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Delund
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 16:22 |
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Iscritto il: gio giu 24, 2004 12:52 Messaggi: 2096 Località: Catania!
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io nn ho capito il senso di tutto questo post?
e' uno sfogo verso quelli che giocano con te che ti criticano perche non giochi liberamente??? perche ti sei criticata tu stessa nel primo post, poi hai iniziato a difenderti e a ''litigare'' un po con tutti!!
cmq io sono dell'idea che gioco di ruolo significa impersonare un ruolo e cercare di ragionare come dovrebbe fare il pg, in questo senso le limitazioni rovinano il tuo gioco, e di sponda anche quello degli altri. ma poi e' solo un gioco chissene..
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Milady
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 18:16 |
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Iscritto il: mer nov 03, 2004 03:27 Messaggi: 870 Località: Roma *room 69 Piano della Morte*
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Capisco cosa intende Malyka quando dice che giocare scene di sesso e' diverso dal tirare i dadi per uccidere il png di turno.
Nel gioco da tavolo mi e' capitato solo un paio di volte di trovarmi a descrivere e giocare scene di seduzione con un altro personaggio del gruppo ed in effetti e' stato imbarazzante anche se la descrizione a beneficio del master e degli altri e' finita quando ci siamo chiusi in camera ed il master si e' limitato a far fare a lui un tiro su costituzione per vedere quanto reggeva (la mia melniboneana era assai esigente  ).
L'atmosfera tesa era palpabile, ed anche se nessuno si e' scandalizzato o ha confessato di essere imbarazzato, si vedevano i sorrisi un po' timidi sul viso di tutti e si cercava di alleggerire la tensione con qualche battuta (infatti la ricordo come una scena divertente e comica, altro che seduzione erotica!  ).
Questo perche' il sesso tutto sommato e' ancora un tabu' per la nostra societa' e non e' facile parlarne con assoluta tranquillita' o ridurlo a un semplice gioco. Inoltre da parte mia c'era l'imbarazzo di descrivere certe cose (sostanzialmente un bacio...in fondo nulla di che) con un amico con cui pero' non avevo cosi' tanta confidenza da parlare liberamente di sesso (anzi penso che se fosse stato un estraneo sarebbe stato piu' facile).
Il discorso e' diverso se le stesse scene si giocano in rete, senza guardarsi in faccia e forse senza neanche sapere chi c'e' dall'altra parte: e' decisamente meno imbarazzante, cosi' come dal vivo e' ancora diverso perche' ci si troverebbe a interagire con l'altro al 100% e so che non riuscirei a fare una cosa simile, a meno che non si tratti del mio ragazzo.
Il mio modo di agire consiste nel giocare in modo coerente il personaggio che ho scelto, anche se questo mi porta di fronte ad avvenimenti inizialmente non previsti e mi fermo quando il piacere di giocare e' superato dal mio senso di disagio o fastidio, ma questo e' accaduto davvero di rado.
Da alcuni punti del discorso di Malyka mi pare di capire che altre persone (amici? compagni del gruppo di gdr?) le dicono di giocare come vuole mentre poi la criticano quando lei non c'e'.
Beh, questo e' abbastanza normale, ognuno gioca come gli pare, ma ognuno gioca anche in modo diverso dagli altri e questo genera osservazioni e rimproveri da parte degli altri. Penso di poter chiarire meglio il concetto con un esempio di qualcosa che succedeva qualche tempo fa.
Uno dei giocatori del suddetto gruppo di Stormbringer e' 'monotematico': gioca sempre guerrieri muscolosi, grossi, fighi e potenti. Questo e' il suo ideale di personaggio, e' come lui vorrebbe essere nella realta' (va in palestra, fa sport, si atteggia a 'uomo vissuto' e cosi' via). Non e' malato ne' pazzo, e' solo un ragazzo un po' convinto e ancora un po' immaturo. Noi scherziamo su queste sue manie e lo prendiamo in giro, quando e' presente, ma anche quando non lo e' e le battute meno carine vengono generalmente fatte in sua assenza.
Questo non vuol dire che non lo consideriamo un amico o che lo disprezziamo per come e', ne' che non gli vogliamo bene. Penso sia naturale scherzare sugli amici, su quelli che consideriamo i loro difetti, prenderli in giro e anche mettere in dubbio le loro convinzioni. Fino a quando si evita di farlo con cattiveria e si rimane in ambito goliardico, secondo me e' un modo di confrontarsi per crescere, che porta o a rivedere le proprie idee o i propri comportamenti oppure, all'opposto, a trovare la sicurezza e le motivazioni per continuare sulla nostra strada senza cedere alle pressioni del gruppo.
Quando invece i commenti e le critiche vengono fatte con malignita' allora e' il momento di cambiare amici o gruppo di gioco.
Malyka ha scritto: A me una situazione del genere è capitato sul serio, poi scusate qui sul web o anche nella realtà, mai pensato che dietro al pg potrebbe esserci un minorenne?...mi pare sia illegale una situaizione del genere, gioco o non gioco è uno stupro, nonchè corruzione di minorenne. Ma anche se non ci fosse un minorenne dietro al pg, non vedo il motivo di imbarcarmi in una cosa del genere. Poi può andare bene o meno, chiedevo a livello di gioco, se andava bene il mio pensiero, indipendentemente dal fatto che io accetti ciò che voi dite o meno. L'unica volta che mi sono astenuta dal giocare online una scena spinta e' stata proprio perche' dall'altra parte c'era un sedicenne. Maturo piu' di molti ventenni che confondono quello che fa, pensa e dice il mio personaggio con la mia persona reale, ma pur sempre un minorenne. Ognuno ha la sua etica, i suoi principi e secondo me non c'entrano con il gdr. Mi spiego meglio: tu dici che "chiedevo a livello di gioco, se andava bene il mio pensiero"; il mio punto di vista e' che quello che pensi non c'entra con il gioco. L'importante e' che giochi il tuo personaggio in modo coerente, se poi lo giochi in quel modo per le tue convinzioni morali, perche' rappresenta il tuo ideale, perche' il mese ha 30 giorni o perche' ci sono le olimpiadi non ha nessuna importanza a livello del gioco: quello che conta e' come giochi, non perche'. Malyka ha scritto: Poi può andare bene o meno, chiedevo a livello di gioco, se andava bene il mio pensiero, indipendentemente dal fatto che io accetti ciò che voi dite o meno. Nel senso, che proprio poco mi importa. Niente da dire, se non fosse per il rilevante dettaglio che hai iniziato tu la discussione chiedendo dei pareri sinceri. Ma se non ti interessano potevi evitare di chiederli. Malyka ha scritto: Non per offendere nessuno, ma io la penso così, sono religiosa, ho una certa visione di gioco che comunque tocca me e me soltanto, essendo un gioco e non la mia vita reale, volendo posso anche farne a meno, in fondo ho vissuto per 28 anni senza il gdr, posso anche viverci per il resto della vita. Ho delle regole che mi piace seguire, ma che non fanno del male al gioco in se stesso se non a chi ci prova con me  , io rispetto sempre le idee altrui e lascio fare nel gioco gli altri perchè è il loro pg ed il loro gioco, non mi intrometto se vogliono avere o meno rapporti promiscui come li ha descritti qualcuno, ma non sopporto che qualcuno mi venga a dire che essendo religiosa non posso giocare, perchè se non vado con tizio o con filano non ho un buon gioco. Non sopporto una cosa del genere semplicemente per il fatto che la ritengo una violazione dei miei diritti costituzionali, ossia di potermi comportare come voglio senza far del male agli altri, anche; è una violazione dei miei pensieri, è una mancanza di rispetto incredibile, ed io esigo il rispetto, chi non ha rispetto delle mie idee non ha rispetto di me, chi non mi rispetta, chiunque sia, con me ha chiuso, ma realmente chiuso. Posso mandargli i bug nel programma, posso continuare ad essere cortese, ma rimane tutta una questione di onestà personale e non riguarda l'animo, ciò che provo verso di lui. Diciamo una cortesia distante, non amichevole. Poi si possono utilizzare vari trucchetti, come per esempio, contattarmi sul sito degli scacchisti italiani (visto che ho lo stesso nick di valm) per sapere in che città virtuale gioco, e bloccarmi il pg che ho appena creato tanto per dargli in pasto qualcosa, figuriamoci se vado a raccontare in giro dove gioco e perchè...piuttosto mento. Nessuno mi dice dove devo stare e il perchè ci devo stare, se me lo vuole dire che abbia le palle per dirmelo in faccia che non posso giocare da qualche parte perchè musulmana anzichè venirmi a fare i trucchetti hacker che conoscono anche i bambini dell'asilo.
Ah...ecco dove sta il punto. Mi pare che qui si sia passati ad un discorso sul razzismo, sul fatto che ti senti perseguitata per la tua religione e per le tue credenze. Su episodi che solo apparentemente hanno a che fare con il gioco di ruolo. E che quindi il discorso fatto finora sul "chiedevo a livello di gioco, se andava bene il mio pensiero" era solo un modo per cercare approvazione e sentirti un po' meno isolata nel tuo modo di pensare e di vedere le cose in un momento in cui i musulmani non vengono benvisti da parte della societa' italiana (e non solo).
Naturalmente puo' darsi che mi sbaglio, questa e' solo la mia impressione, ma mi piacerebbe sapere cosa c'entra questa invocazione dei diritti costituzionali (addirittura! ma non si parlava di un gioco?).
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Arthas
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 18:19 |
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Iscritto il: ven nov 12, 2004 18:44 Messaggi: 1075 Località: Calimdor
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Malyka forse oggi sono davvero rintronato ma il post che ho letto attentamente non spiega precisamente il perchè di questa scelta
Diciamo che se ben ho capito ci sono certi paletti che un tuo personaggio non può oltrepassare o meglio uno, il fatto dei rapporti promiscui....beh vista così è una "limitazione" (non fraintendere  ) che tu imponi al tuo personaggio e molti lo fanno, forse anche io alle volte e non è per forza qualcosa di negativo...tipo pensandoci bene nessun mio pg per quanto malvagio non ha mai ammazzato un bambino e credo che anche se difficilmente l'occasione mi si è presentata non lo farei fare mai ad un mio pg motivando la cosa da background....perchè? perchè non mi divertirebbe anzi ci rimarrei male  e poichè il gioco e fatto per divertirsi preferisco non farlo ...lo so che non morirebbe alcun bambino ma non posso farci nulla...
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Realizzata da VanLucavik
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Milady
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Oggetto del messaggio: Re: Religione reale e gioco di ruolo Inviato: gio lug 14, 2005 18:32 |
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Iscritto il: mer nov 03, 2004 03:27 Messaggi: 870 Località: Roma *room 69 Piano della Morte*
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Earendil ha scritto: Milady ha scritto: Mi e' pero' venuta in mente una considerazione leggendo il tuo post. Non so quale sia la tua religione ma so che i giochi di ruolo non sono approvati dalla chiesa cattolica, non conosco le motivazioni ufficiali ma non credo che uccidere nel gioco sia benvisto. Inoltre far finta di essere un sacerdote di un altro dio (seppur finto, seppur in un gioco) e' considerato un atto blasfemo (non solo per i cristiani ma anche per i musulmani, anzi penso che questi ultimi puniscano ben piu' severamente una cosa simile). Non hai mai pensato quindi che giocando di ruolo compi in qualche modo un atto contrario alla tua fede? ti assicuro che la religione cattolica li approva, lo dimostra il fatto che il mio prof di religione,che è sacerdote, è un master di d&d e del signore degli anelli ed è stato lui a fondare la prima associazione di giochi di ruolo a cui si è ispirato il masal per la gilda di karalis, comunque io sono cattolico eppure impazzisco per d&d ma comunque seguo sempre la mia etica e il mio spirito tanto che faccio solo pg buoni perchè non so interpretare quelli malvagi  La mia professoressa di religione delle superiori sosteneva che avere rapporti orali prematrimoniali non andava contro le imposizioni della chiesa cattolica. Solo perche' un prete ci gioca non significa che la dottrina ufficiale cattolica approvi i gdr (e dopo aver letto l'articolo su Harry Potter nella sezione attualita' sono sempre piu' convinta che non sia cosi', oltre a diversi articoli e opinioni letti e sentiti negli ultimi anni). Non conosco abbastanza la religione musulmana per discuterne, quindi prendo per buona la spiegazione di Malyka sul gioco (che comprende anche il gdr). Malyka ha scritto: La mia religione dice che un gioco è fatto per divertirsi e tale deve rimanere, divertimento, per svagare un po' il cervello, ma nello stesso tempo il gioco non deve in alcun modo far male, spiritualmente o fisicamente, a chi gioca, se ciò dovesse accadere non vale la pena di giocare, perchè la persona, la sua sanità, mentale o fisica, è più importante di un gioco.
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Malyka
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 19:09 |
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Iscritto il: sab mag 22, 2004 14:34 Messaggi: 677 Località: Cremona
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oddio è vero nessuno mi vuole...  ...brutti e cattivi...
mah, sinceramente io volevo capire perchè a livello di gioco è considerato peccato che i propri pg non abbiano relazioni con alcuno. E volevo risposte sincere perchè ne ho avute ben poche e comunque ritengo che sparlare dietro qualcuno in sua mancanza sia scortese e comunque ipocrita se poi davanti ti fanno i sorrisoni grossi quanto una casa, più che scortese da ipocriti, detto proprio chiatto chiatto. Poi contento chi lo fa e chi se lo lascia fare...vabbè ognuno ha i suoi gusti, che devo dire...
A livello di gioco e che mi abbia realmente risposto, anche se possiamo avere dei pensieri diversi a riguardo è stato solo Borgata, gli altri mi hanno solo detto che non capivano, o non hanno dato spiegazioni logiche ed io cerco spiegazioni logiche non pareri sul a me piace così o in quest'altro modo, senza offesa, perchè comunque si sta parlando della mia vita e nessuno per il momento mi ha saputo dire perchè io devo rischiare la mia vita reale per un gioco...
spiegatemelo, perchè devo rischiare la vita per un gioco? virtuale o meno?...
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DADA
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 19:37 |
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Iscritto il: sab apr 03, 2004 11:34 Messaggi: 2944 Località: Oscuravalle
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Rischiare la vita per un gioco!?
In effetti nn capisco.  Rileggerò meglio la discussione.
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Delund
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 19:42 |
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Iscritto il: gio giu 24, 2004 12:52 Messaggi: 2096 Località: Catania!
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non rischi nessuna vita non ti preoccupare, ma poi mica deve sempre nascere una situazione del genere in gioco. pero' te non li fai nemmeno ubriacare... si devono divertire sti pg si o no? io a ultima il mio bardo lo ho fatto bere prima di andare a caccia, e non mi castava piu-.-'' e mi stavano pure segando
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Malyka
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 19:48 |
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Iscritto il: sab mag 22, 2004 14:34 Messaggi: 677 Località: Cremona
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vai alla parte dove rispondo a muze, che se abbiamo rapporti promiscui ci condannano a morte. Che sia il pg a fare certe cose o il giocatore, per noi poco importa, adulterio è e come adulterio viene trattato.
Perchè rischiare per un gioco?
Badate, non mi sto lamentando della pena o della mia religione, sapevo già tutto prima ed ho accettato convertendomi, perchè ho ritenuto giusto anche questo che per molti di voi può sembrare banale, stupido, o quant'altro. Ma a me va bene così, alltrimenti non avrei scelto l'islam, solo che mi piace anche giocare e visto che ho abbastanza fantasia da poter modificare il bg o il carattere, o trovare escamotage psicologici per giocare, non riesco a capire perchè è ritenuto sbagliato.
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DADA
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 20:04 |
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Iscritto il: sab apr 03, 2004 11:34 Messaggi: 2944 Località: Oscuravalle
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Malyka ha scritto: vai alla parte dove rispondo a muze, che se abbiamo rapporti promiscui ci condannano a morte. Che sia il pg a fare certe cose o il giocatore, per noi poco importa, adulterio è e come adulterio viene trattato. Perchè rischiare per un gioco?
Se è così fai benissimo a comportarti come fai e a continuare a giocare nel rispetto della scelta religiosa che hai fatto.
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Nosferacchia
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 20:29 |
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Iscritto il: lun apr 05, 2004 16:14 Messaggi: 2843 Località: Falconara - Ancona - Marche
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Efrex
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 20:38 |
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Iscritto il: mar mar 22, 2005 20:55 Messaggi: 377 Località: La foresta di Sheerwood
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Secondo me ded resta e resterà sempre un gioco; dal momento che nascono certi conflitti, non è più un gioco, è un problema, e bisognerebbe smettere.
_________________ URCA URCA TIRULERO
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borgata
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 21:16 |
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Iscritto il: sab apr 17, 2004 00:18 Messaggi: 1191 Località: [SLS]-Borgata
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@Malyka
questo post sarà un garbuglio, l'ho scritto un po' di fretta leggendo man mano i vari post.. ma vabbè!
Premetto ua cosa... io mi riferivo al gioco da tavolo, dove di solito le persone si conoscono e possono giocare con una certa liberà.
Quella di un eventuale minorenne, di giocare cose che possono mettere in imbarazzo, è una cosa che vale sempre, a vari livelli a seconda della situazione, e per questo ho appositamente trascurato questo fattore nel mio discorso. E continuerò a farlo.
Credo che in un gioco da tavolo si abbia di solito la confidenza necessaria per mettere in gioco qualsiasi cosa. Quando si sta a disagio, semplicemente non si scende nei dettagli della descrizione.
Provo ora a riformulare più ordinatamente quello che penso sulla questione.
Dare a tutti i personaggi che si interpretano dati tabù non è certo giocare male. In un certo senso può anche essere una "firma" che il giocatore vuol dare al proprio personaggio.
Se non saputo fare però potrebbe dare vita a situazioni un po' paradossali, per quanto rare. Il motivo e uno (e questo è un concetto importante): stai agendo in ruolo con una motivazione non in ruolo. Questo secondo me è un modo sbagliato di giocare, ed è sempre da evitare. Avere anche una motivazione in ruolo invece ci aiuta a giocare correttamente. Ma come ho detto prima, va saputo fare, perchè dobbiamo evitare il caso in cui la motivazione in ruolo e quella fuori ruolo non coincidono più... e qui nascono i problemi. Piccoli per alcuni giocatori e master, grandi, che fanno la differenza tra un buon giocatore e uno non buono, secondo altri.
Naturalmente io parto dal presupposto che tu sia in grado di gestire la cosa, per cui ti dico, non è un problema, se a te piace così...
Il nocciolo della questione sta però più a monte. Sta nel modo in cui concepisci certi aspetti del gioco di ruolo.
Naturalmente nessun può dirti in maniera assoluta "hai torto" o "hai ragione", ognuno vive il gioco a modo suo. Quello che mi chiedo è come tu sia arrivata ad una concezione per cui dici " non so cosa prova chi ho di fronte, potrebbe essere il suo pg come potrebbe essere lui stesso a parlare".
Quando parlo con una persona in ruolo io ho una sola certezza: sto parlando con un personaggio, non con una persona reale. Se mi sento tradito da quel personaggio, se lo insulto a morte, non mi riferisco certo alla perona che lo interpreta.
Secondo me la distinzione tra giocatore e personaggio è una cosa fondamentale nel gioco di ruolo. Ed uno dei principi che il buon giocatore dovrebbe sempre seguire.
Questo naturalmente non tanto in relazione alla questione che trattata in questo topic, esistono situazioni più evidenti in cui non applicare questo principio fa male al gioco.
Il resto del discorso, sul rispetto delle persone e tutto quello che ne deriva, trovo sia troppo personale per dicuterne in questo topic, e secondo me decisamente esagerata in questo contesto. Per cui mi fermo qui!
Hai scritto:
Perchè la mia religione lo vieta e quindi io non lo faccio, a chi piace piace, a chi non piace s'arrangia...
Forse qui qualche domanda diretta sulle tue parole mi aiuterà a capire meglio il tuo punto di vista...
La religione vieta questo a TE, ma non certo al tuo personaggio!
Per come la vedo io, è come se scrivessi un libro, ma decidessi che nessuno dei personaggi che vi appare possa avere una relazione con chissachi, perchè la religione te lo vieta.
Giocando con il tuo personaggio, che male ci vedi ad avere una ralazione con uno dei PNG mossi dal master, e magari il master è pure una donna...
Continuando a leggere, ho visto che hai scritto
" nella mia religione fare certe azioni equivale a farle tu personalmente"
Puoi spiegare meglio questo? C'è una qualche allusione esplicita? o è una considerazione personale?
Per il resto, credo che Milady abbia detto molto di quello che penso anch'io e che in parte non ho saputo dire, in parte non ho voluto dire.
@Milady
" Uno dei giocatori del suddetto gruppo di Stormbringer e' 'monotematico': gioca sempre guerrieri muscolosi, grossi, fighi e potenti"
Posso indovinare chi è? 
_________________ Nell'anno 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per mandare con successo una navicella sulla Luna.
Nell'anno 2003 è necessario un Pentium 4 a 2 Ghz per far funzionare bene Windows XP.
...Qualcosa deve essere andato storto!
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Delund
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 23:22 |
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Iscritto il: gio giu 24, 2004 12:52 Messaggi: 2096 Località: Catania!
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per me sono cose assurde queste, cioe' uno non puo nemmeno essere libero di giocare in tranquillita'?. mi sento nel medioevo. ma se c'era scritto che non potevi parlare con gli altri perche eri inferiore che facevi? boh secondo me bisogna avere stima di se stessi e saper giudicare il bene e il male da soli, senza imposizioni di sorta(sia religiose sia sociali o mode)
se uno si trattiene per suo pudore o timidezza lo posso capire e accettare, ma perche gli hanno detto che non lo deve fare-_- ma chi te lo dice poi? chi e' migliore di te per dirti queste cose?
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DADA
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio lug 14, 2005 23:36 |
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Iscritto il: sab apr 03, 2004 11:34 Messaggi: 2944 Località: Oscuravalle
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borgata ha scritto: Quello che mi chiedo è come tu sia arrivata ad una concezione per cui dici "non so cosa prova chi ho di fronte, potrebbe essere il suo pg come potrebbe essere lui stesso a parlare". Quando parlo con una persona in ruolo io ho una sola certezza: sto parlando con un personaggio, non con una persona reale. Se mi sento tradito da quel personaggio, se lo insulto a morte, non mi riferisco certo alla perona che lo interpreta. Secondo me la distinzione tra giocatore e personaggio è una cosa fondamentale nel gioco di ruolo. Ed uno dei principi che il buon giocatore dovrebbe sempre seguire. Questo naturalmente non tanto in relazione alla questione che trattata in questo topic, esistono situazioni più evidenti in cui non applicare questo principio fa male al gioco.
Sarebbe interessante, magari in altra sede, affrontare l'argomento: Quanto di noi c'è nel PG e nella storia che stiamo giocando e quanto questo può avere effetti sulla vita reale e sui rapporti tra le persone.
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trystan
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Oggetto del messaggio: Inviato: ven lug 15, 2005 02:14 |
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Iscritto il: ven giu 24, 2005 21:52 Messaggi: 804 Località: underdark(roma)
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rinnovo l'appello,hai presente santa maria della pieta(manicomio criminale)?
scherzo,ma parli sul serio?
ma che sei una di quelle tipe che prendono la messa tre volte al giorno è dicono che non lo fanno per piacere ma per fare figli(sempre se lo fanno)?
spero di no,per te,hai pure un nome simpatico...
non c'è dubbio su internet si becca gente strana e pericolosa.
meglio stare attenti.
_________________ del senno di poi son piene le fosse.
il loro dio non salva,non aiuta,non protegge e spesso la loro fede è una maschera sotto cui si cela il peggio dell'animo umano
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