Un vecchio baule in soffitta...
Stasera ho riaperto un vecchio baule, conservato con cura in soffitta. Coperto di polvere e di tele di ragno, ci ho passato sopra una mano, con un gesto affettuoso.
Vecchi ricordi, lettere ingiallite, i resti di quello che ero. Le basi di ciò che sarei diventato.
E' come un viaggio nel tempo in cui poter essere spettatori di noi stessi, capire cosa abbiamo provato, quali erano i nostri sogni, quanti di essi si sono avverati e quanti invece abbiamo dovuto vederli infrangersi.
E forse, rileggendo le vecchie lettere, si nota quante promesse "oneste ma grosse" non sono state mantenute. Chissà se i compagni di viaggio di un tempo ricordano quei giorni passati con la stessa nostalgia.
Cala la notte, sale la luna, rinascono i sogni perduti. L'alba di domani li porterà via una volta ancora.
Che sia una lunga, lunghissima notte, allora.
Vecchi ricordi, lettere ingiallite, i resti di quello che ero. Le basi di ciò che sarei diventato.
E' come un viaggio nel tempo in cui poter essere spettatori di noi stessi, capire cosa abbiamo provato, quali erano i nostri sogni, quanti di essi si sono avverati e quanti invece abbiamo dovuto vederli infrangersi.
E forse, rileggendo le vecchie lettere, si nota quante promesse "oneste ma grosse" non sono state mantenute. Chissà se i compagni di viaggio di un tempo ricordano quei giorni passati con la stessa nostalgia.
Cala la notte, sale la luna, rinascono i sogni perduti. L'alba di domani li porterà via una volta ancora.
Che sia una lunga, lunghissima notte, allora.





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A volte è strano trovarsi al centro di situazioni alla "sliding doors" ed accorgersene con dieci anni di ritardo.
Continuo a portarmeli dietro, fogli a caso scritti nei momenti più svariati, sono pezzi di me, sono la mia identità, le cose che ho pensato, le emozioni vissute.