normalmente tendo ad astenermi a discorsi puramente speculativi.
non intendo fare politica, ma non nascondo il io orientamento.

sono schifito, scandalizzato e oltraggiato dal ripetuto saluto romano che Paolo Di Canio fa ai tifosi laziali.

oltre al cattivo gusto (in certi contesti anche il saluto con pugno chiuso è di pessimo gusto), il saluto romano è proibito per legge, quindi ritengo che non vada nè tollerato ne scusato.

grazie Dabo

a voi

comprendo lo sdegno seppur per motivi credo diversi....
io politicamente(in senso ideologico e non partitico) parlando amo definirmi "un buon compromesso"

i casi sono due. o Di Canio ha voluto esprimere una critica ironica verso le fazioni della tifoseria laziale(tranquilli sto ridendo mentre lo scrivo... )

oppure è l'ennesima dimostrazione del fatto che qui certe persone possono permettersi tutto e se ne fregano delle regole perchè tanto alla fine sono privilagiati( e i calciatori si ritengono privilegiati e nessuno ha mai fatto nulla per dimostrargli il contrario...)
io trovo che comunque:
a) il saluto romano sia di cattivo gusto tanto quanto il pugno chiuso.(entrambi sono stati adottati da regimi che dal canto loro non hanno portato esempio di governo illuminato...)

b) alla fine sia comunque meno peggio di tanti altri calciatori che per esempio vanno a comprare cose che poi non pagano( ho notizie certe di ciò e credo che nessuno di voi fatichi a immaginare)

benveuti nell'idolatria del nuovo millennio!

Propongo allora un nuovo livello di bestemmia !

porco il calcio?

Non l'ho capita.

un saluto romano è molto meno peggio di uno che va a ad acquistare cose in negozio e poi non paga.... cosa già fatta da calciatori.(io ho presente casi di giocatori della juventus e del torino( e lo dico da juventino...) che qui a Torino hanno fatto questa cosa di comprare televisori, letti etc e poi non pagare...)

Anche, ma il calcio é più "religione". Pensavo più che altro "Porco (nome del calciatore)"...

Quella di "comprare" e non pagare é un po' tipica di molte "star" e divi in genere: a volte, per questioni di immagine, il negoziante non si rivale perché la sortita del tale divo darebbe pseudo prestigio al negozio, o perché spera che il divo torni, compri più roba e, stavolta, la paghi pure. Fa schifo alla mazza.

E il calcio sta andando da anni in quella direzione: ci girano un po' troppi soldi, ormai é più mercato che sport.

Concordo con tutto quello che hai detto, ma io parto da un idea ancora più radicale. La politica di qualunque colore e schieramento dovrebbe restare fuori da qualunque impianto sportivo. Per questo non comprendo le curve che manifestano i loro orientamenti, men che meno i calciatori che fanno altrettanto, come Di Canio o Lucarelli per intenderci.
Ho la "malsana" idea che per ogni cosa ci siano i luoghi adatti. E lo Stadio non è il posto per fare politica.

Poi che Di Canio inneggi a un qualcosa messo fuorilegge dalla Costituzione (ovvero la fonte legislativa più importante dello Stato, rispetto al quale tutte le altre sono subalterne), mi pare evidente, quindi non ci sono scusanti IMHO.

@Pharaun: hai ragione che comprare qualcosa senza pagare è un comportamento tutt'altro che onesto, però è anche vero che in quel momento il calciatore non stà esercitando il suo mestiere, commette qualcosa in una situazione che niente ha a che vedere con il modo in cui si guadagna da vivere. Anche se ovviamente moralmente è deplorevole rispetto a chi ruba perchè non ha materialmente niente da mettere sotto i denti...

Secondo me Di Canio può manifestare i suoi ideali come gli pare (sempre tenendo conto cosa è e cosa non è lecito per la legge). Ma non dentro a uno stadio, specie dopo che prima dell'inizio della partita l'arbitro ha richiamato lui e Lucarelli a evitare comportamenti che potessero fomentare una situazione già delicata nelle tribune...

Da romano de roma quale io sono, mi sento in dovere di rispondere cordialmente a Di Canio con un altro "saluto romano".

amen

anche se sei milanista (e quindi penso un po' frustrato in questi giorni) ragioni ancora bene

dai, lo sai che ti voglio bene

ADRIANOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Frustato poco e niente, incavolato (per non usare altri termini) per le dormite difensive invece lo sono, e tanto!

Il giudice sportivo: un turno di squalifica al giocatore e 10 mila euro
di multa a lui e alla società per "responsabilità oggettiva"
Di Canio e la Lazio puniti
per il saluto romano
La sanzione per la partita di Livorno di due settimane fa
Il calciatore: "Un'ingiustizia, ma io continuerò a salutare così"


ROMA - Il giudice sportivo ha punito il giocatore della Lazio Paolo di Canio per il saluto romano fatto durante la partita Livorno-Lazio di due settimane fa. Al giocatore è stato comminato un turno di squalifica e un' ammenda di 10 mila euro. Nella motivazione si legge che il gesto di Di Canio è "certamente da interpretare come un saluto romano". Il giudice sportivo ha inoltre inflitto un'ammenda di 10 mila euro alla Lazio per responsabilità oggettiva.

Per prendere la sua decisione il giudice sportivo ha tenuto conto della relazione del collaboratore dell'ufficio indagini, nella quale viene rilevato come Di Canio, subito dopo la sua sostituzione, "iniziava a salutare i propri tifosi con entrambe le braccia tese ed alzate. Subito dopo, in rapida successione, abbassava il braccio sinistro, lasciando alzato e teso quello destro per qualche secondo insieme alla mano".

Secondo il giudice "il gesto del calciatore è certamente da interpretare come un saluto romano" e quindi costituisce una violazione delle norme regolamentari "in quanto lesivo del dovere di correttezza imposto dall'articolo 1 del codice di giustizia sportiva" e "in quanto evocativo del regime fascista, caratterizzato da violenza verso gli oppositori e discriminazione razziale".

Per determinare la sanzione, il giudice sottolinea che "Di Canio ha commesso il fatto con piena consapevolezza della sua illiceità" quindi "la piena intenzionalità dell'atto caratterizza in termini di specifica gravità l'oggettiva violazione delle norme del codice di giustizia sportiva".

Di Canio ha reagito con veemenza alla sanzione. "Sono allibito, questa squalifica che mi hanno inflitto è una ingiustizia ma soprattutto una sentenza politica", ha detto alla trasmissione televisiva 'Lazialità in tv'. "A me nessuno ha ancora comunicato nulla - ha affermato il giocatore - in ogni caso quello che è successo oggi è assurdo e vergognoso, anche perché basta andare a leggere la motivazione che fa a cazzotti con la sentenza. Io già tante volte ho spiegato che quel saluto si faceva già nell'antica Roma ed è un senso di appartenenza, non rievoca il regime fascista e non è nemmeno razzista". "Io saluto così e lo rifarò sempre - ha detto Di Canio - Sono io il primo che dice fuori la politica dagli stadi, ma tutta la politica, non una parte sì e una parte no. Invece, con la sentenza di oggi non hanno fatto altro che metterla dentro, perché questa sentenza è solo ed esclusivamente politica, nient'altro".

Paolo Di Canio ha compiuto lo stesso gesto anche sabato scorso, durante la gara contro la Juventus, all'Olimpico. Questo nonostante le polemiche scatenate dal gesto di Livorno, nelle quali è intervenuto anche il presidente della Fifa, Sepp Blatter, che ha affermato che giocatori che si comportano come Paolo Di Canio vanno "esclusi dalla nostra famiglia" e i club che tollerano casi di razzismo devono essere penalizzati o retrocessi. Si attende ora la decisione del giudice sportivo anche in merito all'ultima partita.

... e fu così che l'orco cattivo venne punito e la pace tornò su Prato Verde. Il perfidi goblin capirono la lezione ed il Re ed i suoi sudditi tornarono a fare sonni tranquilli. E tutti vissero felici e contenti...

Ossequi

L'Amico

nn lo so... leggendo anche cio che ha detto quel calciatore, alla fine potrebbe veramente essere interpretato come segno d'appartenenza a Roma... nn è così assurdo! certo, d'altro canto è ancora più plausibile l'evocazione al fascismo, ma nn è ovvia questa considerazione...

Eh, ma col tatuaggio "Dux" sul braccio..