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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun giu 22, 2009 23:42 
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Hai ragione, non volevo esprimere opinioni di sorta e ho dimenticato di aggiungere del testo :P
Più che altro perchè quando ho postato volevo metterlo come video già disponibile...

In sostanza, Giampiero Godio, responsabile fattore energia della legambiente piemonte, parla della situazione di stoccaggio in piemonte, di scorie vecchie e.. nuove.
Eccovi il testo integrale dell'intervista, che metto in spoiler per la lunghezza.


Spoiler: Visualizza

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: mar giu 23, 2009 18:47 
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ottimo, grazie della spiegazione aggiuntiva ;)
In effetti il problema scorie che qualcuno che ha bellamente ignorato io lo considero fondamentale

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: gio lug 09, 2009 21:58 
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Entro sei mesi il governo deve scrivere le norme per scegliere le nuove centrali
Azioni comuni dei consumatori, ma non retroattive: resta fuori il caso Parmalat

Il Senato approva il ddl sviluppo
tornano nucleare e class action



ROMA - Con 154 voti a favore, un voto contrario, un astenuto e il fallito tentativo di Pd e Idv di far mancare il numero legale lasciando l'aula, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl sviluppo. Il passaggio più importante del provvedimento diventato legge dopo quattro letture riguarda il nucleare. Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, il governo deve adottare uno o più decreti legislativi per la localizzazione sul territorio nazionale degli impianti e dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi. Altri aspetti chiave del ddl sviluppo sono il ritorno della class action (anche se non sarà retroattiva ed entrerà in vigore non prima del gennaio 2010) e il ripristino dei fondi per l'editoria (140 milioni in due anni che vengono coperti con un aumento della Robin tax).


NUCLEARE. E' il punto più controverso e più gravido di conseguenza sul futuro del Paese. A 22 anni dal referendum che bocciò l'uso dell'energia atomica, l'Italia si impegna a darsi un impianto legislativo per riabbracciare il nucleare. Il ddl prevede infatti che entro sei mesi il governo predisporrà la normativa per per la localizzazione delle centrali oltre che dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi. Sarà il Cipe a definire le tipologie degli impianti. I siti potranno essere dichiarati "di interesse strategico nazionale" e quindi soggetti anche a controllo militare, come già avviene per le discariche dei rifiuti. A vigilare sulla sicurezza delle nuove centrali, dalla costruzione, alla gestione e al successivo smaltimento delle scorie sarà l'Agenzia per la sicurezza nucleare.

Questa parte del provvedimento ha scatenato durissime reazioni e critiche dal mondo ambientalista e da alcuni amministratori locali di aree che potrebbero essere interessate dalla costruzioni di nuove centrali, come il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e quella del Piemonte Mercedes Bresso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 11:00 
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Tornana il nucleare
Il Senato approva il ddl sviluppo

ROMA - Con 154 voti a favore, un voto contrario, un astenuto e il fallito tentativo di Pd e Idv di far mancare il numero legale lasciando l'aula, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl sviluppo. Il passaggio più importante del provvedimento diventato legge dopo quattro letture riguarda il nucleare. Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, il governo deve adottare uno o più decreti legislativi per la localizzazione sul territorio nazionale degli impianti e dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti
radioattivi. Altri aspetti chiave del ddl sviluppo sono il ritorno della class action (anche se non sarà retroattiva ed entrerà in vigore non prima del gennaio 2010) e il ripristino dei fondi per l'editoria (140 milioni in due anni che vengono coperti con un aumento della Robin tax).

Ecco nel dettaglio le novità.

NUCLEARE. E' il punto più controverso e più gravido di conseguenza sul futuro del Paese. A 22 anni dal referendum che bocciò l'uso dell'energia atomica, l'Italia si impegna a darsi un impianto legislativo per riabbracciare il nucleare. Il ddl prevede infatti che entro sei mesi il governo predisporrà la normativa per per la localizzazione delle centrali oltre che dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi. Sarà il Cipe a definire le tipologie degli impianti. I siti potranno essere dichiarati "di interesse strategico nazionale" e quindi soggetti anche a controllo militare, come già avviene per le discariche dei rifiuti. A vigilare sulla sicurezza delle nuove centrali, dalla costruzione, alla gestione e al successivo smaltimento delle scorie sarà l'Agenzia per la sicurezza nucleare.

Questa parte del provvedimento ha scatenato durissime reazioni e critiche dal mondo ambientalista e da alcuni amministratori locali di aree che potrebbero essere interessate dalla costruzioni di nuove centrali, come il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e quella del Piemonte Mercedes Bresso.

EFFICIENZA ENERGETICA. Il ddl prevede che il ministro dello Sviluppo economico predisponga entro il 31 dicembre 2009 un piano straordinario per l'efficienza ed il risparmio energetico, da trasmettere alla Commissione europea, preparato con l'apporto
dell'Agenzia nazionale per l'efficienza energetica.


per gli interessati sulle ulteriori novità del ddl NON attinenti alla questione (w w i decreti macedonia sintomo di malcostume italiano di ogni colore) ecco qui



mentre, come si è letto altrove, incentivi e fondi per le energie rinnovabili sono ancora blocati e non c'è una politica di propulsione organica, lasciando le iniziative ai privati e alla loro buona volontà/scommessa :ok:

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun lug 13, 2009 21:29 
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investire nel nucleare a mio dire checché ne dicano alcuni è pazzia visti i tempi logistici lunghissimi e i pericoli correlati.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: dom lug 19, 2009 22:48 
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Canada: il nucleare triplica i costi

http://cianciullo.blogautore.repubblica ... a-i-costi/

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun lug 20, 2009 01:42 
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:grat: :grat:

In 30 anni, con tutti gli avanzamenti tecnologici a cavallo di 2 millenni, il costo per lo stesso progetto viene a triplicarsi? :confused:
qua c'è definitivamente qualcosa che non quadra nei conti. E non è una questione che riguarda prettamente il nucleare.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: mar lug 21, 2009 22:21 
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invece riguarda prettamente le centrali nucleari.
i costi iniziali sono stabiliti in base ai dati attuali, ma tra progettazione e costruzione possono passare 20 anni durante i quali i costi lievitano in maniera allarmante

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: mer lug 22, 2009 23:10 
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Skaan Natsaclanee ha scritto:
invece riguarda prettamente le centrali nucleari.
i costi iniziali sono stabiliti in base ai dati attuali, ma tra progettazione e costruzione possono passare 20 anni durante i quali i costi lievitano in maniera allarmante

Si, ma non lievitano in base ai progetti fatti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun lug 27, 2009 00:21 
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pensa ad i costi per costruire una casa.
normalmente ci vogliono dai 2 mesi ad un anno, ma i preventivi vemgono calcolati con i prezzi del momento.
tra 2 mesi se il cemento sarà triplicato, anche i prezzi della casa aumenteranno senza contare gli "inevitabili" inconvenienti ora se a questo aggiungi che durante la costruzione verrà inventata una struttura antisismica sicura e che per legge andrà posizionata, per legge andrà poi ammodernata la casa e avrai in piccolo un perché dei costi triplicati.
Le centrali nucleari naseranno in Italia se ci saranno già obsolete ed in 15 anni di costruzione pensa solo di stipendi quanto saranno aumentati i costi se i salari medi aumenteranno del 1% annuo

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun lug 27, 2009 08:56 
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Credo ciò che tra i "7" sperati dal governo canadese e i 23 francesi ci sia un abisso non del tutto dipendente dal mercato.
Ovviamente non ne so nulla di come si costruisce una centrale nucleare, ma conservo i miei dubbi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun set 07, 2009 14:21 
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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: lun set 14, 2009 18:29 
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Energia: «Sulle rinnovabili i numeri non tornano»

Le energie rinnovabili sono una «grande opportunità di ricerca e di business», ma i target che si sono posti l'Unione europea e l'amministrazione Obama sono irraggiungibili. «I tecnici più avveduti lo sanno. I politici tengono l'informazione nel cassetto. Tutti sanno che le rinnovabili, da sole, non possono fornire l'energia di domani», spiega Angelo Spena, direttore dei laboratori di fisica tecnica ambientale dell'Università Tor Vergata di Roma e coordinatore del dottorato in ingegneria delle fonti di energia. Il problema è che per fare un'analisi serena occorrono dati precisi: « Per non dissipare e disilludere il grande potenziale dato dall'entusiasmo dei più giovani occorre una riflessione attenta sul peso specifico che possono rappresentare oggi le fonti rinnovabili prima di fare partire una filiera industriale che si regge solo sugli incentivi».

Perchè, i dati che ci sono in circolazione non sono corretti?
I media comunicano continui aumenti delle potenze installate. Ma non c'è informazione sull'energia prodotta da quei kilowatt. Se l'impianto non lavora, i kilowattora sono zero. Abbiamo fatto uno studio sui dati del Gse del 2007-8, i soli che riportano i kilowattora prodotti all'anno dalle potenze incentivate in Italia.

Ebbene?
Abbiamo diviso kilowattora su kilowatt, ottenendo le ore di funzionamento. Tenga conto che in un anno ci sono 8.760 ore. Una centrale termoelettrica a carbone funziona 7.000 ore, quindi l'80% del tempo disponibile. Il solare termico resta sotto le mille ore. Lo stesso per il fotovoltaico. Eppure quando si fanno studi di fattibilità, in genere vengono assicurate da 1.100 a 1.400 ore di attività. Nella realtà, il ritorno dell'investimento è più lungo. E' come avere una bellissima Ferrari ma tenerla in box.

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Fig. 1 – Italia. Ore di equivalente funzionamento a pieno carico di impianti solari fotovoltaici. Nuovo Conto Energia, anno 2008 (Fonte: GSE, 2009).

Vale anche per le altre fonti?
L'eolico va un pochino meglio, con 1.500-1.600 ore l'anno. La buona notizia arriva dalle biomasse, con 4.000-5.000 ore.

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Fig. 2 – Italia, anno solare 2007. Ore di equivalente funzionamento a pieno carico degli impianti eolici. (Fonte: GSE, 2008).

Da dove nasce questo divario tra installato e produzioni effettive?
Ci sono tre ordini di problemi. Il primo è legato a malfunzionamenti e problemi di sistema, poi la geografia del Paese: in molte zone il vento è raro. Infine, si scontano gli errori nelle analisi preventive, troppo semplicistiche e ottimistiche. Si trascurano troppi aspetti prestazionali. Una fonte rinnovabile deve soddisfare insieme tutti i tre requisiti: costo, durata, efficienza. Se solo uno non c'è, salta tutto.

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Fig. 3 – Producibilità teorica e misurata degli impianti eolici censiti dal GSE nel 2007, in funzione della velocità statistica media del vento.

Cosa si può fare?
C'è anzitutto necessità di efficienza energetica e di comportamenti virtuosi di tutti noi. Poi bisogna discernere il grano dal loglio. Io faccio una critica alla incentivazione indiscriminata, e una sollecitazione. Le tecnologie oggi commerciali danno quello che abbiamo visto. Siamo solo alle batterie, non alle finali. Se investiamo tutto in incentivi rischiamo di creare un mercato che non sta in piedi. Di tutto abbiamo bisogno meno che di occupazione effimera. Al momento l'urgenza non è promuovere una nuova massa critica industriale. Salverei solo la termotecnica per le biomasse e l'elettromeccanica per l'eolico, già ben radicate nel nostro tessuto industriale. Per il resto occorre monitorare bene l'esistente e dare più risorse alla ricerca. C'è ancora molto da fare.

Quali sono i filoni più promettenti?
Certamente l'integrazione dei captatori solari negli edifici. Non solo sui tetti, ma anche sulle facciate. E l'eolico off-shore, in mare, che può sfruttare venti maggiori. Infine, lo ripeto, bisogna mettere a punto dei nuovi studi di sistema per fare meglio le scelte e i progetti. E per attribuire bene ad ogni clima le più adatte tecnologie

Quando crede che il problema delle risorse energetiche si farà urgente?
Difficile fare previsioni, spesso si sono rivelate errate. I combustibili fossili hanno ancora almeno alcuni decenni di vita piena e soddisfacente. La tensione sui prezzi risponde più a logiche speculative che alla scarsezza delle risorse. Io mi preoccupo quando vedo che il prezzo del petrolio scende troppo. Abbiamo studiato l'andamento della quotazione del greggio e l'ammontare degli investimenti delle compagnie petrolifere in tecnologie per la ricerca e l'estrazione negli ultimi trent'anni. Scoprendo che c'è una correlazione fortissima.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: gio ott 08, 2009 17:26 
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Il sondaggio Il 72% della popolazione continua a non fidarsi dell'atomo
e vorrebbe puntare sulle alternative eolica e solare

Nucleare, tre italiani su quattro
non vogliono centrali in 'casa'



Tre italiani su quattro non vogliono nemmeno prendere in considerazione l'idea di una centrale nucleare nella propria provincia. E il 72 per cento non crede che le attuali tecnologie nucleari garantiscano elevati standard di sicurezza.

E' il verdetto che esce dall'indagine sulla democrazia energetica condotta dall'Istituto Format per conto di Somedia su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (sono state effettuate 1.000 interviste con il sistema Cati dal 14 al 17 settembre 2009). L'atomo esce bocciato in modo netto, nonostante il lungo pressing del governo che ha aperto all'industria francese del settore, in forte difficoltà di bilancio e alle prese con l'aspro contenzioso giudiziario per l'impianto di nuova generazione che sta subendo un rinvio dopo l'altro in Finlandia.

Che il nucleare non piaccia agli italiani del resto sembra essere una conclusione alla quale è arrivato anche Palazzo Chigi: il governo ha deciso di rinviare la definizione dei siti per le quattro centrali che intende costruire a un periodo successivo alle elezioni regionali di primavera. Ma come produrre l'energia che sarà comunque necessaria, anche spingendo al massimo sulla leva dell'efficienza? Ecco l'indice di gradimento sulle rinnovabili che emerge dall'indagine di Format diffusa oggi al convegno Energetica, organizzato da Somedia. Al primo posto c'è il solare fotovoltaico con il 48,6 per cento. Al secondo l'eolico con il 25,9 per cento. Al terzo il solare termico con il 17,3 per cento. Poi vengono le biomasse (2,6 per cento), le onde marine (3,3 per cento), la geotermia (1,3 per cento), il mini idroelettrico (1,0 per cento).

Il livello di conoscenza delle fonti di energia rinnovabili non è risultato molto alto. Ha affermato di conoscere “molto bene” l'energia solare fotovoltaica il 26,4% del campione, l'energia solare termica il 17,1 per cento, l'energia eolica il 26,6 per cento, l'energia da biomasse il 12,3 per cento, l'energia dalle onde del mare il 7,5 per cento, la geotermia il 10,8 per cento ed il mini-idroelettrico il 6,3 per cento.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fonti di energia alternative e nucleare
MessaggioInviato: mer feb 10, 2010 11:41 
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Nucleare, ok dal Consiglio dei ministri
Il governo ha approvato il decreto che disciplina la realizzazione di nuove centrali


ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonchè misure compensative e campagne informative al pubblico. Lo si apprende da fonti ministeriali.

LA «STRATEGIA NUCLEARE» - Il decreto aveva ricevuto ieri il via libera anche delle commissioni parlamentari competenti e ha registrato il parere positivo anche del Consiglio di Stato sebbene con osservazioni recepite nel decreto approvato dall'esecutivo. All'appello manca dunque il parere della Conferenza Unificata che il governo acquisirà in un momento successivo essendosi avvalso della decretazione di urgenza, che consente la consultazione successiva della Conferenza. Il decreto in questione prevede alcune scadenze importanti, tra cui quella che prevede che entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge, il governo dovrà adottare la «Strategia nucleare», un documento programmatico quanti impianti verranno realizzati, la relativa potenza complessiva ed i tempi attesi di costruzione e di messa in esercizio degli stessi.

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