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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer dic 17, 2008 13:16 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Un piccolo articolo interessante scritto in maniera semplice per chi (come me) ha un'ignoranza in materia di livello 2. http://www.sitoqui.it/scienze-e-tecnolo ... li-solari/
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mar feb 24, 2009 11:18 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Quattro impianti Enel-Edf "La prima centrale nel 2020"
ROMA - Quattro centrali. La prima accesa nel 2020 e le altre tre a seguire. Ognuna con una potenza di 1600 megawatt, per un totale di 6400 Mw : vale a dire il 25 per cento dei consumi di energia nel nostro Paese. La rotta che riporta il nucleare in Italia è tracciata nei tre documenti che verranno siglati oggi durante il vertice italo-francese di Roma: l'accordo intergovernativo predisposto per le firme del premier Silvio Berlusconi e del presidente Nicolas Sarkozy, e i due memorandum of understanding che saranno sottoscritti da Enel e Edf.
E' uno di questi ultimi, in particolare, a sancire la svolta energetica italiana, in attesa naturalmente dell'approvazione definitiva delle regole che dovranno fornire il contesto normativo al ritorno dell'atomo - ovvero il ddl del ministro dello Sviluppo Economico, Scajola, ormai a tre quarti del proprio iter parlamentare - nonché della scelta dei siti che ospiteranno gli impianti. Il documento, infatti, prevede la creazione di una joint-venture tra Enel e Edf per la progettazione e la realizzazione di quattro unità EPR (le centrali nucleari di terza generazione) sul territorio italiano. Enel avrà la maggioranza sia del controllo che dell'esercizio delle centrali, e toccherà sempre al gruppo italiano la fetta più consistente dell'energia ritirata. Paritetica, invece, la parte relativa allo sviluppo della progettazione degli impianti, il primo dei quali dovrebbe accendere le turbine entro il 2020. Enel, peraltro, potrebbe non essere l'unica protagonista italiana dell'operazione: il memorandum prevede che il capitale della joint-venture sia aperto all'ingresso di altri soci (gli operatori del settore - come Edison, Sorgenia, le municipalizzate, E. On Italia - e le cosiddette società energivore, ovvero i siderurgici, il comparto della ceramica o dell'alluminio), con la diluizione proporzionale delle quote in capo al gruppo guidato da Fulvio Conti e all'Edf. Proprio Edf, peraltro, controlla insieme ad A2A (municipalizzate di Milano e Brescia) la Edison. L'altro memorandum consolida invece la presenza in Francia di Enel: dopo la partecipazione al 12,5% nel progetto del reattore EPR di Flamanville, il gruppo italiano ottiene la medesima quota nella realizzazione del secondo impianto di terza generazione, quello di Penly sempre in Normandia. Un'altra tessera del mosaico che a fine percorso Enel avrà oltralpe: 1.200 Mw di nucleare, 500 Mw di eolico, 800 Mw di carbone pulito, 930 Mw di cicli combinati e la partecipazione all'idroelettrico.
Quanto al protocollo di accordo tra le due cancellerie, quello alla firma di Berlusconi e Sarkozy, presenta aspetti che vanno al di là dei semplici orientamenti. E' il caso del coinvolgimento delle aziende che costruiscono le centrali: il documento prevede infatti lo "sviluppo della cooperazione industriale tra le imprese della filiera nucleare dei due Paesi, in particolare tramite la realizzazione di partenariati strategici industriali (...) tra imprese italiane e francesi competenti per l'ingegneria e la realizzazione di ogni tipo di apparecchiature per le centrali elettronucleari". Il che significa, ad esempio, che una joint-venture come quella tra Enel e Edf potrebbe nascere tra l'Ansaldo e un'analoga impresa francese (Areva): un'apertura, dunque, del mercato francese per la società del gruppo Finmeccanica che oggi produce prevalentemente centrali su licenza Westinghouse-Toshiba.
Tutte le intese che verranno firmate oggi nel settore dell'energia sembrano all'insegna della reciprocità. Almeno nelle intenzioni. Il protocollo fissa la "volontà di eliminare gli ostacoli che possono limitare la cooperazione bilaterale nel campo industriale e commerciale, e di favorire l'apertura reale e reciproca così come il buon funzionamento del mercato dell'energia, nel rispetto del diritto comunitario e delle legislazioni nazionali".
Infine, il decommissioning e le centrali di quarta generazione: nel primo caso il protocollo prevede "la cooperazione tecnica e industriale per lo smantellamento degli impianti, al momento opportuno, nei due Paesi"; nel secondo, "partenariati in materia di ricerca e di sviluppo tecnologico, in particolare tra gli organismi pubblici Enea e il suo omologo francese Cea, compresi i progetti definiti come reattori di quarta generazione e i reattori di ricerca".
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mar feb 24, 2009 14:54 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Ottimo.
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 10:34 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Con il costo medio di 4 centrali nucleari si possono finanziare 522.000 impianti fotovoltaici domestici.  Chiudo con un'ultima barzelletta degna di Berlusconi: - Quanti abitanti di Chernobyl servono per cambiare una lampadina? - Nessuno, si illuminano da soli! 
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 14:13 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Muzedon ha scritto: Con il costo medio di 4 centrali nucleari si possono finanziare 522.000 impianti fotovoltaici domestici.  Saranno reattori EPR (ovvero i più avanzati attualmente disponibili). Per ora ce ne sono due al mondo: okiluoto e flamanville. Flamanville è da 1600MW ed è costato 3,3 miliardi di euro. Per quattro centrali fanno 13,2 miliardi di euro. Un impianto solare da 1kwp (e un kwp solare non è ovviamente un kw) costa circa 7500 euro. Con quei soldi costruiamo quindi 1.760.000 impianti da 1kwp (Contando che di solito si mettono impianti da 3kwp farebbero 586.000 impianti). Bene, ora noi con 13,2 miliardi di euro investiti nel nucleare abbiamo 6400 MW. Con 13,2 miliardi di euro investiti nel solare abbiamo 1760 MWp.La p significa che avremmo 1760MW se il sole fosse fortissimo costantemente tutto il giorno, e i pannelli avessero un rendimento del 100%. Però così non è.. in più consideriamo che il sole batte circa per metà della giornata, quindi abbiamo BEN 880 MW! Spenderemmo SETTE volte di più per l'energia rispetto a quanto facciamo adesso. Sarebbe un suicidio industriale 
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Ravenard
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 14:55 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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Il meglio del meglio, ci compriamo dalla Francia. Ossia un reattore nucleare Epr, che produce scorie sette volte più pericolose delle altre centrali nucleari. Le Monde ha rivelato ieri che Edf (Électricité de France) è “in fase di discussione avanzata” con il Governo italiano sul nucleare, e che sta formando una cinquantina di ingegneri e tecnici italiani a Flamanville, dove è in costruzione un reattore Epr, con l’idea di associarsi ad Enel per costruire Epr in italia. Contemporaneamente Greenpeace Francia ha rivelato che le scorie dei reattori Epr sono sette volte più pericolose delle altre. Volendo possiamo anche andare a rivangare il fatto che proprio a Flamanville era stata ufficialmente riscontrata “un’inaccettabile mancanza di rigore” nel cantiere per costruire la centrale nucleare. Greenpeace si rifà a un rapporto del 2008 di Posiva, un’impresa finlandese che si occupa della gestione di scorie radioattive. e a uno studio pubblicato nel 2004 da Nagra, l’associazione nazionale svizzera per lo stoccaggio delle scorie nucleari. Il funzionamento del reattore Epr, dice Greenpeace Francia, prevede che il combustibile nucleare resti molto più a lungo nel reattore, e questo implica un “burn up”, un’usura e dunque una radiotossicità ben più alta rispetto ai reattori attuali. Nè la Francia nè la Finlandia, dove si stanno costruendo reattori Epr, possiedono luoghi idonei a stoccare queste scorie, e non li possiedono nemmeno Regno Unito e Stati Uniti, che sono in trattative per la costruzione di un Epr, dice Greenpeace Francia. Figuriamoci l’Italia! Greenpeace Francia ha girato in anteprima questi dati all’Herald Tribune, che ha interpellato il portavoce di Areva, multinazionale francese che opera nel campo dell’energia, soprattutto nucleare. Ebbene, secondo Areva i calcoli di Greenpeace sono sbagliati. Le scorie Epr sono al massimo più radioattive “solo” del 15%. Ora, siccome il Governo italiano pare intenzionato a installare siffatto gioiellino sul patrio suolo. C’è un’altra cosa da tener presente. I costi. Il prototipo finlandese di Epr doveva costare tre miliardi di euro. Il conto è ormai salito a 5,5 miliardi. E siccome il cantiere è in ritardo di 36 mesi, l’operatore finlandese che ha acquistato il reattore chiede altri 2,4 miliardi di euro di danni. Anche il cantiere francese di Flamanville è in ritardo. Il budget è cresciuto del 20% dal dicembre 2007, data del varo. E rischia di crescere ulteriormente: i ritardi provocano un ulteriore maggiore costo di un milione di euro al giorno. e a me piace un sacco Fallout 3 
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Membro non-morto E fondatore della Frangia Anti-4th
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 15:25 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Articolo N°1: Greenpeace. N°2: I cantieri sono in ritardo perché sono partiti in ritardo di 18 mesi.. N°3: Sono due impianti PILOTA. Ovvero servono per sperimentare la tecnologia, visto che sono i primi al mondo di quel tipo.. quindi è normalissimo che i costi lievitino.
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Ravenard
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 18:31 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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dovevo metterlo nel quote ma mi sono scordato Cita: Il nucleare rappresenta la fonte di energia più discussa e controversa del nostro tempo. Una fonte relativamente nuova, in grado di produrre energia elettrica in abbondanza con costi ammortizzabili nel tempo e un impatto ambientale sicuramente inferiore alla combustione fossile. Ma non piace a tutti. Simboleggia tristi episodi che non vorremmo rivivere, le centrali “bruciano” un materiale di difficile reperimento e gestione, generano scorie radioattive utilizzate per produrre armi, costano molto in costruzione e manutenzione, sono di difficile gestione.
Mentre si attendono sviluppi dalla cosiddetta quarta generazione, il nucleare potrebbe conoscere una nuova strada in grado di produrre energia pulita, sicura e con ridotte quantità di scorie. Carlo Rubbia, scienziato italiano di spicco ed estremamente impegnato nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie per l’ambiente, ha indicato il torio come nuovo materiale in grado di sostituire l’uranio, con tutti i vantaggi sopracitati. In una sua recente intervista, Rubbia, con la consueta chiarezza e semplicità esplicativa, descrive la nuova soluzione nucleare.
Le centrali al torio utilizzano l’identico processo adottato per l’uranio, l’energia viene prodotta attraverso fissione, atomi degli elementi pesanti vengono bombardati con neutroni. Questo processo, con l’uranio, tende a divenire esplosivo e necessita quindi di controllo e gestione costante. Con il torio la fissione andrebbe continuamente stimolata e può essere interrotta in qualsiasi momento, è quindi impossibile scatenare un incidente nucleare.
Le centrali al torio costerebbero molto meno in quanto non necessitano di particolari sistemi di sicurezza, il torio è tre volte più abbondante dell’uranio e con un rendimento energetico superiore, produce molte meno scorie e con decadimento radioattivo di molto inferiore. Inoltre le scorie generate dalla fissione del torio non presentano plutonio, se non in quantità minime, indispensabile alla costruzione di bombe atomiche.
La possibilità di sfruttare il torio nella fissione nucleare era noto già da molto tempo ma difficoltà tecniche, oggi facilmente superabili, e resistenze politiche provenienti dalla strategia della tensione tipica della guerra fredda ne hanno bloccato lo sviluppo e la diffusione. La costruzione o la conversione di una centrale nucleare al torio richiede almeno 15 anni di progettazione ma dei passi avanti sono stati fatti anche in questa direzione.
L’India, grazie anche all’impulso e alla competenza di Carlo Rubbia, sta costruendo nuove centrali nucleari, prendendo in seria considerazione l’ipotesi del torio come materiale pesante da utilizzare. Il paese asiatico infatti abbonda di questo materiale ed è notizia recente che il BARC (centro di ricerca atomico di Bhabha) ha iniziato la progettazione di un acceleratore per la generazione di neutroni adibiti alla fissione del torio.
Anche in Italia il torio è presente in discrete quantità (Lazio settentrionale, Mont Mort, Etna) e potrebbe essere una concreta soluzione per raggiungere l’indipendenza energetica che occorre al nostro paese.
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Membro non-morto E fondatore della Frangia Anti-4th
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Honoo
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 21:48 |
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Iscritto il: lun set 08, 2008 20:56 Messaggi: 135 Località: Torino
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Khelden posso farti presente un dettaglio? Nel costo di un impianto si calcola anche il costo di smaltimento delle scorie da esso prodotte, ne hai tenuto conto? Hai tenuto conto del fatto che il nucleare NON è una fonte rinnovabile, che l'uranio NON è illimitato e che NON esiste un luogo ne un modo decenti per disfarsi delle scorie radioattive? E non dimentichiamoci delle migliaia di metri cubi di acqua usata per il raffreddamento ed abbondantemente irradiati... sia lode agli ingegneri per gli impianti ad alto riciclo... alto ma non totale.
Se hai tenuto conto di tutto questo, è evidente che hai sbagliato i calcoli ed almeno di un ordine di grandezza. Se non lo hai fatto, forse è il caso di farlo.
_________________ D&D 4.0? No, grazie. http://www.fantasyitalia.it

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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 22:05 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Honoo ha scritto: Khelden posso farti presente un dettaglio? Nel costo di un impianto si calcola anche il costo di smaltimento delle scorie da esso prodotte, ne hai tenuto conto? Hai tenuto conto del fatto che il nucleare NON è una fonte rinnovabile, che l'uranio NON è illimitato e che NON esiste un luogo ne un modo decenti per disfarsi delle scorie radioattive? E non dimentichiamoci delle migliaia di metri cubi di acqua usata per il raffreddamento ed abbondantemente irradiati... sia lode agli ingegneri per gli impianti ad alto riciclo... alto ma non totale.
Se hai tenuto conto di tutto questo, è evidente che hai sbagliato i calcoli ed almeno di un ordine di grandezza. Se non lo hai fatto, forse è il caso di farlo. Ero tentato di non risponderti, dopo aver letto "non dimentichiamoci delle migliaia di metri cubi di acqua usata per il raffreddamento ed abbondantemente irradiati", in cui si capisce chiaramente che non hai la minima idea di quello di cui stai parlando.. Il costo di smaltimento delle scorie è di circa 60 milioni di euro all'anno per gli impianti italiani. Il fatto che l'uranio non sia illimitato che ci cambia? Se è il prezzo del combustibile che ti preoccupa: questo incide solo per il 5% sul costo totale di gestione dell'impianto ogni anno. Quindi anche se andasse alle stelle non cambierebbe tantissimo. Esistono modi decenti per stoccare le scorie: dry casks. L'acqua irradiata  Ma hai idea di come funzioni una centrale nucleare? L'acqua che esce dalle torri di raffreddamento non entra MAI in contatto con l'acqua che raffredda il reattore.. Poi, l'anno scorso (mi pare) avevo fatto un conteggio del costo dell'energia con il nucleare e con il fotovoltaico, calcolando nel costo anche il prezzo dell'uranio, il costo dello stoccaggio ecc. Il prezzo del fotovoltaico era sempre 6-7 volte superiore a quello del nucleare. Ma tanto ormai so che è inutile tentare di convincere le persone con i dati, la verità non interessa mai a nessuno 
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 23:44 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Sempre citando numeri. Cita: Dal 2004 a oggi gli unici Paesi del primo mondo che hanno avviato la costruzione di centrali ad energia nucleare (o di nuovi reattori) sono Giappone (2), Finlandia (1), Francia (1), mentre gli USA nel 2007 hanno deciso di riattivare un reattore spento da tempo e di continuare la costruzione di un reattore, che era stata interrotta. Nel frattempo Germania, Spagna e soprattutto il Regno Unito hanno deciso di spegnerne alcuni; alla fine di gennaio di quest’anno il Giappone ne ha spenti due. Altri Paesi (Russia, Cina, India, Pakistan e compagnia bella) hanno avviato costruzioni massicce, nel 2008 la Cina ha cominciato a costruirne sei.
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Honoo
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: mer feb 25, 2009 23:59 |
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Iscritto il: lun set 08, 2008 20:56 Messaggi: 135 Località: Torino
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Che non entri in contatto diretto DIRETTO sono d'accordo con te. Ciò non toglie che se esiste una minima fuga di radiazioni (vuoi per incompetenza o per fatalità) o di acqua del reattore, l'acqua di raffreddamento è la prima ad essere esposta. E l'acqua del reattore va rabboccata di tanto in tanto, perchè come sempre, a 1 atm e temperature sopra lo 0 centigrado l'acqua evapora. Dove credi che vada a finire?
Sul fatto di non sapere di cosa sto parlando io ci andrei piano, non sarò un esperto di progettazione di centrali nucleari, ma sono un ingegnere chimico, ergo so di cosa parlo quando parlo di impianti.
Il fatto che l'uranio non sia illimitato cambia che fra 100 anni sarà FINITO. Le centrali nucleari saranno forzatamente ferme, proprio come quelle a combustibili fossili entro 30 anni. Ma ferme non vuol dire che le scorie saranno finite, perchè quelle durano alcune migliaia di anni (altre meno, solo 2 o 3 secoli, dipende dal tipo) e continuerai a pagare per il loro trattamento (che attualmente si limita ad una buca sotto terra pieni di barili), e i dry cask di cui parli sono di fatto un bidone d'acciaio, saldato o rivettato per essere a tenuta stagna e pieno di gas inerte e scorie radioattive ad alta energia. E' una tecnologia vecchia di 20 anni e non garantisce tenuta su tempi lunghi. Sembri voler anche ignorare i diversi problemi connessi ai movimenti tellurici e tettonici (in un sito di stoccaggio in Germania si sono aperte 32 falle negli ultimi 20 anni, con contaminazioni di falde acquifere documentate)
Quello che tu non consideri e ti ostini a non considerare, oltre al rischio ambientale (che non essendo quantificabile in quattrini sembra non importarti), è il COSTO DI SMALTIMENTO. Prendi il costo di una centrale (dalla progettazione, al giorno in cui viene spenta definitivamente), sommaci il costo di movimentazione del combustibile, delle utilities (principalmente acqua, liquida o vapore, costa 1.5 E/m3), sommaci tutti i costi variabili di manutenzione ordinaria e straordinaria, di retribuzione del personale, di creazione di un sito di stoccaggio scorie (che vista la tua totale sicurezza nei dry cask sarà la tua cantina), di inertizzazione delle scorie (creazione dei cask, tempi morti di raffreddamento nella zona combustibile esausto della centrale, movimentazione su gomma/rotaia). Quando hai fatto tutto questo lo dividi per i MW prodotti. Solo allora avrai il costo del MW nucleare. E tenendo in conto tutto questo supera il costo del MW solare, o di quello eolico, o di quello geotermico.
Come Muzedon ha poi fatto notare, i paesi evoluti tecnologicamente stanno spegnendo il nucleare. Ad accenderlo sono Cina, India, Russia, Pakistan... Tutti all'avanguardia in fatto di tecnologia, vero?
_________________ D&D 4.0? No, grazie. http://www.fantasyitalia.it

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Ravenard
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: gio feb 26, 2009 09:33 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: gio feb 26, 2009 10:44 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Continuando a parlare di numeri, fonte "La Repubblica", autore Dario Fo. http://www.repubblica.it/2008/06/sezion ... io-fo.htmlCita: Ma io mi chiedo, questo nostro presidente è disinformato naturale o ha studiato per diventarlo? Nessuno gli ha detto che, a parte il pericolo continuo di disastro tipo Chèrnobyl, per il nucleare esiste il problema delle scorie? E che noi, in Italia, per il solo fatto di aver messo in funzione un paio di centrali nucleari cinquant'anni fa, ancora oggi abbiamo scorie che non sappiamo dove sbattere? E lo stesso accade anche in Francia, Il presidente ha dichiarato che entro il 2020 da noi sarà già attiva la prima delle quattro centrali previste. Ma quel cervello incandescente di governante sa cosa costa montare una centrale nucleare? In Finlandia ne stanno costruendo giusto una di ultima generazione. Avevano previsto che sarebbe costata un miliardo di euro, ma a metà percorso si sono accorti che il miliardo previsto s'era raddoppiato, due miliardi. Ora i responsabili della centrale, gente preparata e onesta, hanno avvertito che il valore dell'energia che riusciranno a produrre con quella loro centrale non riuscirà a coprire neanche la metà dei costi di fabbricazione ed impianto. Non solo, ma che la perdita aumenterà a dismisura quando, fra una ventina d'anni, come di norma, dovranno smontare tutto l'impianto e preoccuparsi di imballare ogni elemento dentro un enorme container in cemento armato, e poi andare a sistemarlo in uno spazio scavato nella roccia a un minimo di dieci metri sotto il livello del suolo. Non mi sembrano scelte così lungimiranti, o sbaglio? Magari le energie rinnovabili saranno meno redditizie (cosa di cui dubito, dato che la ricerca va avanti in quella direzione, e farà passi da gigante nel prossimo decennio) ma sicuramente un investimento nel nucleare è quantomeno... da beoti, a queste condizioni. 
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Honoo
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Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare Inviato: gio feb 26, 2009 11:18 |
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Iscritto il: lun set 08, 2008 20:56 Messaggi: 135 Località: Torino
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Non ho letto abbastanza sull'argomento torio per farmi un'idea seria in materia. Sicuramente, se quanto dicono negli articoli citati fosse vero, potrebbe essere una soluzione temporanea migliore del nucleare attuale. E non posso che quotare Muzedon...
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