Polvere.
I contendenti si trovavano all'interno di un'arena dodecagonale irregolare. Quattro grandi caverne buie, grandi abbastanza affinchè... una creatura molto grossa potesse uscirne...
Altre otto caverne più piccole erano poste tra le sorelle maggiori, ognuna di esse era completamente sbarrata da un'inferriata nera e spessa.

L'oscurità celava il contenuto e le dimensioni interne dei dungeon, ma era possibile ascoltare dei mugugniti e delle bestie pelose e grosse sbattevano frequentamente contro le inferriate, producendo un rumore metallico e ritmico.

Le pareti rocciose erano alte non più di una ventina di metri e in lontananza era possibile osservare, come da una distanza indefinita, gli spalti gremiti dalla folla incitante.

Una voce disse:
"il terreno di gioco è circoscritto dallo spazio in cui vi trovate e nelle caverne. Non è possibile volare al di fuori ma non ci sono limitazioni sull'altezza da terra. Che la lotta cominci!"


Distanza: 12m
Iniziativa vinta da: Tùnìr

Il Savio osservò il non-morto, ponendosi in atteggiamento difensivo. Il suo compagno Fash fece altrettanto... nessuno dei due lasciandosi distrarre dall'arbitro e dal pubblico vicino fuori dall'arena.


TURNO A GWOTZ

Il gemelo si ritrovò nela Tana del Tarrasque... posto che aveva già visitato nel 1° scontro contro il Folle. Il luogo quindi nn gli portò alcuna emozione se non l'idea di una nuova strategia da adottare. Notando l'immobilità dell'avversario procedette a tessere la sua Trama e a muoversi verso l'alto minacciando con un incantesimo Tunir. Lo sguardo parlava da solo indicando sfida

Gwotz fu circondato da un'aura di potere e prese il colo, ponendosi ad una certa distanza da Tùnìr. Il Pugno incantato apparve come di consueto e tentò di spiaccicare al suolo il Savio...



... ma la prontezza di riflessi lo salvò dall'essere colpito.


TURNO A TU'NI'R

Il Savio decise che voleva vedere cosa fosse in grado di fare il suo avversario prima di provare a sferrare il suo attacco. La puzza di non morto lo inorridiva e lo stesso valeva per Fash. Quando vide l'avversario scappare verso il soffitto della caverna abbozzò una sorta di sorriso, come se stesse pensando che quella tattica contro di lui non sarebbe servita granché, se non eventualmente a fargli sprecare un incantesimo in fase di preparazione...

E infatti così fu... Tùnìr recitò un incantesimo e partì alla controffensiva...

Tùnìr ribaltò in breve l'equilibrio dello scontro. Volgendo il Tempo a suo favore assunse, con Fash, sembianze semi eteree, volando ad una certa distanza da Gwotz... che non potè vedere granchè del suo avversario poichè quando il Tempo tornò al suo naturale ritmo...



...egli si ritrovò sigillato all'interno di un cubo di forza, senza finestre, impossibilitato a teletrasportarsi e intrappolato nelle spire di malefici tentacoli neri, che ricoprivano tutta la superficie interna della gabbia.
Un rombo risuonò nella mente del non-morto. Dall'esterno della Gabbia tutti poterono osservare come un'enorme massa di mistica energia dava forma ad una mandibola ed una mascella, simili al morso di un Drago. Gwotz lo sentì abbattersi sulle sue membra e seppe che avrebbe continua fino alla sua distruzione.


Ed ora?


TURNO A GWOTZ

Il Gemello si ritrovò bloccato... non si era minimamente aspettato quella mossa quindi inzialmente si ritrovò spaesato. Ripreso il senno della ragione cominciò a svelatre un'altra carta... di come ne aveva tante ma questa sembrò la più adatta e non era di certo un'Asso... Quindi comincio a Tessere la trama nella propria mente; Trama di Magia Arcana

Ciò che accadde dietro alle mura di forza fu solo intuibile per Tùnìr.


Il non-morto attinse alle sue riserve, ma purtroppo riuscì solo a liberarsi dei tentacoli che lo stringevano dolorosamente e lo intralciavano... ma fu geniale.

Grazie ad un incantesimo che annullava gli effetti della magia su di un determinato soggetto, Gwotz dissolse le sue protezioni, ma impedì all'incantesimo di Tùnìr di ucciderlo, guadagnandosì così un dignitoso pareggio.


PARITA'