortali..Vagando da tanto mi ero imbattuta
per caso nella presenza nobile ed oscura di una creatura
non ho indugiato un solo istante della sua essenza pura..
decifrabile il dono se di natura..
Ma la celia del fato è aspra..Ha disposto nel mezzo
soglie invalicabili barriere insormontabili..
Congiunzione infattibile..
Stroncamento al primo palpito era inevitabile..
L'algia continua a lacerare non la si può arginare..
la mia voce sù ciò: ha giurato eterna fedeltà al silenzio..
Sigillando l'idillio nello scrigno dell'incanto..
L'ho gettato nel pozzo senza fondo..
Fingendo nel rimpianto che nulla sia successo..
riprendo a trascinarmi passo dopo passo..
così doveva essere..E adesso:
Vento diffondi le note strazianti
di questo violino maledetto sradicato il cuore dall'interno
lo affido a te fido cavaliere che percorri luoghi senza mai temere
osando sfidare lo spazio ed il tempo per approdare ovunque
sussurrando il dunque del silenzio al versoio attento..
L'ultimo palpito che qui và giacendo!!!

Non posso star lontana da questo giardino d'incanti, e perdizione!
questo angolo di Valm neira è stupendo!!!!!!



Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
se mettessi la tua lingua come una freccia rossa,
lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicono al mare,
suonerebbe con rumore scuro,
come acque vacillanti,
come l'autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge,
o sirene di un porto triste;
se tu soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
come un fantasma bianco, al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato, in riva al mare
qualcuno verrebbe forse,
qualcuno verrebbe,
dalle cime delle isole, dal fondo rosso del mare
qualcuno verrebbe, qualcuno verrebbe.

P.N