Vaxel ha scritto:
aspetto impaziente il terzo atto...
mi è sembrato di scorgere un miglioramento tra il primo ed il secondo atto:
ne primo le rime erano facili: due avverbi di modo, due verbi della stessa coniugazione, due sostantivi...nel secondo mi è sembrato un pò più vario...comtinua a migliorarti...
...un'ultima cosa: cerca di curare un pò di più la metrica...se due versi sono in rima suonano bene ma se hanno anche lo stesso numero di sillabe suonano ancora meglio...
COMUNQUE COMPLIMENTI
nn lasciarla in sospeso che voglio sentire il terzo atto...mi raccomando!
Complimenti a te...ti sei accorto della differenza!!! Diciamo che il primo atto è stato rifatto in seguito per aggiustare la metrica... dal secondo in poi...invece ho curato moltissimo le sillabe.....!!!
ecco l'inizio del III atto...
- Rivelazioni pericolose - atto III
Al giovane elfo Iarven si avvicinò
poi sul corpo riverso gli occhi chinò.
“Perché sei causa di codesta ostilità,
sottraesti qualcosa alla tua divinità?”
Lanciò del magico l’individuazione
e ciò che scoprì lo mise in agitazione.
“Possiedi di Lolth il sacro pugnale
non è una cosa di certo veniale…”
L’oggetto brillava d’un verde veleno
e la sua pericolosità non era da meno.
Il metallo freddo come la morte
segno era d’un orribile sorte…
“Hai rubato un cimelio pericoloso
il tuo cammino sarà di certo tortuoso
ma dimmi perché questa azione avventata?”
La risposta arrivò con voce sfrontata
“E’ l’inizio d’una studiata vendetta
sarò paziente e non avrò fretta…”
I primi bagliori furon di fuoco
colmando presto del buio il vuoto,
il sole era sorto caldo e spietato,
lo sguardo del drow venne offuscato
ma il druido svelto trovò la soluzione
deformando la roccia con l’immaginazione.
Fresco fu il sollievo e rilassante
la grotta offrì un riparo costante.