Odore di morte. Tombe, lapidi, mausolei, simulacri.

Una donna, col volto deformato dal dolore, piangeva eternamente con in braccio un bambino, il capo reclinato e gli occhi spenti.

Le statue sorgevano da un terreno folto di foglie morte, appartenute, un tempo, agli scheletrici alberi spogli che protendevano i loro rami, ormai marciti e caduchi, come dita maligne su un paesaggio di malinconica desolazione.

Nulla era per sempre. Nemmeno la luna. Essa era assente in quel luogo di soli rimpianti.


Soli, i contendenti, si ergevano, l'uno di fronte all'altro, in un luogo che non accettava nessun'altro, il cui scopo primo era di risucchiare la Vita e ogni sentimento diverso dalla sofferenza emotiva.





Distanza: 6m
Iniziativa vinta da: Hazarael Phemt

Hazarael riconobbe subito il Folle che gli si parava davanti: era lo scarafaggio che si era permesso di insultare la Dea durante la cerimonia di benvenuto ai Fighters. Si sarebbe divertito con lui. Oh si. Phemt aveva ancora l'animo colmo di rancore e rabbia per la sconfitta subita per mano del maestro d'armi. Così il guerriero divenne tutt'uno con le tenebre stesse e ricomparve alle spalle di Xandros con Ghaun'Uel in pugno, la magica lama che disegnava un'arco discendente diretto verso la parte posteriore del ginocchio destro del Folle...

L'ombra fu compagna di Hazarael nel viaggio verso Xandros, che se lo vide comparire di fianco, nello spazio occupato da Krav, attaccandolo...


Ma non era finita. La mano armata nel muoversi veso il basso sfiorò la cintura e l'altra afferrò rapida un sacchetto, il cui contenuto fu sparso intorno a loro.

Immediatamente, ogni forma di magia in quell'area cessò di funzionare.





TURNO A XANDROS

Xandros si vide attaccare da un fianco dal suo nemico che era comparso tra le ombre. La ferita faceva male, si sentiva le gambe molle e non riusciva a muoversi. Per chi lo guardava, però, sembrava che a lui non importasse nulla di tutto questo.
Il folle estrasse la sua spada ed iniziò a rotearla contro Hazarael come un forsennato.
<<MI HAI RUBATO LE OMBRE...LE OMBRE SONO MIE...NON PUOI USARLE!!!>>

Il Folle si sentì inchiodato sul posto e questo lo fece infuriare.

Stretta la presa sulla sua possente arma, si adoperò con tutta perizia nel causare all'avversario più danni possibili.



Non riuscì, Hazarael, con la sua agilità, compensava il supporto degli oggetti magici che... anche a lui mancava. Un colpo sfiorò ad una foglia dal viso.


TURNO AD HAZARAEL

Le ombre appartengono a Lloth!! Piccolo scarafaggio insignificante...sarò io a schiacciarti in suo nome!

Le ultime parole di Hazarael furono accompagnate da un'improvvisa dilatazione degli occhi e dallo scatto fulmineo di Ghaun'uel.

Fu la morte.
Sotto forma di una tempesta.
Fu l'aria a vibrare intorno al corpo di Xandros, ad avvisarlo della sconfitta.




HAZARAEL VINCE LO SCONTRO
Round fatality

Phemt sputò su quello che rimaneva del cadavere del Folle.

Effettivamente non dovevo aspettarmi che un essere insignificante come te potesse comprendere la grandezza della Dea.