"Voi non mi avete ancora risposto come avete fatto ad entrare in quella Foresta" guardò Eadred e il Lich poi si guardò intorno in cerca di qualcosa o qualcuno

osserva l'elfa

sono un lich...

*si nota del sangue che scorre vicino scarloc e si nota anche una punta nera di uno stocco uscire dal suo fianco*

"elfa....io ho semplicenmete sentito il vostro cuore urlare e sono accorso..."

L'Elfa guardò Eadred "Il mio cuore?" e abbassò lo sguardo "Scarloc sta sanguinando!" e si inginocchiò "Chissà se...gli farà male se..." prese lo stocco e lo levò

*nulla nessuna risposta lo stocco svanì nell'ombra*
*scarloc era ancori lì privo di senzi con il sangue che usciva ancora*

il lich ora volge lo sguardo sulla persona priva di sensi

chi è costui elfa?
dive avvicinandosi al corpo

L'Elfa continua a guardare Scarloc privo di sensi "Costui è il Guardiano di questa Foresta, il suo nome è Scarloc...." poi il suo sguardo si perse nel vuoto "Era lo stesso stocco che mi puntò quel Drow alla gola...la cosa non quadra"

il lich alza un spracciglio perlesso

drow?quale?..

poi si inginocchia poggiando il palmo della mano sul guardiano della foresta mentre un lieve lucore rossastro avvolge il corpo dell'elfo[cura ferite moderate]

L'Elfa si voltò verso il Lich con espressione stupita "Come? Voi non l'avete visto?" poi continuò a guardarsi intorno "Dov'è Kimera? E il suo Mastino?"

incuriosito

la tipa con quel cane era il drow che ti dava tanto fastidio?..strano...con me è stata calma e buona,si è addirittura presentata

mentre si rimette in piedi aspettando che il custode si riprenda

elfa era lui il drow era scrloc il drow

"Se fossi un Drow nn avrei la pelle cosi chiara....voi non credete...?..."
Kimera apparve alle loro spalle all improvviso...aveva la falce in mano e l ala ferita......

"No affatto Kimera non è un Drow" poi si voltò sentendo la voce della Mezzo-Demone "Kimera?!" e le si avvicinò "Come mai siete ferita?"

Kimera si quardo l' ala... "Un vecchio amico poco gradito era venuto a farmi compagnia...."...
il Mastino si alzò in piedi e lecco il sangue che usciva dalla ferita